Čėslaŭ Sipovič

Čėslaŭ Sipovič (in bielorusso Чэслаў Сіповіч?, Čėslaŭ Sipovič; Dziedzinka, 8 dicembre 1914Londra, 4 ottobre 1981) è stato un vescovo cattolico bielorusso naturalizzato britannico della Chiesa greco-cattolica bielorussa.

Ceslao Sipovic, M.I.C.
vescovo della Chiesa greco-cattolica bielorussa
Monsignor Čėslaŭ Sipovič alla Francis Skaryna Belarusian Library and Museum di North Finchley.
Za Chrysta i carkvu
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 dicembre 1914 a Dziedzinka
Ordinato presbitero16 giugno 1940
Nominato vescovo2 luglio 1960 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo4 agosto 1960 dall'arcieparca Ivan Bučko
Deceduto4 ottobre 1981 (66 anni) a Londra
 

Biografia

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Čėslaŭ Sipovič nacque a Dziedzinka, un piccolo villaggio della Bielorussia nord-occidentale, l'8 dicembre 1914. Era il maggiore di otto fratelli. Secondo il fratello minore, ereditò dalla madre l'amore per la lingua bielorussa.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

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Fin dalla prima giovinezza espresse l'inclinazione per il sacerdozio e nel 1928 entrò nella scuola superiore gestita da sacerdoti bielorussi della Congregazione dei chierici mariani nella città di Druja.[1] Cinque anni dopo, nel 1933, lasciò gli studi per entrare nel noviziato della Congregazione dei chierici mariani e dopo aver professato i voti temporanei ritornò a studiare. Studiò in preparazione al sacerdozio presso l'Università di Vilnius fino a quando nel 1938, durante le vacanze estive, il governo della Seconda Repubblica di Polonia espulse i monaci e gli studenti bielorussi considerandoli una minaccia per lo Stato.[2] Agli studenti fu anche negata la possibilità di proseguire gli studi universitari a Vilnius. Alcuni di loro si trasferirono a Varsavia e altri a Roma per continuare la formazione. Tra di essi vi era Sipovic che poi prese la decisione di adottare il rito bizantino.[3]

Il 16 giugno 1940 venne ordinato presbitero a Roma. Nel 1942 completò gli studi di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e il 19 dicembre 1942 conseguì il dottorato presso il Pontificio istituto orientale con una tesi sul metropolita di Kiev Jason Smogorževskyj.[3]

In occasione della seconda guerra mondiale venne in Italia insieme a molti profughi bielorussi; tra essi vi erano altri due sacerdoti: Leŭ Haroška e Piotr Tatarynovič. I tre si recarono in Vaticano per spiegare le esigenze dei bielorussi. Il papa nominò quindi il lettone Boļeslavs Sloskāns visitatore apostolico per i bielorussi, russi, lettoni ed estoni.[4] In seguito i tre si divisero: Piotr Tatarynovič rimase a Roma, Leŭ Haroška andò in Francia e Čėslaŭ Sipovič andò in Gran Bretagna.

Sipovič arrivò in Inghilterra il 9 aprile 1947 e fondò poco dopo l'Associazione dei bielorussi in Gran Bretagna. Collaborò anche alla pubblicazione della rivista di spiritualità bielorussa Božym šliacham insieme a Haroška.[4] Nell'ottobre del 1947 venne istituita la missione cattolica di rito bizantino e padre Čėslaŭ Sipovič ne fu il primo rettore. Nel 1954 fu uno dei fondatori della Società anglo-bielorussa.[5]

Ministero episcopale

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Cartello della cappella greco-cattolica bielorussa dei Santi Pietro e Paolo a Londra dove monsignor Sipovič operò fino al 1981 (prima dell'ampliamento).

Nel gennaio del 1960 il vescovo Boļeslavs Sloskāns, visitatore apostolico per i bielorussi della diaspora, annunciò che a causa del suo stato di salute non avrebbe potuto continuare ad esercitare tale incarico e comunicò al papa la necessità di un vescovo bielorusso che lo sostituisse.[6] Il 2 luglio 1960 papa Giovanni XXIII nominò padre Čėslaŭ Sipovič vescovo titolare di Mariamme e visitatore apostolico per i fedeli della Chiesa greco-cattolica bielorussa della diaspora. Ricevette l'ordinazione episcopale il 4 agosto successivo a Monaco di Baviera dal visitatore apostolico per i fedeli ucraini in Europa occidentale Ivan Bučko, co-consacranti l'esarca apostolico di Germania e Scandinavia Platon Volodyslav Kornyljak e il vescovo titolare di Nauplia Andrei Apollon Katkoff.[6]

Il 2 luglio 1963 venne eletto superiore generale della Congregazione dei chierici mariani, incarico che mantenne fino al 28 luglio del 1969, quando rassegnò le dimissioni. Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II dove fece parte della commissione per i religiosi e della commissione per la riforma della legge canonica orientale. Viaggiò in tutto il mondo, visitando le case del suo ordine religioso e le comunità bielorusse della diaspora.[6]

Al suo ritorno in Inghilterra, Sipovič si dedicò alla creazione del Francis Skaryna Belarusian Library and Museum di North Finchley, presso Londra, che aprì le sue porte nel 1971.[7]

Negli ultimi dieci anni della sua vita la sua salute peggiorò e dovette quindi ridurre gli spostamenti. Poté quindi dedicare più tempo alla scrittura. Nel 1978 pubblicò un'analisi della liturgia di Crisostomo nelle Chiese slava e latina.[7]

Morì a Londra il 4 ottobre 1981 all'età di 66 anni, pochi mesi dopo aver subito un complicato intervento alla prostata. La divina liturgia di esequie si tenne nella cappella dei Santi Pietro e Paolo a Londra. È sepolto nel cimitero di San Pancras e Islington a Londra.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b Nadsan, 1981, p.5.
  2. ^ Nadsan, 1981, p.7.
  3. ^ a b Nadsan, 1981, p.8.
  4. ^ a b Nadsan, 1981, p.9.
  5. ^ Nadsan, 1981, p.10.
  6. ^ a b c Nadsan, 1981, p.11.
  7. ^ a b Nadsan, 1981, p.12.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN178994477 · ISNI (EN0000 0003 5618 7575 · BAV 495/256343 · LCCN (ENn87154215 · GND (DE138477434