12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend"

La 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend"[2] fu una formazione corazzata delle Waffen-SS, impiegata dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.

12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend"
Simbolo della divisione.
Descrizione generale
Attiva20 luglio 1943 – 9 maggio 1945
NazioneGermania (bandiera) Germania
ServizioWaffen-SS
TipoPanzer-Division
Dimensione~20.540 uomini[1]
Soprannome"Hitlerjugend"
Battaglie/guerresbarco in Normandia
Operazione Epsom
Operazione Totalize
Sacca di Falaise
Offensiva delle Ardenne
Operazione Frühlingserwachen
Parte di
giu. 1944: I. SS-Panzerkorps
lug. 1944: LXXXVI. Armeekorps
ago. 1944: I. SS-Panzerkorps
ott. 1944: 6. Panzerarmee
nov. 1944-1945: I. SS-Panzerkorps
Reparti dipendenti
SS-Panzergrenadier-Regiment 25
SS-Panzergrenadier-Regiment 26
SS-Panzerjäger-Abteilung 12
SS-Panzer-Artillerie-Regiment 12
SS-Panzer-Pionier-Bataillon 12
SS-Panzer-Nachrichten-Abteilung 12
SS-Panzer-Sanitäts-Bataillon 12
SS-Panzer-Versorgungs-Einheiten 12
Comandanti
Degni di notaFritz Witt
Kurt Meyer
Max Wünsche
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Costituita da reclute giovanissime, profondamente ideologizzate, provenienti dalla Hitler-Jugend guidate da sottufficiali e ufficiali esperti veterani dei combattimenti sul fronte orientale nei quadri della "Leibstandarte SS Adolf Hitler",[3] la divisione corazzata venne schierata sul fronte occidentale e partecipò dal 7 giugno 1944 agli scontri con le forze di spedizione alleate, combattendo principalmente nel settore di Caen, macchiandosi di massacri ed esecuzioni sommarie sia contro la popolazione francese, come il massacro di Ascq, sia contro i prigionieri alleati catturati in seguito allo sbarco in Normandia[4].

Sotto il comando di giovani, aggressivi e fanatici ufficiali delle Waffen-SS come Kurt Meyer, Fritz Witt e Max Wünsche, i soldati della "Hitlerjugend" dimostrarono grande combattività e, dopo il fallimento dei loro contrattacchi, difesero a lungo con successo le posizioni a Caen, subendo pesanti perdite ma rallentando fino all'ultimo l'avanzata alleata e favorendo la ritirata dell'esercito tedesco dalla Normandia.[5]

La divisione fu costituita il 1º maggio 1943 con il reclutamento di circa 8.000 giovani tedeschi, nati nel 1926, che provenivano dalla Gioventù hitleriana. Gli ufficiali, invece, provenivano dalla "Leibstandarte SS Adolf Hitler" ed erano in maggioranza veterani del fronte orientale.

 
Durante la fase di addestramento, i granatieri della 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend" vengono mostrati ai fanciulli della Gioventù hitleriana, giunti in visita il 21 marzo 1944.

La base dell'addestramento militare fu fissata a Beverloo, in Belgio, e gli istruttori, per la maggior parte veterani della "Leibstandarte", adottarono una nuova tecnica di addestramento, basata su esercizi militari realistici, l'addestramento a quella che oggi verrebbe definita "guerra psicologica", il tutto combinato con giochi e sport. Tutto ciò, unito al fanatismo di questi giovani soldati, in poco tempo contribuì a rendere 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend" una delle più temute dagli Alleati e dai civili francesi, che sperimentarono la ferocia inumana di quei ragazzi indottrinati durante il massacro di Ascq.

Una cinquantina di italiani della "Leibstandarte" vennero assegnati nella primavera del 1944 alla 12ª divisione HitlerJugend, finendo a combattere in Normandia. Una decina di superstiti della HJ fecero ritorno in Italia solo nel gennaio del '45.[6]

 
Esercitazioni in Belgio nei primi mesi del 1944.

Agli inizi di giugno 1944 la divisione terminò l'addestramento e l'SS-Brigadeführer Fritz Witt, un veterano della "Leibstandarte" ottenne il comando;[7] l'unità venne equipaggiata con 81 Panzer V Panther ausf A/G, 104 Panzer IV ausf H/J, con alcuni cacciacarri Jagdpanzer IV L/70, e con un certo numero di cannoni contraerei da 20 mm, 37 mm e 88 mm, e cannoni semoventi Hummel e Wespe.

Il 6 giugno 1944 gli alleati lanciarono l'operazione Overlord, la 12ª era una delle unità più vicine alla zona attaccata ma senza ordine diretto di Hitler non poteva essere impiegata in azione; gli ordini arrivarono solo nel pomeriggio del 6 giugno[8] ma a causa dei bombardamenti alleati la divisione non riuscì ad arrivare nella zona dei combattimenti prima del 7 giugno. Appena arrivata la divisione lanciò un contrattacco contro le truppe britanniche e canadesi sbarcate sulle spiagge di "Juno" e "Sword". Il 14 giugno, Witt rimase vittima di un bombardamento navale, e il comando della divisione fu assunto dall'SS-Standartenführer Kurt Meyer, detto "Panzermeyer", un altro veterano della "Leibstandarte", che divenne in tal modo il più giovane comandante di divisione dell'intera Wehrmacht all'età di 33 anni.[9]

 
Granatiere della 12. Divisione SS "Hitlerjugend" catturato a Caen il 9 agosto 1944

Meyer guidò la divisione nella difesa dell'aeroporto di Carpiquet e dei villaggi di Authie e Büron, tuttavia, dopo un mese di accaniti combattimenti, la divisione fu costretta ad abbandonare Caen e a ritirarsi sulle sponde del fiume Orne: durante questo mese, la divisione aveva perso circa 17.000 dei suoi 22.000 uomini, e la forza corazzata era ridotta a pochi carri armati.

Alla metà di agosto diciannove divisioni dell'esercito tedesco erano state intrappolate nella sacca di Falaise, e soltanto grazie alla determinazione e agli sforzi delle divisioni "Das Reich", "Hohenstaufen" e appunto "Hitlerjugend" poté restare aperto un corridoio per permettere a gran parte di queste divisioni di ritirarsi verso est, ed evitare una nuova Stalingrado.[10][11][12]

Iniziò quindi la ritirata, dapprima fino alla Senna e poi in Belgio, dove la divisione iniziò a riformarsi, con nuove reclute, e nuovi armamenti. Nel frattempo Meyer era stato catturato dai partigiani belgi e consegnato agli alleati, che lo condanneranno all'ergastolo per crimini di guerra.

 
Kurt Meyer a processo per crimini di guerra ad Aurich, in Germania (dicembre 1945)

Gli ultimi mesi di guerra videro la divisione dapprima impegnata nella battaglia delle Ardenne, come parte del I. SS-Panzerkorps, e, dopo il fallimento dell'offensiva tedesca, in Ungheria, nell'operazione Frühlingserwachen.

L'8 maggio 1945, alla fine della guerra, 455 uomini ed un carro armato della divisione attraversarono il fiume Enns, arrendendosi ad unità della 7ª Armata statunitense in Austria.[13][14]

Teatri operativi

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Decorati con la Croce di Cavaliere

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In totale furono 14 gli uomini decorati con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro.

Croce di Cavaliere con fronde di quercia e spade

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Croce di Cavaliere con fronde di quercia

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Croce di Cavaliere

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1944
1945

Comandanti

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Nome Grado Inizio Fine
Fritz Witt SS-Brigadeführer 24 giugno 1943 14 giugno 1944
Kurt Meyer SS-Brigadeführer 14 giugno 1944 6 settembre 1944
Hubert Meyer SS-Obersturmbannführer 6 settembre 1944 24 ottobre 1944
Fritz Kraemer SS-Brigadeführer 24 ottobre 1944 13 novembre 1944
Hugo Kraas SS-Brigadeführer 13 novembre 1944 8 maggio 1945

Videogiochi

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Una rappresentazione videoludica della 12. SS-Panzer-Division "Hitlerjugend" è presente in Steel Division: Normandy 44.

  1. ^ Niklas Zetterling, Normandy 1944: German Military Organization, Combat Power and Organizational Effectiveness, Casemate, 2019, p. 311.
  2. ^ Nella lingua tedesca il punto "." equivale al numero ordinale nella lingua italiana; nel caso specifico è messo al posto della "ª".
  3. ^ Lieb, p. 114.
  4. ^ Margolian, 1998
  5. ^ Lieb, p. 158.
  6. ^ Volontari stranieri, su www.maxafiero.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  7. ^ McNab, p. 295.
  8. ^ Barbier, p. 113.
  9. ^ Forty, p. 29.
  10. ^ Fellgiebel, p. 366.
  11. ^ Számvéber, p. 168.
  12. ^ Bergström, p. 172.
  13. ^ Tom Cockle, Hitlerjugend 1933-1945, Concord Publications Co., 2004, p. 5, ISBN 9623616929.
  14. ^ McNab, p. 182.
  15. ^ Reynolds, p.16.

Bibliografia

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  • Howard Margolian, Conduct unbecoming : the story of the murder of Canadian prisoners of war in Normandy, University of Toronto Press, 1998, ISBN 978-1-4426-7321-2, OCLC 431557826.
  • Mary Barbier, D-day Deception: Operation Fortitude and the Normandy Invasion, Greenwood Publishing Group, 2007, ISBN 978-0-275-99479-2.
  • George Forty, Villers Bocage, in Battle Zone Normandy, Sutton Publishing, 2004, ISBN 0-7509-3012-8.
  • Chris McNab, The SS: 1923–1945, Amber Books Ltd, 2009, ISBN 978-1-906626-49-5.
  • Chris McNab, Hitler's Elite: The SS 1939-45, Osprey Publishing, 2013, ISBN 978-1782000884.
  • Michael Reynolds, Steel Inferno, Spellmount Publishing, 2008, ISBN 978-1-86227-410-5.
  • Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 – Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtsteile, Podzun-Pallas, 1986, ISBN 978-3-7909-0284-6.
  • Norbert Számvéber, Waffen-SS Armour in Normandy: The Combat History of SS Panzer Regiment 12 and SS Panzerjager Abteilung 12, Normandy 1944, based on their original war diaries, Helion and Company, 2018, ISBN 978-1912174805.
  • Christer Bergström, The Ardennes, 1944-1945: Hitler's Winter Offensive, Casemate Publishers, 2014, ISBN 9781612002774.
  • Peter Lieb, Konventioneller Krieg oder Weltanschauungskrieg? Kriegführung und Partisanenbekämpfung in Frankreich 1943/44, in Quellen und Darstellungen zur Zeitgeschichte, vol. 69, Oldenbourg, München, 2007, ISBN 978-3-486-57992-5.

Voci correlate

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