24 Ore di Le Mans 1981

Voce principale: 24 Ore di Le Mans.

La 24 Ore di Le Mans 1981 è stata il 49º Grand Prix d'Endurance e si è disputata il 13 e 14 giugno 1981 sul Circuit de la Sarthe. È stata l'ottava gara valevole per il Campionato Mondiale Marche del 1981. Vi hanno partecipato vetture Sport Prototipo, suddivise tra le classi Gruppo 6 (fino a 2 litri e oltre 2 litri), IMSA GTP, Le Mans GTP (fino a 3 litri e oltre 3 litri) e il neoistituito Gruppo C, e vetture Gran Turismo, suddivise nelle classi Gruppo 5 (fino a 2 litri e oltre 2 litri), IMSA GTX, Gran Turismo/Gruppo 4, IMSA GTO e IMSA GTU[1].

24 Ore di Le Mans 1981
Edizione n. 49 del 24 Ore di Le Mans
Dati generali
Inizio13 giugno
Termine14 giugno
Valevole anche per il Campionato del mondo sportprototipi
Titoli in palio
AssolutaBelgio (bandiera) Jacky Ickx
Regno Unito (bandiera) Derek Bell
su Porsche 936/81
(Gruppo 6 oltre 2 litri)
GTP
fino a 3 litri
Francia (bandiera) Jacky Haran
Francia (bandiera) Jean-Louis Schlesser
Francia (bandiera) Philippe Streiff
su Rondeau M379C
Gruppo 5
oltre 2 litri
Belgio (bandiera) Claude Bourgoignie
Regno Unito (bandiera) John Cooper
Regno Unito (bandiera) Dudley Wood
su Porsche 935 K3
IMSA GTXFrancia (bandiera) Jean-Claude Andruet
Francia (bandiera) Claude Ballot-Léna
Belgio (bandiera) Hervé Regout
su Ferrari 512BB/LM
GTP
oltre 3 litri

IMSA GTO



Gruppo 4
Germania (bandiera) Jürgen Barth
Germania (bandiera) Walter Röhrl
su Porsche 944 LM
Liechtenstein (bandiera) Manfred Schurti
Regno Unito (bandiera) Andy Rouse
su Porsche 924 Carrera GTR
Francia (bandiera) Thierry Perrier
Francia (bandiera) Valentin Bertapelle
Francia (bandiera) Bernard Salam
su Porsche 934
Altre edizioni
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Edizione in corso

Contesto

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Cambiamenti significativi nel regolamento tecnico e sportivo di quest'anno: la cilindrata delle vettura di Gruppo 6 non è più limitata a 3000 cm³ ed è consentito sostituire il motore fino a prima dell'inizio della gara. Tali modifiche spingono la Porsche a schierarsi ufficialmente a Le Mans dopo tre sconfitte consecutive e l'assenza parziale della squadra ufficiale nel 1980, allo scopo di testare in gara il nuovo motore destinato alla vettura di Gruppo C che a Stoccarda stanno progettando per il 1982, quando questa categoria e il Gruppo B saranno le uniche autorizzate a competere per il titolo mondiale. Per ottenere la vittoria i tedeschi convincono Jacky Ickx a ritornare in pista dopo il ritiro annunciato l'anno precedente e lo mettono alla guida della Porsche 936/81, spinta dal motore 6 cilindri boxer da 2,65 litri che era stato progettato per il Campionato CART, ma che non era stato impiegato in gara perché un repentino cambio di regolamenti lo aveva reso non abbastanza competitivo[2], accoppiato a un cambio a 4 rapporti derivato da quello della Porsche 917/30, in luogo di quello a 5 rapporti dimostratosi troppo cedevole[3][4]. Il copilota di Ickx era Derek Bell, mentre Jochen Mass, Vern Schuppan e Hurley Haywood pilotavano l'altra 936/81.

Un'altra vettura prototipo di Gruppo 6 che sfruttava la liberalizzazione della cilindrata era Porsche 917K/81. I fratelli Kremer, esperti preparatori tedeschi di vetture da corsa, costruirono a partire da una vecchia vettura e i progetti forniti loro dalla stessa Porsche la loro versione della Porsche 917, a cui apportarono modifiche al telaio (rinforzandolo mediante tubi di diametro maggiore), alla veste aerodinamica e vi montarono anch'essi il robusto cambio a soli 4 rapporti della 917/30[5]. I ricordi delle prestazioni e dei risultati ottenuti dieci anni prima dalla vettura da cui derivava erano ancora vivi e veniva data tra le favorite. La vettura venne schierata in gruppo 6 grazie ad un escamotage (già usato da altri in passato): venne ricavata un'apertura sul tetto, come richiesto dal regolamento per poter essere considerata una barchetta.

 
La Rondeau M379 C di Henri Pescarolo e Patrick Tambay, al Musée de l'Automobile di Le Mans

Anche la squadra di Jean Rondeau, dopo la vittoria assoluta ottenuta l'anno prima, approfitta del regolamento e installa su due delle sue cinque Rondeau M379C (quelle di Pescarolo/Tambay e di Rondeau/Jaussaud) il nuovo motore Ford Cosworth DFL da 3,3 litri, derivato dal classico Ford Cosworth DFV mediante l'aumento della corsa e dell'alesaggio dei pistoni e ottimizzato per le gare di durata. La nuova versione C della vettura francese, iscritta nella classe "Sport" anziché nella "IMSA-GTP 3000", gode di migliorie aerodinamiche ed è ottimizzata per ridurre i tempi di intervento ai box[6].

Il team Joest Racing si presenta a Le Mans con la sua Porsche 908/80 che ha ottenuto il secondo posto l'anno precedente alle spalle della Rondeau, con al volante lo stesso Reinhold Joest, assistito dallo statunitense Dale Whittington e dal tedesco Klaus Niedzwiedz.

 
La Porsche 944 LM

Iscritte nel nuovo Gruppo C solo le Welter-Meunier P81 di Boutsen/Pignard/Saulnier e Mamers/Raulet/Pignard spinte da motori Peugeot 2,7 litri turbo da circa 500 CV[6], mentre le altre tre vetture della squadra francese (le P79/80) erano iscritte in classe Le Mans GTP oltre 3 litri e avevano per avversaria di classe solo la Porsche 944 LM ufficiale, prototipo della vettura di serie che i tedeschi portavano in gara per pubblicizzarla prima del lancio sul mercato[7].

Tra gli altri prototipi si segnalano le due Lola T600, quella ufficiale motorizzata Ford Cosworth DFL e quella del Cooke-Woods Racing motorizzata Porsche turbo, la De Cadenet-Lola LM motorizzata Cosworth DFV di Alain de Cadenet e dei fratelli Jean-Michel e Philippe Martin e la ACR 80B del team André Chevalley Racing, anch'essa motorizzata Cosworth DFV.

 
La Kremer-Porsche 935 K3/81

Le Gran Turismo più prestazionali, quelle delle classi Gruppo 5 e IMSA GTX, sono rappresentate dalle Porsche 935 schierate in varie versioni dai team privati: le 935 K3/81 del Kremer Racing e le 935 K3 dei loro clienti, le 935J del Joest Racing e della sua emanazione Vegla Racing Team.

Ad opporsi alle regine incontrastate della categoria ci sono cinque Ferrari 512 BB LM schierate da squadre private (tra cui NART e Charles Pozzi) e le BMW M1 Gr.5, tra cui quelle elaborate dalla Sauber di Quester/Surer/Deacone e di Stuck/Jarier/Henzler e quella della EMKA Productions Limited affidata a David Hobbs, Eddie Jordan e Steve O'Rourke.

Nel Gruppo 5 fino a 2 litri, le quattro Lancia Beta Montecarlo Turbo monopolizzano l'attenzione: tre vetture ufficiali affiancate da quella del Jolly Club che si confrontavano solo con il team Lundgardh e la sua Porsche 935 L1 con motore 6 cilindri boxer di soli 1,4 litri ispirata alla 935/77 "Baby".

Tra gli iscritti anche l'esperto Cale Yarborough, leggenda della NASCAR, che così diventa uno dei pochi piloti ad aver corso la 500 miglia di Daytona, la 500 miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans.

Qualifiche

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Supremazia Porsche: Ickx segna subito la pole position in 3:29,440, mentre alle sue spalle Mass qualifica la vettura gemella, seguito dalla 908/80 di Joest, dalle Rondeau di Pescarolo e Jaussaud, dalla Porsche 935 K3/81 del team Kremer e dalla 935J del Vegla Racing Team. Completano la top ten le WM-Peugeot di Saulnier/Pignard/Boutsen e Fréquelin/Dorchy e la Rondeau di Ragotti/Lafosse. Subito problemi per la 917 K81, che nelle prime prove non riesce a superare i 290 km/h sull'Hunaudières, costringendo il team Kremer a sostituire il motore 4,5 litri con la versione da 4,9 per recuperare competitività: alla fine delle prove 18º posto per Wollek in 3:46,540[6]. Le due BMW M1 Gr.5 allestite dalla Sauber si piazzano al 21º e 22º posto, la prima delle Lancia (quella di Patrese/Heyer/Ghinzani) è 24ª, la migliore Ferrari BB è 29ª, mentre la Porsche 944 LM ufficiale si piazza solo al 43º posto in griglia, penalizzata dalla sua stretta parentela col modello di serie.

Il totale dei partenti è di 55 vetture: non riescono a qualificarsi la Lola T600-Porsche, la seconda Porsche 924 Carrera GTR ufficiale e quella della filiale australiana della Casa tedesca e la McLaren M12GT motorizzata Chevrolet, l'unica vettura iscritta nella classe IMSA GTP[8].

La gara parte alle 15.00 sotto un sole cocente con Ickx sl comando, seguito dalla Rondeau di Pescarolo, dalla 935K3 di Whittington, dalla 908/80 di Joest, che all'inizio del terzo giro si issa anche al secondo posto, dalla WM di Boutsen, dalle Rondeau di Jaussaud e Lafosse e dalla ACR 80B, mentre la 917K81 pilotata da Bob Wollek naviga intorno al decimo posto[9]. Nel frattempo l'altra Porsche 936/81 di Mass è costretta a una doppia sosta ai box al termine del primo e del terzo giro a causa di una candela difettosa: il tedesco riparte dal fondo della classifica alla stessa velocità del belga. Ma l'alfiere della Casa di Stoccarda non è l'unico ad aver problemi di affidabilità, in quanto si fermano ai box per riparazioni anche la Lola T600-Cosworth (cambio), la WM di Boutsen (problemi elettrici) e Jean Rondeau per sostituire la pompa dell'acqua: la sosta di 1 ora e 20 minuti azzera le sue ambizioni di ripetere il successo del 1980[6].

Allo scadere della prima ora iniziano i rifornimenti e la 908/80 guida la gara, seguita da un trio di Rondeau: Pescarolo, Lafosse e Migault[9]. Le veloci Porsche 936/81 si rivelano le più assetate, con la prima sosta dopo soli 45', mentre le Rondeau M379C riescono a restare in pista un'altra mezz'ora con lo stesso carburante[4]. Dopo meno di un quarto d'ora la WM di Boutsen sbatte in pieno rettilineo dell'Hunaudières a una velocità di oltre 350 km/h[9][10] a causa della rottura di una sospensione, distruggendo la vettura: pilota illeso, un commissario di pista ucciso e due feriti, pace car per la prima volta in pista nella storia della 24 Ore, che rientra dopo circa mezz'ora[6][10].

La gara riparte e dopo circa un'altra mezz'ora avviene l'incidente fatale a Jean-Louis Lafosse: viaggiando al settimo posto alle spalle della Lola T600-Cosworth di Guy Edwards, la sua Rondeau sbanda verso il guard rail mentre corre a oltre 250 km/h sull'Hunaudières[11]. La causa dell'incidente, mai del tutto chiarita, viene attribuita a un cedimento della sospensione anteriore destra o del corrispondente pneumatico, probabilmente favorito da una precedente lieve uscita di pista[10].

Nel tardo pomeriggio la testa della gara è appannaggio della 935K3 dei fratelli Kremer, con la Porsche ufficiale di Derek Bell in rimonta[9], l'altra di Hurley Haywood che risale dal fondo della classifica fino alla top ten[4] e Pescarolo fermo ai box per riparare la pompa della benzina[6]. Verso le 18.30 la Porsche nº11 è di nuovo in testa seguita dalla Rondeau di Gordon Spice mentre cominciano i ritiri: la WM di Dorchy e la 935K3 dei Kremer col motore rotto, la WM di Max Mamers coinvolta in un incidente che fa uscire la pace car per 25' e la 908/80 senza pezzi di ricambio per la sospensione rotta[6]. Problemi meccanici anche per la 917K81 che un esasperato Bob Wollek abbandona nelle mani dei compagni d'equipaggio Lapeyre e Chasseuil in ventesima posizione[6].

Alle 21.00 Ickx/Bell comandano la classifica con quattro giri di vantaggio sulla Rondeau di Migault/Spice, sui compagni di squadra Mass/Schuppan/Haywood, che poco dopo saliranno al secondo posto, e sulla Ferrari 512 BB/LM del NART e cinque giri sulla 935K3 di Bourgoignie/Cooper/Wood, sulla De Cadenet-Lola LM di Alan De Cadenet e i fratelli Martin sulle due 935J del Vegla Racing Team e del Joest Racing e sulla Ferrari 512 BB/LM di Andruet/Ballot-Lena/Regout, mentre la WM-Peugeot 79/80 di Morin/Mendez/Mathiot è decima a sei giri[6]. A questo punto della gara quasi tutti gli avversari delle Porsche ufficiali sono fuori combattimento, le M379C di Jaussaud/Rondeau e Pescarolo/Tambay sono 38ª e 40ª alle prese con problemi alla pompa del carburante e la 917K81 naviga in 25ª posizione: nulla sembra impensierire le vetture tedesche, che viaggiano spedite e regolari[6].

Prima della mezzanotte le due M379C si ritirano, mentre la M379 di classe GTP pilotata da Haran/Schlesser/Streiff risale fino al quarto posto, superando la Ferrari 512 BB/LM gestita da Charles Pozzi[6]. La notte trascorre senza grossi sussulti fino all'alba, quando Schuppan porta la sua 936/81 ai box per sostituire la frizione, precipitando in 12ª posizione, per poi risalire in quarta nel giro di poche ore[4] alle spalle di Migault/Spice, che hanno ceduto la seconda posizione a causa di un calo di potenza[6].

La gara della Porsche nº12 continua ad essere travagliata: un problema all'iniezione a pochi chilometri dai box, all'altezza delle Curve Porsche, fa sì che il motore vada solo al minimo. Il pilota impiega 45 minuti per riportarla ai box e qui sono necessari altri 40 minuti per sostituire la pompa dell'iniezione[4]: la vettura arriverà 12ª al traguardo con 42 giri di ritardo dai vincitori. Intanto ci sono problemi al cambio dalla vettura di testa[6].

Un'ora e mezza prima del termine della gara, Bell rientra per sostituire una gomma posteriore bucata[4], ma alla fine sarà una vittoria indiscutibile per la loro Porsche 936/81. A parte le due forature e una preoccupazione per la 1ª marcia, la loro è stata una gara piuttosto tranquilla[6]: l'unico incidente per i vincitori avvenne dopo la fine della gara. Infatti Derek Bell non attraversò mai il traguardo, venne estratto dall'auto dai fans e portato sul podio. Qui il pilota chiese dell'acqua per rinfrescarsi ma l'unica bevanda disponibile era lo champagne, Bell bevve quello fino a quando non perse conoscenza[4].

A completare il podio di questa gara le due Rondeau di Haran/Schlesser/Streiff e Migault/Spice, che conquistano i primi due posti della loro classe. Le vetture francesi, seppur non vincendo, confermano la buona prestazione dell'anno precedente e mandano in visibilio il pubblico[9]. Da notare anche il settimo posto della Porsche 944 LM ufficiale del duo tedesco Jürgen Barth/Walter Röhrl che, a fronte di una potenza nettamente inferiore alla concorrenza, fa dell'affidabilità l'arma vincente[7][12].

Classifica finale

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Pos Classe Squadra Piloti Vettura Motore Gomme Giri
1 S
+2.0
11   Porsche System Engineering   Jacky Ickx
  Derek Bell
Porsche 936/81 Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6 D 354
2 GTP
3.0
8   Jean Rondeau   Jacky Haran
  Jean-Louis Schlesser
  Philippe Streiff
Rondeau M379C Ford Cosworth DFV 3.0L V8 G 340
3 GTP
3.0
7   Otis Jean Rondeau   Gordon Spice
  François Migault
Rondeau M379C Ford Cosworth DFV 3.0L V8 G 335
4 Gr.5 55   Claude Bourgoignie
  Charles Ivey Racing
  Claude Bourgoignie
  John Cooper
  Dudley Wood
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.1L Turbo Flat-6 D 330
5 IMSA
GTX
47   Charles Pozzi S.A.   Jean-Claude Andruet
  Claude Ballot-Léna
  Hervé Regout
Ferrari 512BB/LM Ferrari 4.9L Flat-12 M 328
6 IMSA
GTX
42   Cooke-Woods Racing   Anne-Charlotte Verney
  Bob Garretson
  Ralph Kent-Cooke
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.2L Turbo Flat-6 G 327
7 GTP
+3.0
1   Porsche System Engineering   Jürgen Barth
  Walter Röhrl
Porsche 944 LM Porsche 2.5L Turbo I4 D 323
8 Gr.5 65   Martini Racing   Michele Alboreto
  Eddie Cheever
  Carlo Facetti
Lancia Beta Montecarlo Turbo Lancia 1.4L Turbo I4 P 322
9 IMSA
GTX
46   Rennod Racing   Pierre Dieudonné
  Jean Xhenceval
  Jean-Paul Libert
Ferrari 512BB/LM Ferrari 4.9L Flat-12 G 320
10 Gr.5 60   Vegla Racing Team   Dieter Schornstein
  Harald Grohs
  Götz von Tschirnhaus
Porsche 935J Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6 D 320
11 IMSA
GTO
36   Porsche System Engineering   Manfred Schurti
  Andy Rouse
Porsche 924 Carrera GTR Porsche 2.0L Turbo I4 D 315
12 S
+2.0
12   Porsche System Engineering   Jochen Mass
  Vern Schuppan
  Hurley Haywood
Porsche 936/81 Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6 D 312
13 GTP
+3.0
4   WM A.E.R.E.M.   Denis Moran
  Charles Mendez
  Xavier Mathiot
WM P79/80 Peugeot PRV 2.7L Turbo V6 M 307
14 Gr.5 68   Jolly Club   Martino Finotto
  Giorgio Pianta
  Giorgio Schön
Lancia Beta Montecarlo Turbo Lancia 1.4L Turbo I4 P 292
15 S
+2.0
18   Team Lola   Emilio de Villota
  Guy Edwards
  Juan Fernández
Lola T600 Ford Cosworth DFL 3.3L V8 G 287
16 Gr.5 51   BMW Italia
  BMW France
  Philippe Alliot
  Bernard Darniche
  Johnny Cecotto
BMW M1 Gr.5 BMW M88 3.5L I6 D 277
17 GT 70   Thierry Perrier   Thierry Perrier
  Valentin Bertapelle
  Bernard Salam
Porsche 934 Porsche 2.9L Turbo Flat-6 M 274
18 S
2.0
31   Jean-Philippe Grand   Jean-Philippe Grand
  Yves Courage
Lola T298 BMW 2.0L I4 G 272

Non classificati

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Pos Classe Squadra Piloti Vettura Motore Gomme Giri
19
NC
S
2.0
33   Compagnie Primagaz   Pierre Yver
  Michel Dubois
  Jacques Heuclin
Lola T298 BMW 2.0L I4 G 203
20
NC
S
2.0
32   Écurie Renard-Delmas   Louis Descartes
  Hervé Bayard
Renard-Delmas D1 ROC-SIMCA 2.0L I4 G 187

Ritirati

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Pos Classe Squadra Piloti Vettura Motore Gomme Giri
21
DNF
IMSA
GTX
43   Bob Akin Motor Racing   Bob Akin
  Paul Miller
  Craig Siebert
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6 G 320
22
DNF
Gr.5 57   Claude Haldi
  Charles Ivey Racing
  Claude Haldi
  Mark Thatcher
  Hervé Poulain
Porsche 935 Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6 D 260
23
DNF
IMSA
GTX
49   NART   Alain Cudini
  Philippe Gurdjian
  John Morton
Ferrari 512BB/LM Ferrari 4.9L Flat-12 M 247
24
DNF
Gr.5 53   EMKA Productions Limited   David Hobbs
  Eddie Jordan
  Steve O'Rourke
BMW M1 Gr.5 BMW M88 3.5L I6 D 236
25
DNF
GT 72   BMW Zol'Auto   Jean-François Rousselot
  François Sérvanin
  Laurent Ferrier
BMW M1 BMW M88 3.5L I6 D 212
26
DNF
S
+2.0
20   Alain de Cadenet
  Belga
  Alain de Cadenet
  Jean-Michel Martin
  Philippe Martin
De Cadenet-Lola LM Ford Cosworth DFV 3.0L V8 D 210
27
DNF
Gr.5 52   Würth-Lubrifilm Team Sauber   Dieter Quester
  Marc Surer
  David Deacon
BMW M1 Gr.5 BMW M88 3.5L I6 D 207
28
DNF
Gr.5 66   Martini Racing   Riccardo Patrese
  Hans Heyer
  Piercarlo Ghinzani
Lancia Beta Montecarlo Turbo Lancia 1.4L Turbo I4 P 186
29
DNF
S
+2.0
21   Alain de Cadenet
  Dorset Racing Associates
  Martin Birrane
  Nick Faure
  Vivian Candy
De Cadenet-Lola LM Ford Cosworth DFV 3.0L V8 D 171
30
DNF
S
+2.0
23   Dome Co. Ltd.   Chris Craft
  Bob Evans
Dome RL81 Ford Cosworth DFV 3.0L V8 D 154
31
DNF
IMSA
GTX
40   Joest Racing   Maurizio de Narvaez
  Kenper Miller
  Günther Steckkönig
Porsche 935J Porsche Type-935 2.8L Turbo Flat-6 D 152
32
DNF
IMSA
GTX
48   Simon Phillips   Simon Phillips
  Mike Salmon
  Steve Earle
Ferrari 512BB/LM Ferrari 4.9L Flat-12 M 140
33
DNF
IMSA
GTX
45   Scuderia Supercar Bellancauto SRL   Fabrizio Violati
  Maurizio Flammini
  Duilio Truffo
Ferrari 512BB/LM Ferrari 4.9L Flat-12 M 118
34
DNF
S
+2.0
22   André Chevalley Racing   Patrick Gaillard
  André Chevalley
  Bruno Sotty
ACR 80B Ford Cosworth DFV 3.0L V8 G 114
35
DNF
IMSA
GTO
37   Mazdaspeed Co. Ltd.   Tetsu Ikuzawa
  Tom Walkinshaw
  Peter Lovett
Mazda RX-7 Mazda 13B 1.3L 2-Rotori D 107
36
DNF
S
2.0
30   Jean-Marie Lemerle   Jean-Marie Lemerle
  Max Cohen-Olivar
  Alain Levié
Lola T298 BMW 2.0L I4 G 104
37
DNF
S
+2.0
27   Ian Bracey   Tiff Needell
  Tony Trimmer
Ibec-Hesketh 308LM Ford Cosworth DFV 3.0L V8 D 95
38
DNF
S
+2.0
10   Porsche Kremer Racing   Bob Wollek
  Xavier Lapeyre
  Guy Chasseuil
Porsche 917K/81 Porsche 4.9L Flat-12 D 82
39
DNF
S
+2.0
14   Joest Racing   Reinhold Joest
  Dale Whittington
  Klaus Niedzwiedz
Porsche 908/80 Porsche 2.1L Turbo Flat-6 D 80
40
DNF
S
+2.0
24   Otis Jean Rondeau   Jean Rondeau
  Jean-Pierre Jaussaud
Rondeau M379C Ford Cosworth DFL 3.3L V8 G 58
41
DNF
Gr.5 59   Porsche Kremer Racing   Ted Field
  Bill Whittington
  Don Whittington
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.2L Turbo Flat-6 G 57
42
DNF
IMSA
GTX
50   BASF Cassetten Team GS Sport   Hans-Joachim Stuck
  Jean-Pierre Jarier
  Helmut Henzler
BMW M1 Gr.5 BMW M88 3.5L I6 D 57
43
DNF
C 83   WM A.E.R.E.M.   Jean-Daniel Raulet
  Marcel Mamers
WM P81 Peugeot PRV 2.7L Turbo V6 M 50
44
DNF
Gr.5 69   Tuff-Kote Dinol Racing   Jan Lundgårdh
  Axel Plankenhorn
  Mike Wilds
Porsche 935 L1 "Baby" Porsche 1.4L Turbo Flat-6 D 49
45
DNF
GT 71   Helmut Marko RSM   Christian Danner
  Peter Oberndofer
  Prince Leopold von Bayern
BMW M1 BMW M88 3.5L I6 D 49
46
DNF
Gr.5 61   Weralit Racing Team   Edgar Dören
  Jürgen Lässig
  Gerhard Holup
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6 D 48
r47
DNF
Gr.5 67   Martini Racing   Beppe Gabbiani
 Emanuele Pirro
Lancia Beta Montecarlo Turbo Lancia 1.4L Turbo I4 P 47
48
DNF
GTP
+3.0
5   WM A.E.R.E.M.   Guy Fréquelin
  Roger Dorchy
  Xavier Mathiot
WM P79/80 Peugeot PRV 2.7L Turbo V6 M 46
49
DNF
IMSA
GTX
41   Preston Henn Racing   Preston Henn
  Michael Chandler
  Marcel Mignot
Porsche 935 K3 Porsche Type-935 3.0L Turbo Flat-6 D 45
50
DNF
S
+2.0
26   Oceanic Jean Rondeau   Henri Pescarolo
  Patrick Tambay
Rondeau M379C Ford Cosworth DFL 3.3L V8 G 41
51
DNF
GT 73   Eminence Racing Team   Jean-Marie Alméras
  Jacques Alméras
Porsche 924 Carrera GTR Porsche 2.0L Turbo I4 M 30
52
DNF
S
+2.0
25   Calberson Jean Rondeau   Jean Ragnotti
  Jean-Louis Lafosse
Rondeau M379C Ford Cosworth DFV 3.0L V8 G 28
53
DNF
IMSA
GTO
38   Mazdaspeed Co. Ltd.   Yojiro Terada
  Hiroshi Fushida
  Win Percy
Mazda RX-7 Mazda 13B 1.3L 2-Rotori D 25
54
DNF
C 82   WM A.E.R.E.M.   Thierry Boutsen
  Serge Saulnier
  Michel Pignard
WM P81 Peugeot PRV 2.7L Turbo V6 M 15
55
DNF
IMSA
GTO
35   Stratagraph Inc.   Cale Yarborough
  Billy Hagan
  Bill Cooper
Chevrolet Camaro Chevrolet 6.4L V8 G 13

Statistiche

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  • Pole Position - #11 Porsche System - 3:29.44
  • Giro più veloce - #12 Porsche System - 3:34.00
  • Distanza - 4825.348 km
  • Velocità media - 201.056 km/h

Vincitori dei trofei

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  • Indice di efficienza termica - #31 Jean-Philippe Grand
  1. ^ Elenco dei concorrenti ammessi alle verifiche tecniche (JPG).
  2. ^ (EN) Henri Greuter, Mercedosaurus Rex at Indianapolic Park / Part 4: Equivalency formulas - waiting for things to go wrong, su forix.autosport.com, 22 settembre 2009. URL consultato il 20 gennaio 2012.
  3. ^ Bruce Anderson (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
  4. ^ a b c d e f g bigMoneyracing.com: History of Le Mans (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).
  5. ^ (FR) Articolo sulla 917K/81.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n 1981 Ickx Bell Porsche.
  7. ^ a b 924 GTP Le Mans - Porsche 944 Turbo Resource. URL consultato il 29 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2010).
  8. ^ (EN) Griglia di partenza.
  9. ^ a b c d e DVD Le Mans 1980, ed. Duke Video.
  10. ^ a b c Motorsport Memorial.
  11. ^ Youtube: video dell'incidente.
  12. ^ Porsche 924 GTP 944 LM, su sportwagen.fr. URL consultato il 16 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2010).

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