L'abbazia di Metten si trova nell'omonimo paese situato lungo il Danubio, in diocesi di Ratisbona, e appartiene alla congregazione benedettina di Baviera.

Abbazia di Metten
La chiesa abbaziale di San Michele
StatoGermania (bandiera) Germania
LandBaviera
LocalitàMetten
IndirizzoAbteistraße 3,Abteistraße 6
Coordinate48°51′18.39″N 12°55′03.51″E
Religionecattolica di rito romano
OrdineCongregazione benedettina di Baviera
Diocesi Ratisbona
FondatoreGamelberto
Inizio costruzione766?
Sito webwww.kloster-metten.de/

L'abbazia

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L'abbazia fu eretta dal monaco Utto grazie a un lascito del sacerdote Gamelberto. La sua origine viene tradizionalmente fatta risalire all'anno 766. I primi monaci provenivano probabilmente dall'abbazia di Reichenau. La fondazione ufficiale avviene nel 792 per volere dell'imperatore Carlo Magno.[1]

L'abbazia sorge, in posizione scenografica, su uno sperone roccioso. La chiesa abbaziale di Sankt Michael, la sala delle feste e la biblioteca sono stati realizzati dopo le devastazioni della Guerra dei Trent'anni nella prima metà del 1700, sotto l'abate Roman Märkl.[2] Nel 1803 l'abbazia di Metten è stata secolarizzata ma già nel 1830, grazie al re Ludovico I, i benedettini ne ripresero possesso.

Fu un monaco di Metten, Bonifacio Wimmer, a fondare nel 1846 il primo monastero benedettino degli Stati Uniti d'America: l'abbazia di Latrobe, dedicata a san Vincenzo de' Paoli.[3]

La biblioteca

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L'antica biblioteca, una delle più belle espressioni dell'arte barocca e rococò in Baviera, contiene circa 200.000 volumi, tra cui 200 incunaboli. Collocata in un ambiente di rara bellezza, con volte affrescate, possenti mobili intagliati, ed una serie di pilastri a forma di cariatide. È stata ulteriormente ampliata nel 2009.

  1. ^ Geschichtlicher Abriss, su kloster-metten.de. URL consultato il 14 marzo 2016.
  2. ^ Guida della Baviera, Metten, su tuttabaviera.com. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2019).
  3. ^ Josef Guter, I monasteri cristiani, Roma 2008, p. 204, su books.google.it. URL consultato il 14 marzo 2016.

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