Abell 1033
Abell 1033 è un ammasso di galassie situato nella costellazione del Leone Minore a circa 1,6 miliardi di anni luce e contiene circa 350 galassie[1][2].
Abell 1033 Ammasso di galassie | |
---|---|
Abell 1033 - immagine composita | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Leone Minore |
Ascensione retta | 10h 31m 33.7s |
Declinazione | +35° 04′ 34″ |
Distanza | 1,62 miliardi di a.l. |
Redshift | z = 0,1259 |
Velocità radiale | 37.744 km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso di galassie |
Caratteristiche rilevanti | Classificazione di Bautz-Morgan: III |
Altre designazioni | |
ZwCl 1028.9+3521 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi di galassie |
L'ammasso è stato studiato nelle varie bande dello spettro elettromagnetico tra cui dal Telescopio spaziale Chandra nei raggi X, riscontrando una notevole emissione di onde radio dall'ammasso[3].
Si presume che il buco nero supermassiccio situato al centro di Abell 1033 in passato abbia emesso fasci di elettroni ad alta energia che si sono propagati nello spazio intergalattico. Col tempo queste emissioni si sono affievolite e, con la perdita di energia degli elettroni, la nube si è dispersa. Ma successivamente la collisione di Abell 1033 con un altro ammasso ha provocato una sorta di onda d'urto che ha riattivato l'energia persa degli elettroni con la ripresa di emissioni brillanti delle onde radio[4]. È possibile che questa "rinascita" si sia verificata di recente, ovviamente in termini astronomici, da non più di qualche decina di milioni di anni.
Una ricerca[5] a guida italiana effettuata a basse frequenze (radio), utilizzando i dati del radiotelescopi europeo LOFAR (Low Frequency Array) ed il Gmrt (Giant Metrewave Radio Telescope) indiano, ha evidenziato la presenza di nubi di particelle relativistiche insolitamente brillanti.[6]
Note
modifica- ^ A. D. Schwope, G. Hasinger e I. Lehmann, The ROSAT Bright Survey: II. Catalogue of all high-galactic latitude RASS sources with PSPC countrate CR > 0.2 s-1, in arXiv:astro-ph/0003039, 3 marzo 2000, DOI:10.1002/(SICI)1521-3994(200003)321:1. URL consultato l'11 gennaio 2016.
- ^ Thad Szabo, Elena Pierpaoli e Feng Dong, An Optical Catalog of Galaxy Clusters Obtained from an Adaptive Matched Filter Finder Applied to SDSS DR6, in The Astrophysical Journal, vol. 736, n. 1, 20 luglio 2011, p. 21, DOI:10.1088/0004-637X/736/1/21. URL consultato l'11 gennaio 2016.
- ^ Chandra :: Photo Album :: Abell 1033 :: August 26, 2015, su chandra.si.edu. URL consultato l'11 gennaio 2016.
- ^ F. de Gasperin, G. A. Ogrean e R. J. van Weeren, Abell 1033: birth of a radio phoenix, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 448, n. 3, 26 febbraio 2015, pp. 2197-2209, DOI:10.1093/mnras/stv129. URL consultato l'11 gennaio 2016.
- ^ (EN) Francesco de Gasperin ed altri, Gentle reenergization of electrons in merging galaxy clusters, in Science Advances, vol. 3, n. 10, 4 ottobre 2017, DOI:10.1126/sciadv.1701634.
- ^ Nuova vita per le particelle invecchiate, su media.inaf.tv, 4 ottobre 2017.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- SIMBAD - ACO 1033 -- Cluster of Galaxies, su simbad.u-strasbg.fr.
- NASA/IPAC EXTRAGALACTIC DATABASE - NED results for object ABELL 1033, su ned.ipac.caltech.edu.