Abietene
L'Abietene, Abietan-8-ene, è un alchene naturale appartenente ai terpeni; fu descritto per la prima volta da W.T.Wenzell [1], ottenuto dalla distillazione della resina delle pigne di Pinus sabiniana, specie indigena della California. Secondo T.E.Thorpe [2], in base dati chimico-fisici forniti da Wenzell e da Sadtler, l'abietene altro non sarebbe stato che l'eptano. L'equivoco, innescato dal fatto che in California era venduta una trementina a base di eptano col nome di Abietene, durò per alcuni decenni sino alla elucidazione della struttura molecolare.
Abietene | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H30 |
Aspetto | liquido |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,694 (15 °C) |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di ebollizione | 101 °C (374 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
È ottenuto anche per decomposizione dell'acido abietico.
Proprietà
modificaOdore pungente simile all'olio di arancia. I vapori hanno potere anestetico. Si dissolve in 5 parti di alcool etilico 95°, scioglie gli olii volatili ad eccezione dell'olio di ricino. È attaccato dall'acido nitrico all'ebollizione, con acido cloridrico o cloro in presenza di catalizzatore fornisce prodotti di sostituzione clorurati. Reagisce con l'acido solforico concentrato, tra gli 0 °C e i 15 °C, per circa 20 ore, fornendo il rispettivo abietensolfonato [3].
Usi
modificaGli abietensolfonati sono tensioattivi usati nell'industria tessile, e si ottengono per solfonazione.