Acciaiolo Acciaiuoli
Acciaiolo Acciaiuoli (... – Firenze, 1349) è stato un banchiere e politico italiano, della famiglia degli Acciaiuoli, figlio naturale di Niccolò Acciaiuoli il vecchio e padre di Niccolò Acciaioli[1].
Biografia
modificaFiglio illegittimo di Niccolò Acciaiuoli "il Vecchio", fu il padre di Niccolò Acciaioli, che fu il fondatore della Certosa di Firenze.[1]
Numerosi furono gli incarichi politici ricoperti nell'arco della sua vita:
- Priore della Libertà nel 1322 e 1333[1]
- Gonfaloniere di Compagnia nel 1332[1] e 1337
- Oratore di Firenze a San Gimignano nel 1332[1]
- Oratore di Firenze a Pistoia nel 1333[1]
- Deputato per la costruzione dei ponti distrutti dall'alluvione del 1334[1]
- Vicario perpetuo del Re di Napoli a Prato (che allora apparteneva agli Angiò) dal 1335[1] al 1349
- Commissario di Camera per il Comune nel 1336[1]
- Membro della Magistratura dei Quattordici Buonuomini nel 1336 e nel 1339[1]
- Membro della Magistratura dei Sei di Guerra nel 1336
- Capitano della fortezza di Pistoia nel 1339.[1]
Fondò succursali del banco di famiglia a Napoli (che si rivelò una sede particolarmente importante per la fortuna familiare), a Barletta, in Grecia, nel Levante e Berberia, e prestò ingenti somme di denaro a Roberto d'Angiò re di Napoli,[1] il quale lo nominò nel 1333 ciambellano e consigliere.
Morì a Firenze nel 1349.
Discendenza
modificaSi sposò con Guglielmina de' Pazzi ed ebbero tre figli:[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Pompeo Litta, Acciaioli di Firenze, collana Famiglie celebri italiane, Milano, Giulio Ferrario, 1844.
Collegamenti esterni
modifica- Arnaldo D'Addario, ACCIAIUOLI, Acciaiuolo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.