Adalberto di Lorena
Adalberto di Lorena veniva anche chiamato "Conte di Longwy" (1000 circa – Thuin, 11 novembre 1048) è stato Conte di Longwy e Duca dell'Alta Lorena (Lotaringia) dal 1047 alla sua morte.
Adalberto | |
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Duca dell'Alta Lorena (Lotaringia) | |
In carica | 1047 - 1048 |
Predecessore | Goffredo III il Barbuto |
Successore | Gerardo |
Nome completo | Adalberto di Lorena |
Altri titoli | Conte di Longwy |
Nascita | 1000 circa |
Morte | Thuin, 11 novembre 1048 |
Dinastia | Casato di Lorena |
Padre | Gerardo IV di Bouzonville |
Madre | Gisella |
Figli | Ermesinda e Stefania |
Religione | cattolico |
Origine
modificaSecondo le Notitiæ Fundationis Monasterii Bosonis-Villæ, Adalberto era figlio maschio primogenito del Conte di Metz, Gerardo IV di Bouzonville e di Gisella[1], di cui non si conoscono gli ascendenti (forse era figlia di Teodorico I dell'Alta Lorena).
Gerardo IV di Bouzonville, ancora secondo le Notitiæ Fundationis Monasterii Bosonis-Villæ, era figlio del conte di Metz, Adalberto e della moglie Giuditta[2].
Biografia
modificaSecondo le Laurentii Gesta Episcoporum Virdunensium, Adalberto era conte di Longwy (Albertum de Longui castro)[3].
Secondo il Bernoldi Chronicon, alla morte Gothelo I, Duca sia della Bassa Lorena (Lotaringia) che dell'Alta Lorena (Lotaringia), nel 1044, il re di Germania e futuro Imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico III, autorizzò il figlio primogenito, Goffredo il Barbuto a succedere al padre nel Ducato dell'Alta Lorena (Lotaringia), che già la governava[4], come Goffredo III, che si aspettava di ricevere anche il Ducato della Bassa Lorena (Lotaringia)[4]; però Enrico III riteneva che i due ducati dovessero essere governati separatamente ed approfittò dell'occasione per dividerli nuovamente; rifiutò quindi di concedere il ducato della Bassa Lorena a Goffredo, concedendolo invece al maschio secondogenito, Gothelo o Gozzelone II[5], detto il Codardo[4], per volontà espressa dal padre stesso, Gozzelone I che riteneva che anche il secondogenito ereditasse una parte del ducato[6].
Goffredo si ribellò, rifiutando di partecipare alla campagna di Ungheria[7] e, all'assemblea di Aquisgrana, fu condannato alla perdita sia del ducato che della contea di Verdun, ricevuta in feudo dal re[7]. Allora Goffredo passò ad una ribellione fiera, aperta ed armata[7], devastando le terre della Bassa Lorena, tra cui la città di Verdun e portando la guerra anche in Borgogna[8].
Dopo aver riottenuto il ducato, Goffredo si ribellò nuovamente e il ducato dell'Alta Lorena venne allora assegnato ad Adalberto[9] (anche le Laurentii Gesta Episcoporum Virdunensium confermano che Adalberto divenne duca di Lorena, prima di suo fratello, Gerardo di Chatenoy[3]).
Goffredo, comunque, continuò a combattere per riconquistare la Lorena e l'11 novembre 1048, a Thuin, sconfisse e uccise in battaglia Adalberto; ma Enrico immediatamente nominò il giovane fratello di Adalberto, Gerardo di Chatenoy, nuovo conte di Metz, a rimpiazzarlo[9]; Le nécrologe de la cathédrale de Verdun (non consultato) riporta la morte di Adalberto, in combattimento, l'11 novembre[10].
Matrimonio e discendenza
modificaDella moglie di Adalberto non si conoscono né il nome né gli ascendenti; secondo lo storico Szabolcs de Vajay la moglie era Clemence de Foix[10], che gli diede due figlie[11]:
- Ermesinda, che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, fu contessa di Longwy e moglie di Corrado I di Lussemburgo[12], mentre per altri divenne moglie di Guglielmo VII d'Aquitania[11]
- Stefania, che fu la moglie di Guglielmo I di Borgogna[11].
Note
modifica- ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XV.2: Notitiæ Fundationis Monasterii Bosonis-Villæ, par. 4, pag. 980 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
- ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XV.2: Notitiæ Fundationis Monasterii Bosonis-Villæ, par. 1, pagg. 977 e 978 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2015).
- ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus X: Laurentii Gesta Episcoporum Virdunensium, par. 2, pag. 492 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2015).
- ^ a b c Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, pag. 209
- ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus V: Bernoldi Chronicon, anno 1044, pag. 425 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2015).
- ^ Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, pag. 208
- ^ a b c Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, pag. 210
- ^ Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, pagg. 211 - 214
- ^ a b Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, pagg. 217 - 220
- ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Lotharingia (upper) nobility - ADALBERT.
- ^ a b c (EN) #ES Genealogy : House of Lorraine 1 - Adalbert III of Longwy.
- ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XXIII: Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1068, pag. 851 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2017).
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus X. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2016)..
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XV.2. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016)..
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015)..
Letteratura storiografica
modifica- Caroline M. Ryley, L'imperatore Enrico III, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1979, pp. 193–236
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Lotharingia (upper) nobility - ADALBERT, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 13 gennaio 2016.
- (EN) Lotharingia (upper) nobility - ADALBERT, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 13 gennaio 2016.
- (EN) Lotharingia (lupper) nobility - ADALBERT, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 13 gennaio 2016.
- (EN) House of Lorraine 1 - Adalbert III of Longwy, su genealogy.euweb.cz, Genealogy. URL consultato il 13 gennaio 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 81087114 · CERL cnp01158035 · GND (DE) 136803334 |
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