Adepto

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Il termine adepto (rara la variante adetto) viene oggi utilizzato per indicare genericamente il seguace di un'ideologia, il discepolo di una dottrina (soprattutto religiosa, ma anche filosofica o politica), chi è entrato a far parte di una setta, associazione o comunità.

Gli adepti di un tempio massonico, illustrazione da La vita nascosta della Massoneria, di Charles Webster Leadbeater (1926)

In senso figurato, può essere usato come sinonimo di seguace, fedele, affiliato e simili.[1]

La sua etimologia trae origine dal latino adeptus, participio perfetto del verbo adipsci nel significato di "conseguire", ed è attestato nella lingua italiana dal 1739 attraverso il francese adepte.[2]

Significato esoterico

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Gli adepti votati al culto solare di Sarastro, in una scena del Flauto magico di Mozart.

Più nello specifico, il suo significato si avvicina a quello di "iniziato"; infatti, richiamandosi all'accezione latina di adeptus ("conseguito"), designa colui che ha "raggiunto", "conseguito" qualche forma particolare di conoscenza (o gnosi), come ad esempio l'apprendimento esoterico nelle antiche religioni misteriche o nelle correnti filosofico-sapienziali ad esse collegate.

In epoca tardo-medievale, con "adepto" ci si riferiva in particolare a una persona introdotta negli arcani principi dell'alchimia e, più precisamente, nelle ricerche sulla pietra filosofale.[3] Il concetto, in questo senso, si è poi esteso a indicare chiunque sia a conoscenza di leggi e finalità, funzionamento e riti, di una società segreta di qualsivoglia natura (religiosa, filosofica o politica come già detto, ma anche economica, di arti marziali, terroristica o criminale).[4]

Nel mondo dell'esoterismo l'adepto è a un livello superiore di iniziazione, un "maestro di saggezza". Così, nel leggendario ordine segreto dei Rosacroce, sono chiamati adepti «coloro che hanno superato i nove gradi dei Misteri Minori e sono già alunni dei Misteri Maggiori».[5]

L'adepto non andrebbe quindi confuso con l'apprendista o il discepolo che non ha ancora terminato la fase preparatoria della disciplina spirituale, la quale gli consentirà solo alla fine di essere ammesso nella cerchia degli iniziati.

  1. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, adepto, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
  2. ^ Il Devoto-Oli, Firenze, Le Monnier, 2011, versione 2.0.1, in "etimo" di "adepto".
  3. ^ Adepto, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Cfr. la voce "adepto" del Grande dizionario italiano di Aldo Gabrielli sul sito della Hoepli[collegamento interrotto].
  5. ^ Cfr. la voce "adepto" in Studi Rosacrociani (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2014).

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