Adolfo Gandiglio
Adolfo Gandiglio (Susa, 1876 – Fano, 1931) è stato un latinista italiano. È considerato uno dei migliori latinisti della sua epoca[1].
Biografia
modificaPer molto tempo fu poco considerato dagli studiosi della filologia e della cultura classica, per il fatto che non fu un caposcuola e che i suoi studi di grammatica latina, pur essendo d'alto livello, avevano una destinazione prevalentemente didattica.
Ebbe una conoscenza piena della prosodia e della sintassi, acquisita tramite un'assidua frequentazione di tutta la latinità, a differenza del suo maestro Gandino.
Dal 1911 alla morte dedicò a Giovanni Pascoli un'attività che doveva portare sia alla definitiva edizione critica dei Carmina[2] sia alla fondazione dell'esegesi sotto forma di note e traduzioni.
Insegnò come professore di latino e greco al liceo classico Nolfi di Fano, città nella quale gli è stata intitolata una scuola secondaria di primo grado.
Opere principali
modifica- Corso di lingua latina, Bologna, Zanichelli, 1936, volumi, 23 cm.
- Sintassi latina, in Per la terza classe ginnasiale, Bologna, Zanichelli, 1935. - XIV, 224 p., 24 cm.
- Cantores Euphorionis: sulle relazioni tra Cicerone e i poeti della nuova scuola romana, Bologna Nicola Zanichelli, 1904. V, 130 p. ; 23 cm.
- Osservazioni intorno alla sintassi di concordanza in latino, aggiunte e correzioni alle grammatiche.
Note
modificaBibliografia
modifica- Lino Stablum, Il contributo di Adolfo Gandiglio agli studi della sintassi latina, Bologna, aprile-settembre 1938.
- Alfonso Traina, Adolfo Gandiglio, un "grammatico tra due mondi", Bologna, Pàtron, 01/01/2004.
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