Aegyptopithecus zeuxis
Aegyptopithecus zeuxis Simons, 1965 è un primate estinto, vissuto nell'Oligocene (Rupeliano, tra 33,9 e 28,4 milioni di anni fa), i cui resti fossili furono scoperti in Egitto. Il nome Aegyptopithecus, deriva dal greco antico e significa "scimmia egiziana".[1]
Aegyptopithecus zeuxis | |
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Cranio incompleto di A. zeuxis | |
Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Paleogene | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Euarchonta |
Ordine | Primates |
Sottordine | Haplorrhini |
Infraordine | Catarrhini |
Famiglia | † Propliopithecidae |
Genere | † Aegyptopithecus Simons, 1965 |
Specie | † A. zeuxis |
Nomenclatura binomiale | |
Aegyptopithecus zeuxis Simons, 1965 |
Ritrovamenti
modificaL’Aegyptopithecus zeuxis fu scoperto da Elwyn Simmons nel 1966.[2][3] È dibattuta la questione se l’Aegyptopithecus debba considerarsi un genere a sé stante o se debba essere considerato facente parte del Propliopithecus.[3] Nel primo caso la sola specie documentata di questo genere è l'A. zeuxis[3] e lo specimen di riferimento è CGM26901.[2]
L’Aegyptopithecus zeuxis è una primordiale scimmia catarrina i cui resti fossili sono stati ritrovati nella formazione di Gebel Qatrani, nella provincia di Fayum in Egitto. È ritenuta una catarrina ancestrale, precedente alla suddivisione tra piccoli e grandi primati antropomorfi.[4] Gli studi sui resti fossili del cranio ne hanno fatto uno dei primati estinti più conosciuti.[4]
Dimensioni del cervello
modificaNella depressione di Fayum fu scoperto da Rajeev Patnaik[5] il reperto CGM 85785, un cranio di giovane esemplare femmina di Aegyptopithecus zeuxis, la cui capacità cranica era di 14,63 cm³; un altro cranio, il reperto CGM 40237 attribuito a un maschio, è stato accuratamente rimisurato indicando una capacità cranica di 21,8 cm³,[5] mentre in precedenza era stato ritenuto avere una capacità di circa 30 cm³.[5] Queste misure danno un rapporto di capacità endocranica tra maschio e femmina di circa 1,5 indicando che l'A. zeuxis era già una specie dimorfica.[5]
In confronto ad altri antropoidi, i lobi frontali dell'A. zeuxis sono considerati piuttosto piccoli, mentre i bulbi olfattivi, pur di piccole dimensioni,[5] non sono troppo piccoli in relazione alle dimensioni del corpo.[5] In complesso il rapporto tra il cervello è il peso corporeo dell'A. zeuxis è considerato più simile ai strepsirrhini che ai primati.[5]
Dimensioni corporee
modificaIn base alle dimensioni dei denti e dei resti di femore, il peso corporeo dell'A. zeuxis è stimato essere stato di 6,708 kg.[4]
La lunghezza funzionale del femore è stata calcolata in 150 mm, vale a dire più grande del Cebus apella e più piccola dell' Alouatta seniculus.[4]
Locomozione
modificaSono stati trovati tre resti di femore nei siti Quarry I (DPC 5262 and 8709) e Quarry M (DPC 2480) che vengono datati a 33 milioni di anni fa, nell'Oligocene.[4]
L'angolo di articolazione del femore (120-130 gradi) corrisponde a un quadrupede antropoide, non adatto a muoversi a balzi,[4] con abitudini arboricole, dato che la regione articolare distale del femore è più profonda di quella delle scimmie catarrine successive.[4] La morfologia complessiva del femore indica che l'A. zeuxis era piuttosto robusto.[4]
Le falangi delle mani e dei piedi suggeriscono una notevole capacità di presa, come è richiesto a un quadrupede arboricolo.[4]
Anche la morfologia dell'omero, con flange brachiali pronunciate e muscoli stabilizzatori sui flessori brachiali invece che sugli estensori, è in linea con un quadrupede arboricolo.[6]
La morfologia dell'ulna e l'articolazione dell'omero indicano che l' A. zeuxis era anche relativamente grande e e lento,[6], conformemente a quanto già indicato dalla morfologia del femore.
Dieta
modificaGli studi delle microusure e microfessurazioni dei molari suggeriscono che l'Aegyptopithecus fosse essenzialmente frugivoro,[7] ma occasionalmente si nutrisse anche di cibi duri.[7]
Habitat
modificaL'Aegyptopithecus viveva nella depressione di Fayum, nel nord dell'Egitto[8] una zona che oggi è semiarida e priva di vegetazione,[8] ma che nell'Oligocene aveva una fitta vegetazione subtropicale ed era caratterizzata da stagionalità delle piogge.[8]
Dimorfismo sessuale
modificaLe dimensioni dei denti, la morfologia craniale, le dimensioni del cervello e il peso corporeo indicano un dimorfismo sessuale presente nell'A. zeuxis.[5] Pertanto si ritiene che la struttura sociale fosse poligama e che vi fosse un'accesa competizione tra i maschi per la conquista delle femmine.[5]
Note
modifica- ^ (EN) Aegyptopithecus zeuxis, in Fossilworks. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ a b Ciochon, Russell L., and Gregg F. Gunnell, Eocene primates from Myanmar: Historical perspectives on the origin of Anthropoidea, in Evolutionary Anthropology, vol. 11, n. 4, 2002, pp. 156–168, DOI:10.1002/evan.10032. URL consultato il 29 ottobre 2009.
- ^ a b c Simons, Elwyn L., and D. Tab Rasmussen, The Generic Classification of Fayum Anthropoidea, in International Journal of Primatology, vol. 12, n. 2, 1991, pp. 163–178, DOI:10.1007/BF02547579. URL consultato il 29 ottobre 2009.
- ^ a b c d e f g h i Ankel-Simons, Friderun, John G. Fleagle, and Prithijit S. Chatrath, Femoral Anatomy of Aegyptopithecus zeuxis, An Early Oligocene Anthropoid, in American Journal of Physical Anthropology, vol. 106, n. 4, 1998, pp. 413–424, DOI:10.1002/(SICI)1096-8644(199808)106:4<413::AID-AJPA1>3.0.CO;2-K. URL consultato il 2 ottobre 2009.
- ^ a b c d e f g h i Simons, Elwyn L., et al, A remarkable female cranium of the early Oligocene anthropoid Aegyptopithecus zeuxis (Catarrhini, Propliopithecidae), in PNAS, vol. 104, n. 21, 2007, pp. 8731–8736, DOI:10.1073/pnas.0703129104. URL consultato il 2 ottobre 2009.
- ^ a b Fleagle, John G., and Elwyn S. Simons, The Humerus of Aegyptopithecus zeuxis: A Primitive Anthropoid, in American Journal of Physical Anthropology, vol. 59, n. 2, 1982, pp. 175–193, DOI:10.1002/ajpa.1330590207. URL consultato il 2 ottobre 2009.
- ^ a b Teaford, Mark F., Mary C. Maas, and Elwyn L. Simons, <527::AID-AJPA7>3.0.CO;2-S Dental Microwear and Microstructure in Early Oligocene Primates From the Fayum, Egypt: Implications for Diet, in American Journal of Physical Anthropology, vol. 101, n. 4, 1996, pp. 527–543, DOI:10.1002/(SICI)1096-8644(199612)101:4<527::AID-AJPA7>3.0.CO;2-S. URL consultato il 2 ottobre 2009.
- ^ a b c Bown, Thomas M., et al, The Fayum Primate Forest Revisited, in Journal of Human Evolution, vol. 11, n. 7, 1982, pp. 603–632, DOI:10.1016/S0047-2484(82)80008-0. URL consultato il 2 ottobre 2009.
Bibliografia
modifica- Fleagle JG, Simons EL, The humerus of Aegyptopithecus zeuxis: a primitive anthropoid, in Am. J. Phys. Anthropol., vol. 59, n. 2, ottobre 1982, pp. 175–93, DOI:10.1002/ajpa.1330590207, PMID 6816072.
- Rossie JB, Simons EL, Gauld SC, Rasmussen DT, Paranasal sinus anatomy of Aegyptopithecus: implications for hominoid origins, in Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., vol. 99, n. 12, giugno 2002, pp. 8454–6, DOI:10.1073/pnas.092258699, PMC 123088, PMID 12060786.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aegyptopithecus
Collegamenti esterni
modifica- Aegyptopithecus, su archaeologyinfo.com (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).
- Aegyptopithecus zeuxis Skull, su skullsunlimited.com. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2008)
- Aegyptopithecus zeuxis. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2005), paragrafo e foto della Duke University.
- Aegyptopithecus zeuxis, articolo su members.tripod.com