AeroPerú

1973-1999

Empresa de Transporte Aéreo del Perú S.A.[1] ("Peruvian Air Transport Enterprise, S.A."), che operava semplicemente come Aeroperú (contrazione di Empresa Nacional de Aeronavegación del Perú, Compagnia nazionale di navigazione aerea del Perù), era una compagnia aerea peruviana con sede a Lima, nel Distretto di Miraflores,[2][3] che godette dello status di compagnia aerea di bandiera. L'azienda iniziò ad operare dal 1973 continuando fino alla sua bancarotta avvenuta nel 1999 (causata anche dall'incidente al Volo AeroPerú 603), e dal 1993 al 2000 fu una sussidiaria della Aeroméxico. Da quella data lo status di compagnia di bandiera peruviana venne acquisito dalla concorrente LAN Perú.

AeroPerú
Logo
Logo
StatoPerù (bandiera) Perù
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione22 maggio 1973
Chiusura1999
Sede principaleDistretto di Miraflores (Lima)
GruppoAeromexico
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Slogan«El encanto del Perú para la gente de América»
Sito webaeroperu.com/
Compagnia aerea di bandiera
Codice IATAPL
Codice ICAOPLI
Indicativo di chiamataAEROPERU
Ultimo volo10 marzo 1999
HubAeroporto Internazionale Jorge Chávez
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia
 
Un Fokker F28 di AeroPerù, uno dei primi aerei del vettore nazionale.

AeroPerú è stata fondata il 22 maggio 1973 in seguito alla riorganizzazione di SATCO,[4] una compagnia aerea precedentemente gestita dall'esercito peruviano. Inizialmente la compagnia era interamente posseduta dallo Stato e la sua flotta era composta da tre Fokker F28 già di proprietà di SATCO. I primi voli sono stati effettuati nel mese di ottobre sulla tratta Lima-Cusco; poco dopo è stato introdotto in flotta un Boeing 727 e sono stati ordinati due Fokker F27. Nel 1974 l'acquisto di due Douglas DC-8 ha permesso l'apertura delle prime rotte internazionali:[5] il 29 luglio è stata inaugurata la tratta Lima-Buenos Aires, immediatamente seguita dalla Lima-Miami. Nel 1978 la rete AeroPerú era cresciuta fino ad includere un gran numero di destinazioni in America Latina e due negli Stati Uniti: New York e Los Angeles.[6]

Nel luglio 1981 è cominciata una graduale privatizzazione di AeroPerú, con il governo peruviano che ha mantenuto una quota di minoranza del 20%.[4] Nel 1982 sono cominciati i preparativi per la fusione con Faucett Perú, che al momento era l'altra grande compagnia aerea presente nel paese; come misura preparatoria sono state chiuse diverse destinazioni internazionali,[5] tra le quali Rio de Janeiro, San Paolo, New York e Los Angeles.[5] Nel 1983, in seguito al fallimento della fusione, AeroPerù ha ripreso i collegamenti precedentemente sospesi.[5] Nel novembre dello stesso anno è scaduto l'accordo bilaterale per il trasporto aereo tra Perù e Stati Uniti: a causa di disaccordi sulla concessione dei diritti di quinta libertà, tutti i voli tra i due paesi sono stati sospesi da maggio 1984 fino a metà del 1985.[5]

Nel 1993 Aeroméxico ha acquisito il 70% delle azioni della compagnia, divenendo così l'azionista di maggioranza di AeroPerú.[7] Nel 1994 Aeroméxico le ha ceduto in leasing due Boeing 757-200 consentendo ad AeroPerú di sostituire i vecchi DC-8.[8] Nel 1996 il 47% delle quote di AeroPerú sono state trasferite a Cintra, già società madre di Aeroméxico e Mexicana[9]; questo ha consentito alle tre compagnie aeree di creare un accordo di code sharing chiamato Alas de Americas,[9]

Tra il 1996 e il 1997 AeroPerú ha utilizzato come secondo hub l'aeroporto di Bogotà-El Dorado in Colombia, dal quale venivano operati solamente voli regionali.[10]

Nel 1998 Delta Air Lines, acquisendo il 35% delle quote di Cintra, è diventata, alla pari, azionista di maggioranza di AeroPerú.[11]

Il 10 marzo 1999, a causa del perdurare delle difficoltà finanziarie che avevano già colpito la compagnia gli anni precedenti, AeroPerú è stata costretta a sospendere tutte le operazioni di volo.[12] In precedenza erano stati studiati due piani di rilancio: il primo prevedeva l'ingresso come socio di maggioranza di Continental Airlines,[13] mentre il secondo prevedeva l'acquisto della compagnia da parte di un gruppo di investitori esteri.[4] AeroPerú è stata dichiarata fallita il 18 agosto 1999.[3][4]

 
Un Boeing 727 di AeroPerú fotografato all'aeroporto di Lima.
 
Un Douglas DC-8 di AeroPerú fotografato all'Aeroporto di Rio de Janeiro-Galeão-Antônio Carlos Jobim.

Nella sua storia Aeroperù ha utilizzato i seguenti velivoli:[14]

Incidenti

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  1. ^ " Resumen Ejecutivo Aeroperu (PDF) (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2012).." Private Investment Promotion Agency - Peru (ProInversión). Retrieved on December 23, 2011.
  2. ^ " Our Offices in Peru, su ekeko.rcp.net.pe, 13 agosto 1997. URL consultato il 14 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 1997).
  3. ^ a b "World Airline Directory." Flight International. March 20–26, 1996. "Aeroperu" 44.
  4. ^ a b c d (EN) Profile for: Aero Perú, su aerotransport.org. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  5. ^ a b c d e (EN) Ashley Magoon, TBT (Throwback Thursday) in Aviation History: Aeroperú, su airlinegeeks.com, 6 agosto 2015. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  6. ^ (ES) AeroPerù itinerarios (JPG), su timetableimages.com. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  7. ^ (EN) AeroMexico wins AeroPeru re-bi, su flightglobal.com, 27 gennaio 1993. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  8. ^ (EN) Production List Search, su planespotters.net. URL consultato l'8 marzo 2017.
  9. ^ a b (EN) World airline directory, su flightglobal.com, 21 marzo 2000. URL consultato il 9 marzo 2017.
  10. ^ (EN) World airline directory, su flightglobal.com, 19 marzo 1997. URL consultato il 9 marzo 2017.
  11. ^ (EN) AeroPeru suspends flights while debt renegotiations take place, su flightglobal.com, 17 marzo 1999. URL consultato il 9 marzo 2017.
  12. ^ (EN) AeroPeru suspends flights while debt renegotiations take place, su flightglobal.com, 17 marzo 1999. URL consultato il 3 aprile 2017.
  13. ^ (EN) Aeroperù stake, su flightglobal.com, 9 giugno 1999. URL consultato il 3 aprile 2017.
  14. ^ (EN) Aeroperú Fleet Details and History, su rzjets.net/operators/?show=1015. URL consultato il 3 aprile 2017.
  15. ^ (EN) Accident description, su aviation-safety.net. URL consultato il 3 aprile 2017.
  16. ^ (EN) Accident description, su aviation-safety.net. URL consultato il 19 gennaio 2013.

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