Agnese Argotta
Agnese Argotta (de Argotte) (Napoli, 1570 – 1646) è stata una nobile italiana.
Agnese Argotta | |
---|---|
Nobildonna | |
Nascita | Napoli, 1570 |
Morte | 1646 |
Padre | Ferrante Argotta |
Consorte | Prospero Del Carretto |
Figli | tre illegittimi |
Biografia
modificaEra figlia del marchese Ferrante Argotta[1] e moglie di Prospero Del Carretto, marchese di Grana ed è passata alla storia per essere stata un'amante di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova. Era nota come “Donna Ines”.
Vincenzo conobbe Agnese nel 1584 circa presso Barbara Sanseverino, marchesa di Colorno sua amica e confidente, essendo la sua dama di compagnia[2].
Nel 1587 circa si stabilì a Mantova a Palazzo Te, come fece Isabella Boschetti, la favorita di Federico II Gonzaga sessant'anni prima.[3]
Nel 1589 ricevette dal duca Vincenzo il feudo di Grana Monferrato, appartenuto alla famiglia Bobba di Lu elevandolo in marchesato[4], mentre nel 1591 ricevette in dono corte Bell'Acqua presso Goito[5].
Coinvolta nella congiura dei feudatari contro Ranuccio I Farnese, alcuni dei loro amici come Barbara Sanseverino furono processati e condannati a morte per decapitazione. Agnese Argotta, invece, non poteva essere perseguita.[6]
Discendenza
modificaAgnese diede al duca tre figli illegittimi:
- Francesco (1588-1673), vescovo di Nola nel 1657
- Silvio (1592-1612), cavaliere di Malta
- Eleonora, monaca.
Note
modifica- ^ (FR) De Dante à Chiabrera: Poètes italiens de la Renaissance...
- ^ Storia moderna. La gran dama sul patibolo, su stmoderna.it. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ (EN) Royal favourites. Agnese Argotta
- ^ Regione Piemonte.Comune di Grana (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ Vincenzo Gonzaga e l'arte
- ^ Ranuccio I Farnese, duca di Parma e Piacenza, a cura di Gigliola Fragnito, in: Dizionario Biografico degli Italiani 86 (2016)
Bibliografia
modifica- Kate Simon, I Gonzaga, storia e segreti, Roma. Newton Compton Editori, 2004. ISBN 88-8289-573-4
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3237153184545827100009 · GND (DE) 1162786566 |
---|