Agostino Castelli
Agostino Castelli (Cagliari, 6 ottobre 1799 – Bosa, 17 gennaio 1848) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Agostino Castelli | |
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Ritratto di Agostino Castelli | |
Nascita | Cagliari, 6 ottobre 1799 |
Morte | Bosa, 17 gennaio 1848 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Regia Armata Sarda |
Arma | Fanteria Cavalleria Arma dei Carabinieri |
Grado | Capitano |
Decorazioni | Medaglia d'Oro al Valor Militare[1] |
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Biografia
modificaFiglio primogenito di Raffaele Castelli e Giuseppa Diana, nacque in nobile e antichissima famiglia. Come i suoi avi iniziò la carriera militare fin da giovane, entrando a quasi 18 anni nell'Esercito come guardia del corpo di Vittorio Emanuele I. Divenne poi Sottotenente di fanteria nel 1821 e destinato nei "Cacciatori di Nizza" fu poi dispensato dal servizio e ricevette il grado di Luogotenente. Nominato Luogotenente di fanteria a paga intera nel 1827, entrò a far parte dei "Cavalleggeri di Sardegna" dal 16 giugno 1832 con il grado di Luogotenente in 1°. Promosso al grado di Capitano nel 1839. Nel luglio 1840 il Castelli fu inviato ad arrestare una banda di briganti capeggiati da Salvatore Tuffu nel Supramonte di Orgosolo: secondo quanto riportato dal rapporto, il Castelli riuscì a dirigere gli uomini a sua disposizione in maniera tale da avere poche perdite, pur sgominando l'intera banda, e uccidendone i capi[2]. Nel settembre 1840 il Castelli ricevette la Medaglia d'oro al valor militare e venne trasferito con il suo grado alle funzioni di maggiore della piazza di Bosa[3]. Ivi morì il 17 gennaio 1848.
Il Castelli non fu l'unico a distinguersi nella sua famiglia: il padre Raffaele era Colonnello dei Reali Dragoni; il fratello Luigi fu un eroe pluridecorato delle guerre d'indipendenza italiane, Maggior Generale e Comandante Generale dei "Cavalleggeri di Sardegna"; il fratello Tommaso morì durante le cinque giornate di Milano con il grado di Capitano di Fanteria; il fratello Pietro ricevette la medaglia d'argento per il valore dimostrato nel "Quadrato di Villafranca"; il fratello Gaetano ricevette la medaglia di bronzo durante l'assedio di Gaeta. Agostino si sposò con la nobile Margherita Meloni, dalla quale ebbe: Carlo, che raggiunse il grado di Maggior Generale dei Carabinieri, da colonnello ebbe il comando della Legione di Cagliari e successivamente della Legione di Roma; altri cinque figli.
Riconoscimenti
modifica- Cagliari gli ha dedicato una via;
- L'Arma dei Carabinieri gli ha dedicato il comando provinciale di Cagliari;
- L'Arma dei Carabinieri gli ha dedicato quattro corsi allievi in diversi anni;
- L'Arma dei Carabinieri lo commemora nel Calendario Storico dell'Arma del 2011;
- L'Arma dei Carabinieri lo annovera tra i suoi eroi. Un quadro è esposto all'interno del percorso del Museo storico dell'Arma dei carabinieri;
- Il 228º Corso Allievi Carabinieri Ausiliari (1999) venne intitolato al Cap. Castelli.
Onorificenze
modificaMaggiore dei Cavalleggeri di Sardegna, comandante militare di Bosa
— Cagliari, 12 settembre 1840
Note
modifica- ^ Flavio Carbone, Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri 1814 - 1871, Roma, Stato Maggiore della Difesa - Ufficio Storico, 2013, ISBN 978-88-98185-05-4.
- ^ Il 15 luglio 1840 il capitano Castelli, grazie ad un accurato servizio di informazione e alla rapidità d'azione, era riuscito con i suoi Cavalleggeri ad agganciare una banda di malviventi - tra i quali quattro celebri latitanti - nei pressi dei monti di Orgosolo. Era essenziale intervenire sui criminali con la massima tempestività, cioè prima che essi riuscissero a dileguarsi nelle impenetrabili foreste ove avrebbero trovato sicuro riparo nelle caverne. Il capitano studiò velocemente il piano d'azione ed impartì precisi ordini: mentre il grosso dello squadrone a cavallo fissava frontalmente i malfattori, aprendo contro di essi il fuoco per rendergli difficile il movimento, Castelli con i pochi rimanenti uomini attaccava i briganti con un'inarrestabile carica, riuscendo a colpirli sul fianco e avendone ragione in breve tempo. L'azione fu così rapida e attuata con tale capacità che i Cavalleggeri non subirono gravi perdite, mentre la banda venne completamente sgominata e i quattro latitanti uccisi.
- ^ Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871, su difesa.it. URL consultato il 4 ottobre 2016.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Agostino Castelli, sito dell'Arma, su carabinieri.it.
- Agostino Castelli, sito del Quirinale, su quirinale.it.
- Agostino Castelli, sito Ordine Mauriziano, su ordinidinasticisavoia-sardegna.net. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).