Ahmed Balafrej

politico marocchino

Aḥmad Balafrej[1], noto anche come Ahmed Balafrej (in arabo أحمد بلافريج ?; Rabat, 5 settembre 190814 aprile 1990) è stato un politico marocchino.

Aḥmad Balafrej

Presidente del Consiglio di governo
Durata mandato12 maggio 1958 –
24 dicembre 1958
MonarcaMuhammad V
PredecessoreMbarek Bekkay
SuccessoreAbdallah Ibrahim

Ministro degli affari esteri
Durata mandato28 ottobre 1956 –
16 aprile 1958
MonarcaMuhammad V
Capo del governoMbarek Bekkay

Durata mandato12 maggio 1958 –
24 dicembre 1958
MonarcaMuhammad V

Durata mandato5 gennaio 1963 –
13 novembre 1963
MonarcaHasan II
PredecessoreDriss M'hammedi
SuccessoreAhmed Reda Guedira

Dati generali
Partito politicoIstiqlal

Figura chiave del movimento indipendentista marocchino, in quanto fondatore del Partito dell'Indipendenza, di cui è stato segretario generale dal 1943 al 1960, fu il primo Ministro degli affari esteri del Marocco indipendente e ricoprì per pochi mesi anche la carica di Presidente del Consiglio di governo.[2][3]

Biografia

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Nacque nel 1908 in una famiglia piuttosto agiata della medina di Rabat[4], presumibilmente discendente di alcuni moriscos di Hornachos che dopo l'esilio nel XVII secolo fondarono la repubblica del Bou Regreg.[5][6] Compiuti gli studi primari nella città natale si è poi diplomato presso il Lycée Henri-IV di Parigi, perfezionando i suoi studi arabi presso l'Università del Cairo nel 1927 e studiando tra il 1928 e il 1932 presso la Sorbona, dove si è laureato in lettere e scienze politiche; a Parigi contribuì alla fondazione dell'Association des étudiants musulmans nord-africains en France (AEMNAF) nel 1927, di cui divenne segretario nel 1930.[4]

Nell'agosto 1926 fondò a Rabat la Société des amis de la vérité, una prima forma organizzata segreta del movimento nazionalista marocchino, il quale iniziò ad espandersi notevolmente con la promulgazione del Dahir berbero da parte dell'amministrazione del Protettorato francese nel 1930. Proprio al 1930 risale l'incontro con lo scrittore druso Shekib Arslan, al quale fu poi legato da un'intensa amicizia.

  1. ^ (EN) Ahmed Balafrej, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 14 settembre 2023.
  2. ^ (EN) MOROCCO: Tipping the Balance, in Time, 5 maggio 1958. URL consultato il 14 settembre 2023.
  3. ^ (EN) MOROCCO: Delicate Balance, in Time, 5 gennaio 1959. URL consultato il 14 settembre 2023.
  4. ^ a b (FR) Benjamin Stora e Akram Ellyas, Les 100 portes du Maghreb, Éditions de l'Atelier, 1999, pp. 68-70.
  5. ^ (FR) La déportation des Morisques, un génocide oublié (PDF), su maroc-hebdo.press.ma. URL consultato il 14 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  6. ^ (EN) Leila Banslimane, Ahmed Balafrej: Founding father of Moroccan diplomacy, in Moroccan Jewish Times, 26 aprile 2022. URL consultato il 14 settembre 2023.

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Collegamenti esterni

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