Ahn Trio

gruppo musicale sud coreano

Le Ahn Trio sono un gruppo musicale sudcoreano, composto dalle sorelle Lucia (pianoforte), Angella (violino) e Maria Ahn (violoncello). Il trio è noto per le sue interpretazioni di brani classici, contemporanei e popolari, e per collaborazioni con artisti come i Tata Bojs. Il gruppo ha sede a New York.

Ahn Trio
Le Ahn Trio ad Oklahoma nel 2007
Paese d'origineCorea del Sud (bandiera) Corea del Sud
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereMusica classica
Musica contemporanea
Rock alternativo
Crossover
Periodo di attività musicale1989 – in attività
EtichettaSony Music (2006-oggi)
EMI (1997-2006)
Chesky Records (1995-1997)
Album pubblicati7
Studio6
Live1
Sito ufficiale

Storia del gruppo

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Nel 1981 la famiglia Ahn si trasferì da Seul a New York, dove le giovani sorelle studiarono presso la prestigiosa Juilliard School.[1] Nel 1987 la rivista Time inserì una loro foto nella sua rubrica Asian-American Whiz Kids.[2] Da allora il trio apparve in numerose riviste e nel 1989 iniziò la propria carriera musicale, promuovendo il suo nome nell'ambito della musica classica.[3] Nel 1995 firmarono un contratto con Chesky Records, grazie al quale pubblicarono il loro primo album Paris Rio, il 12 aprile dello stesso anno. Nel 1997 cambiarono etichetta, firmando con la EMI e pubblicando il loro secondo album Dvořák, Suk, Shostakovich: Piano Trios il 12 gennaio 1999; l'album ottenne un grande successo, vincendo il premio Echo. Nel 1997 parteciparono agli MTV Unplugged con Bryan Adams, eseguendo alcuni dei suoi pezzi più famosi; tale evento ispirò il gruppo per il titolo del loro terzo album, Ahn-Plugged, pubblicato il 15 agosto 2000; successivamente il gruppo utilizzò il termine "Ahn-Plugged" per indicare i propri progetti e le proprie collaborazioni.[4]
Il 22 ottobre 2002 venne pubblicato il quarto album in studio del trio, Groovebox. Nel 2003 la rivista People inserì le tre sorelle tra le 50 celebrità più belle.[5]

Dopo sei anni di silenzio discografico, e dopo un altro cambio di etichetta (il trio passò da EMI a Sony Music), il 1º aprile 2008 venne pubblicato il quinto album del trio, Lullaby for My Favorite Insomniac; l'album venne prodotto dalla LAMP, compagnia fondata dal trio stesso; una canzone tratta dall'album, The Heart Asks Pleasure First venne utilizzata nell'ultima puntata del programma televisivo So You Think You Can Dance (trasmessa il 10 agosto 2011).[6] Sempre nel 2008 il trio avviò un progetto acustico con l'alternative rock band ceca Tata Bojs, che portò alla creazione dell'album smetana, pubblicato l'8 novembre. Alla fine dell'anno, il tro si esibì in un grande concerto con la Parsons Dance Company.
Il 13 febbraio 2010 suonarono accompagnati da un'orchestra diretta da Mark O'Connor; il concerto venne poi pubblicato nel triplo album March of the Gypsy Fiddler.
A dicembre le Ahn Trio apparvero alla TED Conference, eseguendo due brani: Skylife di David Balakrishnan e Oblivion di Astor Piazzolla.[7]
Il 13 ottobre 2011 il trio si esibì alla Casa Bianca, durante la State Dinner, per onorare l'allora Presidente della Corea del Sud Lee Myung-bak, ospite di Barack Obama.[8]

Lo stile delle Ahn Trio spazia dalla musica classica/contemporanea a quella popolare: la prima caratterizza soprattutto i primi due album del gruppo (composti esclusivamente da brani classici-contemporanei), mentre la seconda viene introdotta a partire dal terzo album; negli anni il trio ha interpretato numerosi brani di fama internazionale di artisti come Michael Nyman, David Bowie e The Doors.

Dal 2008 il gruppo diviene più versatile, toccando generi come il crossover nell'album Lullaby for My Favorite Insomniac (grazie alla collaborazione delle cantanti Susie Suh e Ema Brabcová e dei DJ Tao of Sound, Spooky, Superdrive e Ra.D.) e l'alternative rock nell'album smetana (composto ed eseguito insieme ai Tata Bojs, già militanti nel genere).

Dal punto di vista dell'impatto visivo, il trio è noto per l'aspetto attraente delle tre sorelle e per le loro scelte in fatto di moda;[9][10][11] ciò garantì loro, nel corso degli anni, numerose apparizioni in pubblicazioni come Vogue, People e GQ, immortalate dai fotografi Arthur Elgort, Ellen von Unwerth e Walter Chin con vestiti disegnati dalla stilista Anne Klein (per la cui ditta hanno fatto da modelle).

Formazione

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Discografia

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Album studio

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Curiosità

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  1. ^ Emily Cary, The Ahn Trio: A zesty panorama of BraziliAHN, in The Washington Examiner, 10/10/11. URL consultato il 27 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014).
  2. ^ David Brand, Jennifer Hull, Jeannie Park, James Willwerth, The New Whiz Kids: Why Asian Americans are doing so well, and what it costs them., in TIME, vol. 130, n. 9, 31 agosto 1987.
  3. ^ Sony BMG Masterworks interview, Ahn Trio - Lullaby For My Favorite Insomniac EPK, su youtube.com, YouTube. URL consultato il 28 novembre 2011.
  4. ^ Paul Griffiths, Well, It's Not Exactly Your Father's Piano Trio, in The New York Times, 16 ottobre 1998. URL consultato il 28 novembre 2011.
  5. ^ Ahn Trio, in People, vol. 59, n. 18, 5 dicembre 2003, p. 138.
  6. ^ Top 4/Winner Recaps, su fox.com, FOX. URL consultato il 26 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2011).
  7. ^ Ahn Trio: A modern take on piano, violin, cello, su ted.com, TED. URL consultato il 26 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2011).
  8. ^ Monica Hesse e Roxanne Roberts, White House state dinner for South Korea has sparkles amid the rain, in The Washington Post, 13 ottobre 2011. URL consultato il 27 novembre 2011.
  9. ^ Hesse, Monica and Roxanne Roberts 'the photogenic Korean sister act', White House state dinner for South Korea has sparkles amid the rain, in The Washington Post, 13 ottobre 2011. URL consultato il 27 novembre 2011.
  10. ^ Griffiths, Paul 'The sisters chose glamorous outfits', Well, It's Not Exactly Your Father's Piano Trio, in The New York Times, 16 ottobre 1998. URL consultato il 27 novembre 2011.
  11. ^ Bargreen, Melinda 'No Ahn Trio concert would be complete without a fashion bulletin... .', Ahn Trio delights with blend of skill and sass, in The Seattle Times, 21 marzo 2002. URL consultato il 28 novembre 2011.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN144742141 · ISNI (EN0000 0001 2034 5688 · Europeana agent/base/157726 · LCCN (ENno98098063