Aichi H9A
Il Aichi H9A (?), identificato anche come Idrovolante da addestramento per la Marina Tipo 2 (二式練習飛行艇?), era un idroaddestratore bimotore ad ala alta a parasole e a scafo centrale sviluppato dall'azienda giapponese Aichi Tokei Denki KK dalla fine degli anni trenta ed impiegato dalla Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, durante le fasi della seconda guerra mondiale.
Aichi H9A | |
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Descrizione | |
Tipo | idroaddestratore |
Equipaggio | 5 (+ 3 allievi) |
Costruttore | Aichi |
Data primo volo | settembre 1940 |
Data entrata in servizio | 1942 |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu |
Esemplari | 31 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 16,95 m |
Apertura alare | 24,0 m |
Altezza | 5,25 m |
Superficie alare | 63,3 m² |
Carico alare | 110,6 kg/m² |
Peso a vuoto | 4 900 kg |
Peso carico | 7 000 kg |
Peso max al decollo | 7 500 kg |
Capacità | 2 100 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 radiali Nakajima Ha-1 Kotobuki 42 |
Potenza | 710 hp (529 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 317 km/h (171 kt) a 3 000 m |
Velocità di crociera | 222 km/h (120 kt) |
Velocità di salita | 4,5 m/s |
Autonomia | 2 150 km (1 160 nmi) |
Tangenza | 6 780 m (22 245 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | una Type 92 calibro 7,7 mm |
Bombe | 2 da 250 kg o cariche di profondità per un peso equivalente |
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Rimasto sconosciuto agli osservatori alleati sino alla fine del conflitto, il modello non ottenne mai un nome in codice identificativo.[1][3]
Storia del progetto
modificaNei tardi anni trenta, nell'ambito di un programma di aggiornamento della propria flotta aerea, la Marina imperiale giapponese emise una specifica per la fornitura di un nuovo modello di idrovolante destinato alla formazione dei nuovi equipaggi a loro volta destinati al futuro grande idrovolante multiruolo quadrimotore Kawanishi H8K "Emily". Il nuovo modello doveva essere fornito in tre prototipi destinati a prove di valutazione. La Aichi rispose con un progetto, la cui designazione aziendale era AM-212,[4] già avviato nel gennaio 1940, un idrovolante monoplano bimotore a scafo centrale caratterizzato dall'ala posizionata alta a parasole e dallo scafo fornito anteriormente da una serie di finestrelle. Il modello, che normalmente poteva contare su di un equipaggio di cinque membri (pilota, co-pilota, osservatore, ingegnere di volo ed operatore radio) era comunque dotato di tre posti addizionali per gli eventuali allievi.[1]
I tempi di realizzazione permisero di portare in volo per la prima volta il primo dei tre esemplari previsti già nel settembre successivo.[1]
Impiego imperativo
modificaGli H9A iniziarono ad essere consegnati ai reparti dal maggio 1942 fino al mese successivo e benché fosse un modello destinato alla formazione degli equipaggi destinati agli idrovolanti venne utilizzato in numerosi altri ruoli, incluse missioni di pattugliamento marittimo delle coste del Giappone, come aereo da trasporto militare, voli per il lancio di allievi paracadutisti e come aereo di collegamento.
Versioni
modifica- H9A
- prototipo, 3 esemplari costruiti dalla Aichi.
- H9A1
- versione di serie, 24 esemplari costruiti dalla Aichi più 4 addizionali realizzati dalla Nippon Hikōki.[1]
Utilizzatori
modificaNote
modifica- ^ a b c d e Francillon 1979, p. 283.
- ^ Green 1972, pp. 122-123.
- ^ Green 1972, p. 123.
- ^ Green 1972, p. 122.
Bibliografia
modifica- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1995 [1970].
- (EN) William Green, Warplanes of the Second World War, Volume Five: Flying Boats, 5th impression, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1972 [1962], ISBN 0-356-01449-5.
- (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, Annapolis, Naval Institute Press, 1990, ISBN 1-55750-563-2.
- (EN) Robert C. Mikesh, Japanese Aircraft Code Names & Designations, Schiffer Publishing, Ltd., 1993, ISBN 0-88740-447-2.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aichi H9A
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Maksim Starostin, Aichi H9A, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 23 luglio 2013.
- (EN) Joao Paulo Julião Matsuura, Aichi H9A, su WWII Imperial Japanese Naval Aviation Page, http://www.combinedfleet.com/ijna/ijnaf.htm. URL consultato il 23 luglio 2013.
- (RU) Aichi H9A, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 luglio 2013.