Aimone II di Borbone
Aimone II di Borbone detto il Vaire-Vache (... – 1120 circa) fu signore di Borbone dal 1096 fino alla sua morte.
Aimone II di Borbone | |
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Signore di Borbone | |
In carica | 1096 – 1120[1] |
Predecessore | Arcimbaldo VI il Pupillo |
Successore | Arcimbaldo VII |
Morte | 1120 circa |
Casa reale | Borbone |
Padre | Arcimbaldo IV il Forte |
Madre | Beliarda |
Consorte | Lucia di Nevers |
Figli | Arcimbaldo Guglielmo una figlia |
Religione | Cattolicesimo |
Origine
modificaAimone, secondo il documento n° XIV dei Fragments du cartulaire de La Chapelle-Aude è il figlio del Signore di Borbone, Arcimbaldo IV[2] e della moglie, Beliarda, di cui non si conoscono gli ascendenti, come risulta dal documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, con data imprecisata, in cui Arcimbaldo, figlio di Arcimbaldo III che fece costruire la chiesa di Montet (Archimbaldus, illius Archimbaldi filius qui ecclesiam de Monticulo construxit) e di Beltrude (filius Bderrud) fece una donazione[3].
Arcimbaldo IV di Borbone, sia secondo il documento n°1E del Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, che secondo il documento n° XVI delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles è il figlio del Signore di Borbone, Arcimbaldo III[4][5] e della moglie, Beltrude, di cui non si conoscono gli ascendenti, come risulta dal documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, con data imprecisata, in cui Arcimbaldo, figlio di Arcimbaldo III che fece costruire la chiesa di Montet (Archimbaldus, illius Archimbaldi filius qui ecclesiam de Monticulo construxit) e di Beltrude (filius Bderrud) fece una donazione[3].
Biografia
modificaAimone viene citato assieme ai fratelli e alla madre, nel documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, in cui, in una data imprecisata, suo padre, Arcimbaldo IV, fece una donazione, con l'approvazione dei figli, Arcimbaldo, Pietro e Aimone, e della moglie, Beliarda (omnia filiis suis, videlicet Archimbaldo et Petro de Blot et Aimone, et Beliarde uxore sua) e controfirmato tra gli altri anche dal genero, Amelio di Chambon (Amelii Cambo qui filiam ipsius Archimbaldi habebat)[3].
Suo padre, Arcimbaldo IV, morì il 22 settembre 1095[6], e suo fratello primogenito, Arcimbaldo il Pio gli succedette, come Arcimbaldo V di Borbone[7], senza poter mettere fine alle incomprensioni coi monaci di Souvigny e di conseguenza anche con quelli di Cluny, ma dopo la sua morte fu suo fratello, Arcimbaldo V, che prese parte all'assemblea che doveva porre termine alle incomprensioni, tenuta a Souvigny, tra la fine del 1095 ed il 1096, alla presenza di papa Urbano II[8], che, nel novembre 1095, era stato al Concilio di Clermont.
La morte colse Arcimbaldo V, prima di poter portare a termine la missione di pacificazione, nel 1096 circa, e gli succedette il figlio, Arcimbaldo il Pupillo, ancora minorenne, sotto tutela dello zio, Aimone[9].
La madre di Arcimbaldo il Pupillo, che dopo essere rimasta vedova, secondo la Vita Ludovici Grossi Regi, si era risposata, in seconde nozze, con Alardo Guillebaldi[10], assieme al marito, cercò senza successo di impedire che, Aimone II, deponendo Arcimbaldo VI, divenisse Signore di Borbone; allora fu richiesto l'intervento del re di Francia, Luigi VI, che sconfisse Aimone II, obbligandolo a governare assieme al nipote, Arcimbaldo VI[11].
Nel frattempo Aimone, portò a termine la pacificazione con i monaci di Souvigny e di Cluny, e, nel 1099, dovette combattere contro Guglielmo I, conte d'Auxerre, di Tonnerre e di Nevers, per ottenere ciò che spettava alla moglie, nipote di Guglielmo I[12].
Sempre in quel periodo, secondo il documento 1K dei Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, Aimone col consenso della moglie e del figlio, Arcimbaldo fece una donazione ai monaci di Montcenis[13].
Arcimbaldo VI morì nel 1116, senza eredi, per cui Aimone II continuò a governare da solo.
Secondo gli Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, anche Aimone morì in quella data[14].
Vi sono però due documenti dei Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, del 1120 circa, in cui Aimone viene citato: il n° 3, in cui Aimone vende un bosco[15], ed il n° 4, in cui Aimone , col consenso della moglie, cede l'usufrutto di un bosco alla chiesa di Montet[16], per cui, pur non conoscendo l'anno esatto della morte di Aimone, si può ritenere che sia avvenuta nel 1120 circa. Ad Aimone succedette il figlio primogenito Arcimbaldo, come Arcimbaldo VII[17].
Matrimonio e discendenza
modificaAimone, secondo la Origine et Historia Brevi Nivernensium Comitum, aveva sposato Lucia o Aldesinda, figlia di Guglielmo, conte associato di Tonnerre[18].
Aimone da Lucia o Aldesinda ebbe tre figli[19]:
- Arcimbaldo ( ? - † 1171), Signore di Borbone[17];
- Guglielmo, signore di Montluçon
- una figlia, che sposò Arcimbaldo Signore di Saint-Gérant.
Note
modifica- ^ Fino al 1116 assieme al nipote Arcimbaldo VI il Pupillo
- ^ (LA) Fragments du cartulaire de La Chapelle-Aude, doc. XIV, pagine 25 - 28
- ^ a b c (LA) Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, doc. XVII, pagine XXXII e XXXIV
- ^ (LA) Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, doc. 1E, pagine 1 e 2
- ^ (LA) Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, doc. XVI, pagine XXVII - XXXII
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: SEIGNEURS de BOURBON - ARCHAMBAUD IV "le Fort" de Bourbon
- ^ (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, pag. 106
- ^ (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, pagg. 107 - 109
- ^ (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, pagg. 110 e 111
- ^ (LA) Oeuvres complètes de Suger, Vita Ludovici Grossi Regis, cap. XXIV, pag. 96
- ^ (LA) Oeuvres complètes de Suger, Vita Ludovici Grossi Regis, cap. XXIV, pagg. 96 e 97
- ^ (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, pag. 112
- ^ (LA) Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, doc. 1K, pagina 2
- ^ (FR) Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, pag. 176
- ^ (LA) Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, doc. 3, pagina 3
- ^ (LA) Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, doc. 4, pagina 3
- ^ a b (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, pag. 113
- ^ (LA) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 12, Origine et Historia Brevi Nivernensium Comitum, pag. 316
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: SEIGNEURS de BOURBON - AIMON II "Vaire-Vache" de Bourbon
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) (FR) Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles.
- (LA) Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier
- (LA) Fragments du cartulaire de La Chapelle-Aude
- (LA) Oeuvres complètes de Suger, Vita Ludovici Grossi Regis
- (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 12
Letteratura storiografica
modifica- (FR) #ES Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1.
- (FR) Germain R. Les sires de Bourbon et le pouvoir : de la seigneurie à la principauté // Actes des congrès de la Société des historiens médiévistes de l'enseignement supérieur public. № 23, 1992, pp. 195–210.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Foundation for Medieval Genealogy: SEIGNEURS de BOURBON - AIMON II "Vaire-Vache" de Bourbon, su fmg.ac. URL consultato il 1º marzo 2020.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy: SEIGNEURS de BOURBON - AIMON II "Vaire-Vache" de Bourbon, su fmg.ac. URL consultato il 1º marzo 2020.