Tokyo Stadium

impianto sportivo polivalente di Chōfu, Giappone
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Tōkyō Stadium (東京スタジアム?, Tōkyō Sutajiamu) è un impianto sportivo multifunzione che si trova a Chōfu, città della conurbazione di Tokyo, capitale del Giappone. Sorge circa 20 km a ovest del centro della capitale, e fu costruito tra il 1999 e il 2001, anno di inaugurazione, su un terreno un tempo in uso alle forze armate statunitensi.

Tokyo Stadium
Ajinomoto Stadium (2003-)
Vista intenra dello stadio
Informazioni generali
StatoGiappone (bandiera) Giappone
Ubicazione376-3, Nishimachi, Chofu-shi, Tokyo
Inizio lavori5 aprile 1999
Inaugurazione10 marzo 2001
Costo34000000000 ¥
ProprietarioGoverno metropolitano di Tokyo
ProgettoNihon Sekkei
Intitolato aAjinomoto
Informazioni tecniche
Posti a sedere48 013
StrutturaOvale
CoperturaTotale
Pista d’atletica400 m, 8 corsie
Mat. del terrenotappeto erboso
Uso e beneficiari
Calcio
Mappa di localizzazione
Map

Costato circa 34 miliardi di yen[1] (~261 milioni di euro), è principalmente dedito al calcio e impianto interno di due club di tale disciplina, il FC Tokyo e il Tokyo Verdy.

A livello internazionale ha altresì ospitato diverse gare della Coppa del Mondo di rugby 2019, tra cui la partita inaugurale del torneo e la finale per il terzo posto, alcuni incontri della fase a gironi dei tornei di calcio nonché tutti quelli di rugby a 7 dei giochi olimpici di Tokyo nel 2021.

Dal 2003 è noto, fuori dagli eventi sportivi internazionali, con il nome commerciale di Ajinomoto Stadium (味の素スタジアム?, Ajinomoto Sutajiamu) a seguito di accordo con l'industria alimentare giapponese Ajinomoto, più volte rinnovato.

Lo stadio fu costruito a fine XX secolo su un terreno della prefettura di Tokyo un tempo utilizzato dalle truppe delle forze armate statunitensi in Giappone[2] e, fin dalla sua inaugurazione, avvenuta il 10 marzo 2001, è il terreno interno dei club calcistici FC Tokyo e Tokyo Verdy[3].

Nel 2002 lo stadio non fu tra quelli scelti per ospitare il 17º campionato mondiale di calcio che si tenne in Corea del Sud e Giappone, purtuttavia fu utilizzato dalla nazionale di calcio saudita come terreno per i propri allenamenti[2]. Nel 2003 la società di gestione dell'impianto, Tokyo Stadium Co., concluse un accordo di naming, il primo nel Paese per uno stadio, con l'azienda alimentare Ajinomoto, a seguito del quale la struttura assunse il nome di Ajinomoto Stadium[3].

In occasione della Coppa dell'Asia orientale 2010 Tokyo Stadium ospitò per la prima volta la nazionale giapponese di calcio, uno 0-0 contro la Cina nel girone finale di tale competizione[4].

A seguito del terremoto del Giappone nel 2011 lo stadio fu provvisoriamente destinato a luogo di ricovero: la prefettura ivi dispose, infatti, il dislocamento di circa 1600 sfollati[5].

Fu tra le sedi che ospitarono gli incontri della Coppa del Mondo di rugby 2019[6]; benché non designato per la finale, cui fu destinato lo Stadio internazionale di Yokohama, fu la struttura che accolse il maggior numero di incontri della competizione, otto, tra cui due quarti di finale e la finale per il terzo posto[7].

Nel 2021 Tokyo Stadium ospitò alcune prove di pentathlon moderno (equitazione, tiro e corsa), alcune gare del torneo di calcio e l'intero torneo di rugby a 7 dei XXXII giochi olimpici[8]. Nel torneo di calcio femminile ospitò l'incontro d'esordio delle campionesse del mondo in carica degli Stati Uniti, sconfitte 0-3 dalla Svezia che così interruppe un'imbattibiità americana che durava dal 2019[9].

Incontri internazionali di rilievo

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Chōfu
6 febbraio 2010, ore 19:15 UTC+9
Coppa dell'Asia Orientale 2010, turno finale
Giappone  0 – 0
referto
  CinaTokyo Stadium (25964 spett.)
Arbitro:   Strebre Delovski

Chōfu
21 luglio 2021, ore 17:30 UTC+9
Torneo olimpico femminile, girone G
Svezia  3 – 0
referto
  Stati UnitiTokyo Stadium (0 spett.)
Arbitro:   Yoshimi Yamashita

Rugby a 15

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Chōfu
1º novembre 2019, ore 18 UTC+9
Coppa del Mondo 2019, finale 3º posto
Nuova Zelanda  40 – 17
referto
  GallesTokyo Stadium (48842 spett.)
Arbitro:   Wayne Barnes

  1. ^ (EN) John Nauright e Kimberly S. Schimmel (a cura di), The Political Economy of Sport, Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2005, ISBN 0230524052.
  2. ^ a b (EN) Tokyo Gearing Up For 2019 Rugby World Cup and 2020 Olympics, su livejapan.com, Live Japan, 27 aprile 2018. URL consultato il 14 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2021).
  3. ^ a b (EN) About Us, su ajinomotostadium.com, Ajinomoto Stadium. URL consultato il 14 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2015).
  4. ^ (EN) Taro Yoshita, Japan 0 - O China PR, su eaff.com, East Asian Football Federation, 6 febbraio 2010. URL consultato il 15 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  5. ^ (EN) Natsuko Fukue, Japan: Prefectures open shelters for tsunami survivors, in The Japan Times, 19 marzo 2011. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2017). Ospitato su OCHA's ReliefWeb.
  6. ^ (EN) Rugby World Cup Venues, in Rugby World, 13 ottobre 2019. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2021).
  7. ^ (EN) Gareth Griffiths, Rugby World Cup 2019 bronze match: Wales 17-40 New Zealand, in BBC, 1º novembre 2019. URL consultato il 1º settembre 2021.
  8. ^ (EN) Everything you need to know about Olympic Rugby Sevens at Tokyo 2020, su olympics.com, Comitato Internazionale Olimpico, 24 aprile 2021. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2021).
  9. ^ (EN) Sweden stuns U.S. women’s soccer team with 3-0 thrashing in Tokyo opener, in CNBC, 21 luglio 2021. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2021).

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