al-Manar

rivista mensile egiziana

al-Manār (in arabo المنار?; "Il faro", o "Il minareto"), è stata una rivista - dapprima settimanale e poi a cadenza mensile (pur con qualche irregolarità), con una tiratura oscillante tra le 1 500 e le 1 000 copie - redatta in lingua araba e pubblicata al Cairo dal siriano Rashīd Riḍā a partire dal marzo 1898, fino alla chiusura delle sue pubblicazioni nel 1935: anno della morte di Rashīd Riḍā.

al-Manār
StatoEgitto (bandiera) Egitto
Linguaarabo
Periodicitàsettimanale, poi mensile
Generereligione, attualità e cultura
FondatoreRashīd Riḍā
Fondazionemarzo 1898
Chiusura1935
SedeIl Cairo
EditoreSocietà al-Manār
DirettoreRashīd Riḍā
 

Essa espresse, più di qualsiasi altra pubblicazione, le idee del Riformismo islamico (Iṣlāḥ), noto come Salafiyya,[1] propugnato inizialmente da Jamāl al-Dīn al-Afghānī e dal suo principale discepolo, l'egiziano Muḥammad ʿAbduh.
Alla rivista collaborarono anche il siriano ʿAbd al-Raḥmān al-Kawākibī e Jamāl al-Dīn al-Qāsimī.
La sua influenza sulla mentalità arabo-islamica del XX secolo fu enorme, malgrado la presenza di marcate incongruenze metodologiche e storiografiche che denotavano un'inadeguata conoscenza della cultura occidentale.

  1. ^ Il termine è diventato ambiguo, dal momento che con esso si chiama anche il pensiero passatista e iperconservatore, di chi auspica un ritorno al preteso "Islam delle origini", definito "Salafismo".

Bibliografia

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