Alaeddin Pascià
Alaeddin Pascià conosciuto anche come Hacı Kemalettin oğlu Alaeddin Pascià o Alaeddin bin Hacı Kemalletin, letteralmente "figlio di Hacı Kemalettin" (Çandar (presunto), ... – ...; fl. XIV secolo) è stato un politico ottomano. Fu il primo gran visir ottomano. Il nome di suo padre era Kemalettin (in arabo: كمال الدين "perfezione della fede"). Probabilmente era della città di Cendere , da dove ha avuto origine anche la famosa famiglia Çandarlı.[1] Era un faqih (esperto di diritto islamico). Fu nominato visir durante gli ultimi anni del regno di Osman I (probabilmente nel 1320). Ha continuato durante il regno di Orhan Bey. Poiché c'era un solo visir nel diwan durante i primi anni del beylik ottomano, il suo titolo non era in realtà gran visir, ma il suo posto era equivalente a quello dei successivi gran visir. Per questo motivo, è conosciuto come il primo gran visir dell'Impero Ottomano.
Alaeddin Pascià | |
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I Gran visir dell'Impero ottomano | |
Durata mandato | 1320 – 1331 |
Monarca | Osman I Orhan I |
Predecessore | carica creata |
Successore | Nizamüddin Ahmed Pascià |
Ha fondato il primo esercito permanente per il sultano ottomano, che in seguito sarebbe diventato il corpo dei giannizzeri. Il nuovo corpo indossava berretti bianchi in contrasto con i precedenti soldati turkmeni con il berretto rosso. Il servizio di Alaeddin come gran visir terminò prima del 1333.[2]
Alcune fonti affermano che Alaaeddin Pascià fosse il fratello di Orhan.[3] Sebbene Orhan avesse un fratellastro di nome Alaeddin Pascià, costui e il visir Alaeddin non sono ritenuti essere la stessa persona.[2]
Note
modifica- ^ (TR) Prof. Yaşar Yüce-Prof. Ali Sevim, Türkiye tarihi Cilt II, İstanbul, AKDTYKTTK Yayınları, 1991, p. 310.
- ^ a b (TR) İnalcık, Halil, 1916-2016., Kuruluş dönemi Osmanlı sultanları, 1302-1481, İslam Araştırmaları Merkezi, 2010, p. 24, ISBN 978-605-5586-06-5, OCLC 671404504. URL consultato il 14 gennaio 2021.
- ^ (TR) Kinross, Patrick Balfour, Baron, 1904-1976., Osmanlı : imparatorluğun yükselişi ve çöküşü, Altın Kitaplar Yayınevi, 2008, p. 26, ISBN 978-975-21-0955-1, OCLC 319673117. URL consultato il 14 gennaio 2021.