Alain Pompidou
Alain Pompidou (Parigi, 5 aprile 1942[1] – Parigi, 11 dicembre 2024) è stato un politico francese.
Alain Pompidou | |
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Presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti | |
Durata mandato | 1° luglio 2004 – 30 giugno 2007 |
Predecessore | Ingo Kober |
Successore | Alison Brimelow |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 20 luglio 1989 – 20 luglio 1999 |
Legislatura | III, IV |
Gruppo parlamentare | III, IV: ADE (fino al 4/07/1995) IV: UPE (dal 04/07/1995) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | RPR |
Università | Università Pierre e Marie Curie |
Professione | Scienziato |
Biografia
modificaEra il figlio adottivo di Georges Pompidou, presidente della Repubblica francese, e di sua moglie Claude[2] che lo accolsero nella loro famiglia nel luglio 1942. Era sposato ed ebbe tre figli.[3]
Si laureò in scienze mediche e biologiche all'Università di Parigi. Dal 1974 al 2004 insegnò istologia, embriologia e citogenetica[4] presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Parigi-Cartesio. Fu anche capo e direttore del gruppo ospedaliero Saint-Vincent-de-Paul-La-Roche-Guyon e svolse attività di consulenza all'interno di istituzioni nazionali e internazionali (tra cui l'OMS e l'UNESCO). Dal 1986 al 1997 fu consulente speciale del Primo ministro francese e dei ministri della scienza e della sanità.[4]
Membro del partito gollista Raggruppamento per la Repubblica, dal 1989 al 1999 è stato europarlamentare per due mandati.[1] Successivamente, fino al 2004, ha fatto parte del Consiglio economico e sociale francese in qualità di portavoce della ricerca scientifica.[4] Cofondatore dell'Accademia francese della tecnologia (2000), ha ricoperto le cariche di vicepresidente e, dal 2009 al 2010, quella di presidente. Negli anni 2004-2007 ha diretto l'Ufficio europeo dei brevetti, poi fino al 2009 è stato consigliere del presidente del Centre national de la recherche scientifique. È stato vicepresidente (2004-2009) e presidente (2009-2011) della Commissione globale dell'UNESCO sull'etica della conoscenza scientifica e della tecnologia (COMEST). È stato nominato anche negli organi di controllo del Centre Georges Pompidou.[3]
Opere
modifica- Souviens-toi de l'homme : l'éthique, la vie, la mort, Payot, 1990
- Georges Pompidou : lettres, notes et portraits : 1928-1974, Robert Laffont, 2012
- Claude : c'était ma mère, Flammarion, 2016.
- Pour l'amour de l'art : une autre histoire des Pompidou, Plon, 2017.
- C'était Georges, mon père, Robert Laffont, 2023.
Onorificenze
modificaOnorificenze francesi
modificaOnorificenze straniere
modifica— 2018
Note
modifica- ^ a b Profilo sul sito web del Parlamento europeo, su europarl.europa.eu. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (FR) Alain Pompidou ressuscite Georges, su parismatch.com, 11 dicembre 2012. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ a b (EN) Alain Pompidou (PDF), su robert-schuman.eu. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ a b c (EN) Nota biografica sul sito privato, su alain-pompidou.org. URL consultato il 15 giugno 2024.
Voci corrleate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alain Pompidou
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su alain-pompidou.org.
- Alain Pompidou, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17267039 · ISNI (EN) 0000 0000 3273 7091 · LCCN (EN) n91072250 · GND (DE) 1147642362 · BNF (FR) cb12185443v (data) · J9U (EN, HE) 987007425225605171 |
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