Mancini vinse i due tornei più importanti della carriera nel 1989. Nell'aprile di quell'anno vinse il Torneo di Montecarlo, battendo Boris Becker in finale 7–5, 2–6, 7–6, 7–5. A maggio vinse gli Internazionali d'Italia battendo Andre Agassi in finale 6–3, 4–6, 2–6, 7–6, 6–1, salvando dei match point nel quarto set. Raggiunse inoltre i quarti di finale degli Open di Francia nel 1989, la sua migliore performance della carriera in un evento del Grande Slam. Il 1989 fu anche l'anno in cui conseguì il miglior piazzamento nel ranking mondiale (ottava posizione).
Raggiunse di nuovo la finale degli Internazionali d'Italia nel 1991, ma si ritirò per un infortunio muscolare durante la finale con Emilio Sánchez, quando il punteggio era 6–3, 6–1, 3–0 in favore dello spagnolo. La sua ultima finale di un torneo importante la disputò al Torneo di Key Biscane a Miami in Florida nel 1992, dove perse da Michael Chang 7–5, 7–5. Inattivo dal luglio 1994, nel 1996 rientrò per giocare in tre tornei Challenger, l'ultimo dei quali ad aprile.[1]
Il suo primo incarico di rilievo come allenatore fu con Mariano Puerta e tra il 2003 e il 2004 seguì Guillermo Coria. Sempre nel 2004 fu il coach di Nicolas Lapentti. Nel 2004 assunse inoltre l'incarico di capitano non giocatore della squadra argentina di Coppa Davis, che mantenne fino al 2008, e in questa veste raggiunse due finali e una semifinale. Fu quindi il coach di Pablo Cuevas e in seguito di Fabio Fognini.[2]