Alberto Ohaco
Alberto Bernardino[1] Ohaco (Avellaneda, 20 gennaio 1889[2] – Lomas de Zamora, 3 gennaio 1950) è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante.
Alberto Ohaco | |||||||||||||
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Nazionalità | Argentina | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||
Termine carriera | 1923 | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Caratteristiche tecniche
modificaGiocava come attaccante:[3] era un interno sinistro.[4] Dotato di una affinata tecnica, Ohaco possedeva molte doti, che lo resero uno dei giocatori più forti d'Argentina.[4][5] Era tatticamente intelligente, abile nell'organizzare il gioco della sua squadra, aveva personalità e riusciva a trovare spesso la rete.[4][5]
Carriera
modificaClub
modificaOhaco iniziò la propria carriera nel Racing Club de Avellaneda: suo padre, Juan, era stato tra i fondatori della società.[4] Debuttò nel 1910, contribuendo alla promozione della squadra in massima serie.[5] Nel 1911 debuttò in Copa Campeonato, e nel 1912 divenne capocannoniere del torneo, con 9 gol segnati su 10 gare disputate dal Racing Avellaneda.[4] Con la maglia della formazione bianco-azzurra Ohaco divenne ben presto un idolo della tifoseria: l'affetto tributatogli dai sostenitori del Racing fa sì che egli possa essere considerato uno dei primi idoli del calcio argentino.[4][5][6] Insieme ad altri giocatori, segnatamente ai compagni di reparto Canaveri, Marcovecchio, Hospital e Perinetti, compose l'ossatura del Racing che vinse sei titoli consecutivi in Copa Campeonato.[4][5] Nel 1913 il Racing vinse per la prima volta il campionato nazionale, e Ohaco fu tra i protagonisti, avendo segnato 20 volte: la quantità di gol marcati gli permisero di diventare per la seconda volta di fila il capocannoniere.[4] Anche nel 1914 e nel 1915 Ohaco primeggiò per numero di reti, stabilendo il primato personale nel 1915, con 31 realizzazioni.[4] La sua abilità lo rese uno dei punti di riferimento della squadra, che si affidava a lui per costruire il gioco e finalizzare l'azione;[4] fu inoltre nominato capitano.[7] Lo stile del Racing includeva rapidità d'esecuzione, buona tecnica individuale e frequente ricorso al dribbling.[5] Nel 1916, 1917 e 1918 fu sempre il sodalizio di Avellaneda a guidare la classifica: nel 1919, con la scissione avvenuta tra Asociación Argentina de Football e Asociación Amateurs de Football, la decisione del Racing di disputare la Primera División di quest'ultima federazione fruttò un nuovo titolo, il settimo consecutivo.[4] Nel 1920 il River Plate interruppe la serie di vittorie del Racing;[5] nel 1921 Ohaco si rese protagonista del campionato, giocando un ruolo importante per il successo finale della propria squadra.[4] Due anni dopo, si ritirò dall'attività agonistica.
Nazionale
modificaIribarren giocò 13 partite con la sua Nazionale. Debuttò il 15 agosto 1912,[3] nella partita di Montevideo contro l'Uruguay, valido per la Copa Lipton.[8] Raccolse la sua seconda presenza un anno più tardi;[9] fu poi convocato nuovamente nel 1915. Nel 1916 prese parte alla Copa Newton, segnando una doppietta, e fu convocato per il Campeonato Sudamericano de Football.[10] Nel ruolo abituale di interno sinistro, Ohaco debuttò contro il Cile a Buenos Aires, realizzando due gol: una al 2º minuto e l'altra al 75º.[10] Venne rimpiazzato da José Laguna Durán contro il Brasile, e tornò in squadra il 17 luglio contro l'Uruguay.[10] Nel 1917 venne nuovamente incluso nella lista per il Sudamericano, stavolta in programma in Uruguay: al suo debutto, contro i brasiliani, marcò una doppietta, al 56º e al 58º minuto, segnando la rimonta dell'Argentina che passò dal 1-2 al 4-2.[11] Venne poi impiegato contro Cile e Uruguay, senza realizzare reti.[11] Raccolse la sua ultima presenza durante la Copa Gran Premio de Honor Uruguayo nel 1918.[3]
Palmarès
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Racing Club: 1913
- Racing Club: 1913, 1914, 1916, 1917, 1918
- Racing Club: 1913, 1915, 1917
Individuale
modifica- Capocannoniere della Copa Campeonato: 4
Note
modifica- ^ Secondo alcune fonti, il secondo nome era Juan.
- ^ Altre fonti riportano il 12 gennaio 1884 o il 20 maggio 1889 come data di nascita, mentre come data di morte è talvolta indicato l'8 marzo 1950.
- ^ a b c (EN) Alberto Bernardino Ohaco(Alberto Ohaco), su playerhistory.com. URL consultato l'11 agosto 2011.
- ^ a b c d e f g h i j k l (ES) Ohaco, su futbolfactory.futbolweb.net, Fútbol Factory. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2007).
- ^ a b c d e f g (ES) Pedro Uzquiz, Una Academia de fútbol, Clarín, 21 luglio 2001. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
- ^ (DE, EN, ES, FR) Uruguay - Argentina 2:0, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato l'11 agosto 2011.
- ^ (ES) Alberto Ohaco, su racingclub.com.ar. URL consultato il 12 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
- ^ (EN) Héctor Pelayes, Argentina national team archive, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ (DE, EN, ES, FR) Argentina - Uruguay 4:0, su iffhs.de, IFFHS. URL consultato l'11 agosto 2011.
- ^ a b c (EN) Southamerican Championship 1916, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato l'11 agosto 2011.
- ^ a b (EN) Southamerican Championship 1917, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato l'11 agosto 2011.
Bibliografia
modifica- (ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, p. 505, ISBN 978-950-05-1932-8.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alberto Ohaco
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Alberto Ohaco, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Alberto Ohaco, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Alberto Ohaco, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (ES) Statistiche su bdfa.com.ar, su bdfa.com.ar.
- (EN, RU) Statistiche su once-onze.narod.ru [collegamento interrotto], su once-onze.narod.ru.