Albiola (Aybolas nei documenti antichi, Ebòlas in Costantino Porfirogenito) era un centro portuale della Laguna Veneta che sorgeva a sud dell'attuale San Pietro in Volta, in località Portosecco[1].

Le cronache riferiscono che Albiola, vista la posizione geografica ai margini dell'estuario, fu esposta ai devastanti attacchi di eserciti nemici: si citano la calata di Pipino dell'810, l'invasione degli Ungari dell'899, l'arrivo dei Genovesi durante la guerra di Chioggia del 1379[2].

Le informazioni che si desumono dai documenti, in realtà, sono assai più esigue. Difficile, anzitutto, individuare la collocazione precisa del centro a causa delle profonde mutazioni che nei secoli subì il fragile ambiente lagunare. Si evince che il centro sorgeva sul breve e stretto litorale detto lido di Albiola o di Pastene, presso la foce del Medoacus Minor che la divideva, a sud, dal lido di Pellestrina[1]. Resta inoltre da capire se Albiola si trovasse sulla riva sinistra o sulla riva destra del fiume[3].

Confuse anche le notizie attorno alla località di Pastene: non è chiaro se questa vada identificata con la stessa Albiola o se ne costituisse un sobborgo, come il porto, o, ancora – ed è l'ipotesi più probabile – se si trattasse di un centro abitato distinto[3].

Albiola finì poco più tardi per decadere e scomparire definitivamente a causa dell'interramento del porto dovuto ai detriti trasportati dal Medoaco, da cui l'attuale toponimo Portosecco, attestato sin dal 1446[4].

  1. ^ a b Lanfranchi, Zille, p. 27.
  2. ^ Filiasi, p. 293.
  3. ^ a b Lanfranchi, Zille, p. 30.
  4. ^ Masiero, p. 103.

Bibliografia

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  • Luigi Lanfranchi, Gian Giacomo Zille, Il territorio del Ducato Veneziano dall'VIII al XII secolo, in Storia di Venezia, Vol. 2, Venezia, International Centre of Arts and Costume, 1958.
  • Jacopo Filiasi, Memorie storiche de' Veneti primi e secondi, Vol. 2, 2ª edizione, Padova, Tipografia del Seminario, 1811.
  • Franco Masiero, Le isole delle lagune venete. Natura, storia, arte, turismo, Nuova edizione aggiornata, Milano, Mursia, 1985.