Alessandro Chiavolini

Giornalista, scrittore e politico italiano

Alessandro Chiavolini (Milano, 29 luglio 1889Milano, 9 agosto 1958) è stato un giornalista, scrittore e politico italiano.

Biografia

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Laureato in giurisprudenza, nel 1910 iniziò a lavorare come giornalista per alcune pubblicazioni minori, tra le quali La Lombardia e L'Oceano, da lui stesso fondato nel 1912.[1] Nel 1914 divenne cronista del Popolo d'Italia, dove lavorò fino al 1937, alternando all'attività giornalistica quella di autore di fiabe scritte a quattro mani con l'allora compagna Mura,[2] autore di commedie teatrali, e traduttore.[1]

Ottenuta la fiducia di Benito Mussolini per le sue doti di riservatezza, nel 1921 ne divenne segretario particolare, e con la sua salita al potere diventò anche segretario particolare del gabinetto della presidenza del consiglio dei ministri. Ebbe un ruolo discreto ma centrale di filtro, organizzazione e mediazione nell'agenda politica di Mussolini.[1]

Tra il gennaio e il dicembre 1929 fece parte del Gran Consiglio del Fascismo. Nel 1934 abbandonò la segreteria del gabinetto, e si trasferì in Libia, dove anni prima aveva ottenuto la concessione di un largo appezzamento di terra, che con impegno bonificò e trasformò in una proficua azienda agricola.[1] Nel 1938 vendette l'azienda all'Istituto nazionale fascista di previdenza sociale e rientrò in Italia, dove fu consigliere di amministrazione di importanti società e dove fu nominato Ministro di Stato nel dicembre 1939.[1][3]

Nel dopoguerra fu arrestato e processato per i suoi legami con il fascismo. Condannato a 14 anni di carcere, ne scontò soltanto uno prima di essere amnistiato dalla Legge Togliatti. Da allora uscì di scena, ritirandosi da ogni attività pubblica.[1]

Nel 1932 commissionò al noto architetto Clemente Busiri Vici la costruzione di una villa a Roma, divenuta poi l'abitazione di Alberto Sordi e oggi sede della Fondazione Museo intitolata all'attore.[4]

Libri (parziale)

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Traduzioni

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  • Raymond Queneau, Un duro inverno, collana Medusa, Milano, Mondadori, 1947.
  • Anatole France, Taide, collana Collezione Sonzogno, n. 22, Milano, Sonzogno, 1954.
  • Pierre Louÿs, Le canzoni di Bilitide, collana I Corvi, n. 196, Dall'Oglio, 1977.
  1. ^ a b c d e f Albertina Vittoria, Alessandro Chiavolini, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 24, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1980.
  2. ^ Enzo Golino, Il libro che il Duce fece bruciare, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 13 gennaio 2008. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  3. ^ Archivio della Camera Regia - Incarti di Segreteria (1848 - 1943), su Archivio storico della Camera dei Deputati, Parlamento italiano. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  4. ^ Gianluca Zapponini, Da Grandi a Sordi, quella Villa diventata Museo, in Radio Colonna, 15 giugno 2020. URL consultato il 15 ottobre 2020.

Collegamenti esterni

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