Alfa Centauri B
Alfa Centauri B (α Cen B), o Toliman,[1] è una stella nana arancione del sistema stellare di Alfa Centauri.
Rigel Kentaurus B | |
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Classificazione | Stella K V |
Classe spettrale | K1V |
Distanza dal Sole | 4,4 al |
Costellazione | Centauro |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 14h 39m 36,495s |
Declinazione | −60° 50′ 2,308″ |
Lat. galattica | −0,71° |
Long. galattica | 315,78° |
Dati fisici | |
Diametro medio | 1202350 km |
Raggio medio | 0,865 R⊙ |
Massa | 0,907 M⊙
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Periodo di rotazione | 25,4 giorni |
Temperatura superficiale |
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Luminosità | 0,500 L⊙
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Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +1,34 |
Magnitudine ass. | 5,71 |
Parallasse | 747,23 ± 1,17 mas |
Moto proprio | AR: −3678,19 mas/anno Dec: 481,84 mas/anno |
Velocità radiale | −25 km/s |
Nomenclature alternative | |
Si tratta della seconda stella più brillante delle tre che compongono il sistema di Alfa Centauri; le sue due compagne sono α Centauri A e Proxima Centauri. Si trova a 4,40 anni luce dal Sistema solare, ed è una delle stelle più vicine.
La distanza ravvicinata dal Sistema solare conferisce inoltre ad α Centauri un elevato moto proprio.
Caratteristiche fisiche
modificaα Centauri B è leggermente più piccola e meno luminosa del nostro Sole; anche questa è nella fase di sequenza principale, la cui classe spettrale è K1 V,[2][3] ossia una stella di colore giallo-arancione.
La sua massa è pari al 90% di quella del Sole e il suo raggio è del 14% più piccolo;[4] la velocità di rotazione è 1,1±0,8 km/s, equivalente ad un periodo di 41 giorni.[5] Una stima precedente indicava questo valore pari a 36,8 giorni.[6]
Osservazioni effettuate nei raggi X con i satelliti ROSAT e XMM-Newton hanno evidenziato che la componente B emette più energia in questo intervallo spettrale rispetto ad α Centauri A, nonostante sia complessivamente la meno luminosa delle due.[7][8] Le curve di luce in banda X hanno evidenziato inoltre una certa variabilità della stella.[7] α Centauri B è infatti una vera e propria stella a brillamento: sono stati infatti osservati due brillamenti, sia con ROSAT che con XMM-Newton, anche se sono fra i più deboli registrati per questo tipo di stelle.[7][8]
Sistema planetario
modificaIl 17 ottobre 2012 sul settimanale Nature è stato pubblicato un articolo[9] che annunciava la scoperta tramite il metodo delle velocità radiali di un pianeta in orbita attorno alla stella. Tale pianeta, denominato Alfa Centauri Bb, possiede una massa di sole 1,14 M⊕ ed è tra i più piccoli esopianeti conosciuti. Orbita attorno alla sua stella madre con un periodo di 3,236 giorni ad una distanza di sole 0,04 au. Si tratta dell'esopianeta più prossimo alla Terra finora individuato.
Il 25 marzo 2015, Demory et al. hanno pubblicato un articolo con i risultati di 40 ore di osservazioni compiute su Alfa Centauri B con il telescopio spaziale Hubble.[10] Anche se il gruppo di astronomi ha escluso eventi di transito per Alfa Centauri Bb (che non esclude la sua esistenza, ma solamente che il pianeta non si trova sullo stesso piano rispetto al Sole e α Centauri), hanno rilevato un evento di transito corrispondente ad un possibile corpo planetario. Questo pianeta molto probabilmente orbita attorno a Alfa Centauri B in un periodo di 20,4 giorni circa, con una probabilità del 5% che la sua orbita sia più lunga. Se confermato, questo pianeta sarebbe chiamato Alfa Centauri Bc, e anch'esso, come Alfa Centauri Bb, sarebbe troppo vicino alla sua stella madre per poter ospitare la vita.[11][12]
Nell'ottobre del 2015, un team di scienziati dell'Università di Oxford ha smentito l'esistenza del pianeta, dimostrando i difetti delle analisi dei dati di tre anni prima, al tempo della scoperta. Dumusque, lo scopritore del pianeta nel 2012, si è dichiarato d'accordo con questa analisi, affermando che il pianeta b molto probabilmente non esiste[13] .
Pianeta | Massa | Periodo orb. | Sem. maggiore | Eccentricità | Scoperta |
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b | 0,0036 MJ | 3,2357 giorni | 0,04 au | sconosciuta | 2012 |
Note
modifica- ^ IAU Catalog of Star Names (TXT), su pas.rochester.edu.
- ^ K indica le stelle con un colore tendente all'arancione, 1 (su una scala da 1 a 9) indica una temperatura superficiale superiore rispetto alla gran parte delle stelle di classe K, mentre il numero romano V indica che la stella si trova sulla sequenza principale.
- ^ Georgia State University Research Consortium on Nearby Stars, The One Hundred Nearest Star Systems, in RECONS, 17 settembre 2007. URL consultato il 6 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2012).
- ^ Pierre Kervella, Thevenin, Frederic, A Family Portrait of the Alpha Centauri System, su eso.org, ESO, 15 marzo 2003. URL consultato il 6 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2008).
- ^ M. Bazot, Bouchy, F.; Kjeldsen, H.; Charpinets, S.; Laymand, M.; Vauclair, S., Asteroseismology of α Centauri A. Evidence of rotational splitting, in Astronomy and Astrophysics, vol. 470, 2007, pp. 295–302, DOI:10.1051/0004-6361:20065694.
- ^ E. Guinan, Messina, S., IAU Circular 6259, Alpha Centauri B, Central Bureau for Astronomical Telegrams, 1995.
- ^ a b c J. H. M. M. Schmitt, Liefke, C., NEXXUS: A comprehensive ROSAT survey of coronal X-ray emission among nearby solar-like stars, in Astronomy and Astrophysics, vol. 417, 2004, pp. 651–665, DOI:10.1051/0004-6361:20030495. URL consultato il 22 ottobre 2008.
- ^ a b J. Robrade, Schmitt, J.H.M.M., Favata, F., X-rays from α Centauri - The darkening of the solar twin, in Astronomy and Astrophysics, vol. 442, n. 1, 2005, pp. 315–321, DOI:10.1051/0004-6361:20053314. URL consultato il 22 ottobre 2008.
- ^ (EN) Xavier Dumusque, Francesco Pepe, Christophe Lovis, Damien Ségransan, Johannes Sahlmann, Willy Benz, François Bouchy, Michel Mayor, Didier Queloz, Nuno Santos, Stéphane Udry, An Earth-mass planet orbiting α Centauri B, in Nature, n. 11572, 17 ottobre 2012, DOI:10.1038/nature11572.
- ^ Brice-Olivier Demory et al., Hubble Space Telescope search for the transit of the Earth-mass exoplanet Alpha Centauri Bb (PDF), 25 marzo 2015. URL consultato il 20 aprile 2015.arΧiv:1503.07528
- ^ Jacob Aron, Twin Earths may lurk in our nearest star system, su newscientist.com, New Scientist, 27 marzo 2015. URL consultato il 20 aprile 2015.
- ^ Un nuovo pianeta simile alla Terra, ma caldo come l'inferno, su focus.it, 31 marzo 2015. URL consultato il 20 aprile 2015.
- ^ Il pianeta che non c'era, su nationalgeographic.it. URL consultato il 21 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2016).
Voci correlate
modificaIl sistema
modificaListe
modifica- Lista delle stelle più vicine alla Terra
- Lista delle stelle più brillanti del cielo
- Lista delle stelle luminose più vicine
Altri progetti
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