Alfonso Casati
Alfonso Casati (Milano, 13 luglio 1918 – Corinaldo, 6 agosto 1944) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare per la sua attività durante la Resistenza.
Alfonso Casati | |
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Nascita | Milano, 13 luglio 1918 |
Morte | Corinaldo, 6 agosto 1944 |
Cause della morte | Colpo di mortaio |
Luogo di sepoltura | Mausoleo Casati Stampa di Soncino, Muggiò |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Corpo Italiano di Liberazione |
Unità | 21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna" |
Reparto | 3º Reggimento "Granatieri Guardie" 1º Reggimento "Granatieri di Sardegna" |
Anni di servizio | 1941 - 1944 |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Comandante di | Battaglione "Bafile", 1º Reggimento "Granatieri di Sardegna" |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria) |
Altre cariche | Studente universitario |
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Biografia
modificaFiglio unico di Alessandro Casati (che nel 1923 sarebbe stato nominato senatore del Regno) e della nobildonna Leopolda dei marchesi Incisa della Rocchetta, nacque nel Palazzo dei Casati Stampa a Milano.
Studente in lettere, venne chiamato alle armi nel 1941 per obbligo di leva ed ammesso al corso preparatorio nel 1º Reggimento Granatieri. Nel 1942 conseguì la promozione a sergente e nel marzo 1943, ottenne la promozione come sottotenente nel 3º Reggimento Granatieri.
Dal maggio 1944, come volontario nel Corpo Italiano di Liberazione, venne assegnato al I Battaglione speciale del 1º Granatieri. Al comando del Battaglione "Bafile", nella lotta per la conquista di Belvedere Ostrense e Corinaldo, presso Ancona (21 luglio - 6 agosto 1944), che erano occupati da un caposaldo tedesco della linea Heinrich I, venne colpito a morte da un mortaio nemico. In quei giorni il padre Alessandro era Ministro della Guerra nel secondo governo presieduto da Ivanoe Bonomi.
I resti mortali di Alfonso Casati, traslati da Jesi nel 1946, riposano presso il monumentale Mausoleo Casati Stampa di Soncino nel cimitero urbano di Muggiò (Monza e Brianza).
Dopo la sua morte alcune lettere sono state raccolte in un volume edito dal Comune di Arcore nel 1994, redatto da Giorgio Rumi e Francesco Flora[1].
Onorificenze
modifica— Belvedere Ostrense-Corinaldo, 21 luglio - 6 agosto 1944
Altri riconoscimenti
modifica- A Corinaldo un cippo ricorda il sacrificio suo e dei suoi uomini.
- Gli è stata intitolata una fondazione per gli studi storici.
- È ricordato nella toponomastica e nell'intitolazione di Istituti scolastici di diversi centri della Brianza[3].
- L'Università degli Studi di Milano gli ha conferito nel 1946 la laurea honoris causa alla memoria.[4]
Sport - U.S. Alfonso Casati Arcore
modificaPer volere del padre, Alessandro Casati, in memoria del figlio morto in guerra fu concesso alla Parrocchia di Arcore un lascito che rese possibile l'istituzione presso l'oratorio di una società sportiva che ne avrebbe dovuto conservare il nome nel tempo.
Dal 1946 l’ Unione Sportiva Alfonso Casati. fu il punto di riferimento per lo sport arcorese. Generazioni di sportivi hanno vestito i colori bianco-verdi della società portandola a gareggiare in numerosi campionati e competizioni nei settori dell’atletica, del calcio, della ginnastica artistica e ritmica, della pallacanestro e della pallavolo.
Nel 2000 dalla fusione con l'altra squadra cittadina (l'Associazione Calcio Arcore" sorta nel 1965), è nata la "Unione Sportiva Alfonso Casati Calcio Arcore" che disputa i campionati regionali lombardi di Prima Categoria, Promozione ed Eccellenza.
Note
modifica- ^ Stralci di queste lettere si trovano in Arcore, le ultime lettere di Alfonso Casati (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014)., in VperVimercatese.com sito internet di cultura locale, 7 agosto 2014
- ^ [1] Sito Quirinale - Scheda 14220
- ^ {{cita testo|url=http://www.anpi.it/donne-e-uomini/457/alfonso-casati]|titolo=Scheda sul sito dell'[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia}}]].
- ^ Gianfranco Bianchi (a cura di), Dalla Resistenza, Provincia di Milano, 1975, p. 254, ISBN non esistente.: "Il 17 novembre 1946, presso l'Università degli studi di Milano all'inaugurazione dell'Anno Accademico 1946-47, il Magnifico Rettore, prof. Felice Perussia, nel corso della sua relazione, ha proclamato dottori "honoris causa" gli studenti qui vitam, fato debitam, legibus, libertati, dignitatique Patriae reddiderunt. Tra essi, nella facoltà di lettere e filosofia, Casati Alfonso di Alessandro (medaglia d'oro alla memoria) e nella facoltà di giurisprudenza, Greppi Mario di Antonio (medaglia d'oro alla memoria) e Puecher Passavalli Giancarlo fu Giorgio (medaglia d'oro alla memoria)".
Bibliografia
modifica- Alfonso Casati, Lettere dal fronte (1943-'44) Edizioni NED, 1944 (ISBN 8870231984). [2]
- Danila Rossi (curatrice), Nella fermezza della volontà: Alfonso Casati nella lotta di Liberazione, edizione a cura del Comune di Arcore, 1994.
- Gianmarco Gaspari, "Alfonso Casati dal fronte di Liberazione", Belfagor 305, 1996, pp. 572–581.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Alfonso Casati
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso Casati
Collegamenti esterni
modifica- Alfonso Casati, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24704747 · ISNI (EN) 0000 0001 1609 0977 · SBN SBLV019866 · LCCN (EN) nr95032028 · GND (DE) 119354012 · BNF (FR) cb12490942d (data) · J9U (EN, HE) 987007429889205171 |
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