Ali Hariri
Ali Hariri o Sheikh Ahmed Bohtani[1] (in curdo: Elî Herîrî) (Harir, 1009 – Cizre, 1079/1080[2][3]) è stato un poeta curdo della lingua kurmancî, considerato un pioniere della letteratura classica curda sufi e un fondatore della tradizione letteraria curda.[4][5].
Biografia
modificaHariri nacque nel 1009 nel villaggio di Harir, parte del distretto di Hakkâri di Bohtan.[6][1] Fu menzionato per la prima volta da Ahmad Khani nel XVII secolo e su di lui si conoscono informazioni limitate.[4] La sua poesia si concentrava sull'amore, l'amore per il Kurdistan, sulla sua meravigliosa natura e la bellezza della sua gente. Le poesie erano popolari e si diffusero in tutto il Kurdistan. Secondo lo storico Muhibbî, Hariri si trasferì a Damasco per studiare ed ebbe un figlio di nome Şex Ehmed († 1048) che forse era un mullah e un faqih.[7]
Morì a Cizre e la sua tomba è considerata un luogo sacro e visitata ogni anno da numerose persone.
Note
modifica- ^ a b (FR) Kaymak, Wedat, Les éternels exilés (PDF), su bnk.institutkurde.org, Association des cineastes kurdes en exil, 1990, p. 73.
- ^ (EN) Hajj, Hussain, Transformations Of Kurdish Music In Syria: Social And Political Factors, su polen.itu.edu.tr:8443, Istanbul Technical University Department of Musicology and Music Theory: 20., 2018.
- ^ Mccarus, Ernest Nasseph (1958). A Kurdish Grammar: Descriptive Analysis of the Kurdish of Sulaimaniya, Iraq. American Council of Learned Societies. p. 6.
- ^ a b al-Karadaghi, Mustafa. Kurdistan Times, p. 190.
- ^ (TR) FAKĪ-yi TEYRÂN, su TDV İslâm Ansiklopedisi.
- ^ (SV) Cemal, Onursal, Kurdiska mannen höjer sin röst! (PDF), su Arsivakurd.org, Kurdistans Kvinnoförbund, 1995, p. 34 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2021).
- ^ Abdulreqîb. Elişêr., Şaîrên klasîk ên Kurd, Çapa 1, JN Weşanên Jîna Nû, 1988, pp. 13-15, ISBN 91-970927-8-9, OCLC 36681383.