All the Young Dudes
All the Young Dudes è un album dei Mott the Hoople, pubblicato nel 1972 dalla CBS e ristampato su compact disc per la prima volta nel 1987. Nel 2006 è stato distribuito in una versione rimasterizzata contenente 7 tracce bonus.
All the Young Dudes album in studio | |
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Artista | Mott the Hoople |
Pubblicazione | 8 settembre 1972 |
Durata | 40:47 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Glam rock |
Etichetta | CBS |
Produttore | David Bowie, Mick Ronson |
Registrazione | Olympic Studios/Trident Studios, Londra, maggio-luglio 1972 |
Formati | LP, MC, CD |
Mott the Hoople - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | |
Sputnikmusic[2] | |
Robert Christgau[3] | A- |
L'uscita dell'album fu preceduta da quella del singolo omonimo, scritto dall'artista inglese David Bowie e definito dal biografo Nicholas Pegg l'inno glam rock definitivo.[4]
All the Young Dudes si trova al 484º posto nella lista dei 500 migliori album della rivista Rolling Stone.[5]
Descrizione
modificaLa registrazione dell'album che lanciò i Mott the Hoople verso il pubblico mainstream, prodotto da David Bowie e Mick Ronson, cominciò agli Olympic Studios di Londra il 14 maggio 1972 e proseguì ai Trident Studios nei mesi di giugno e luglio.[6]
In realtà l'influenza del cantante inglese si limitò alla title track anche se a quanto pare fu sua l'idea di inserire una cover di Sweet Jane. «Pensavo che avrei dovuto contribuire con molto materiale», disse a Charles Shaar Murray di NME, «ma loro erano in un'ondata di ottimismo ed avevano scritto tutti i brani dell'LP, tranne quella canzone di Lou Reed e All the Young Dudes».[6] Ian Hunter descrisse Bowie come «una delle poche persone che quando entrano creano la magia nella stanza... ha un atteggiamento mentale molto curioso, è veloce e senti che sa più di te e ti metti completamente nelle sue mani».[6]
L'album uscì nel Regno Unito l'8 settembre 1972 e alla fine del mese arrivò al 21º posto nella Official Albums Chart.[7]
Tracce
modifica- Lato A
- Sweet Jane – 4:21 (L. Reed)
- Momma's Little Jewel – 4:26 (I. Hunter, P. Watts)
- All the Young Dudes – 3:32 (D. Bowie)
- Sucker – 5:03 (I. Hunter, M. Ralphs, P. Watts)
- Jerkin' Crocus – 4:00 (I. Hunter)
- Lato B
- One of the Boys – 6:46 (I. Hunter, M. Ralphs)
- Soft Ground – 3:17 (V. Allen)
- Ready for Love/After Lights – 6:47 (M. Ralphs)
- Sea Diver – 2:53 (I. Hunter)
Tracce bonus della riedizione 2006
modifica- One of the Boys (Versione demo) – 4:18 (I. Hunter, M. Ralphs)
- Black Scorpio (Versione demo di Momma's Little Jewel) – 3:35 (I. Hunter, P. Watts)
- Ride on the Sun (Versione demo di Sea Diver) – 3:36 (I. Hunter)
- One of the Boys (Versione 45 giri) – 4:21 (I. Hunter, M. Ralphs)
- All the Young Dudes (Versione con David Bowie alla voce solista e Ian Hunter ai cori) – 4:25 (D. Bowie)
- Sucker (Live all'Hammersmith Odeon di Londra, 1973) – 6:27 (I. Hunter, M. Ralphs, P. Watts)
- Sweet Jane (Live all'Hammersmith Odeon di Londra, 1973) – 5:00 (L. Reed)
Formazione
modifica- Ian Hunter - voce, chitarra, pianoforte
- Mick Ralphs - chitarra, voce (in Ready for Love/After Lights), cori
- Peter Overend Watts - basso, cori
- Dale "Buffin" Griffin - batteria, percussioni, cori
- Verden Allen - organo, voce (in Soft Ground), cori
Note
modifica- ^ Recensione AllMusic, su allmusic.com, www.allmusic.com. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ Recensione Sputnikmusic, su sputnikmusic.com, www.sputnikmusic.com. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ Recensione Robert Christgau, su robertchristgau.com, www.robertchristgau.com. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ Pegg (2002), pp. 20-22.
- ^ 500 Greatest Albums of All Time - Rolling Stone's definitive list of the 500 greatest albums of all time, su rollingstone.com, www.rollingstone.com. URL consultato il 9 ottobre 2016.
- ^ a b c Pegg (2002), pp. 351-352.
- ^ Official Albums Chart, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 9 ottobre 2016.
Bibliografia
modifica- Nicholas Pegg, David Bowie. L'enciclopedia, Arcana, Roma, 2002, ISBN 88-7966-270-8.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Recensione di All the Young Dudes su AllMusic