Alfa Coronae Borealis

stella della costellazione della Corona Boreale
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Gemma[4], detta anche Alphecca (AFI: /alˈfɛkka/)[5], Perla della Corona e Margherita[6], (α Coronae Borealis / α CrB) è una stella binaria a eclisse nella costellazione della Corona Boreale. Con una magnitudine apparente di +2,21 è la stella più luminosa della costellazione.

Gemma A / B
α identifica la stella nella costellazione.
ClassificazioneStella doppia
Classe spettraleA0 V; G5 V
Tipo di variabileVariabile Algol
Periodo di variabilità17,36 giorni
Distanza dal Sole75 anni luce circa
CostellazioneCorona Boreale
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta15h 34m 41,3s
Declinazione+26° 42′ 53,0″
Dati fisici
Raggio medio2,89; 0,90[1] R
Massa
2,7 ; 0,92 M
Temperatura
superficiale
  • 9.750; 5.400 K (media)
Luminosità
74; 0,8[2] L
Indice di colore (B-V)U-B= -0,02; B-V=-0,02
Dati osservativi
Magnitudine app.+2,21 (+2,24; +7,1)
Magnitudine ass.+0,16; +5,05[3]
Parallasse43,65 ± 0,79 mas
Moto proprioAR: 120,38 mas/anno
Dec: -89, 44 mas/anno
Velocità radiale1,7 km/s
Nomenclature alternative
Gemma, Alphekka, Alphecca, Gnosia, Ashtaroth, The Jewel, Gnosia Stella Coronae, 5 CrB, HR 5793, BD +27°2512, HD 139006, GCTP 3519.00, SAO 83893, FK5 578, HIP 76267.

Il nome Alphecca proviene dall'arabo al-na´ir al-fakkah, che significa "la (stella) brillante nell'anello rotto". Gemma non era usato come nome in tempi antichi, probabilmente il riferimento era alla corona floreale, è ciò sarebbe in accordo con la prima idea che si fece sulla costellazione intera[7].

Osservazione

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Gemma ha una declinazione di +26°N e quindi è una stella dell'emisfero boreale, dove diventa circumpolare nei pressi del circolo polare artico. Sebbene dall'emisfero australe la sua osservazione risulti svantaggiata, data la declinazione la stella risulta visibile in tutte le aree popolate della Terra. La magnitudine di +2,21 le consente di essere scorta anche dai piccoli e medi centri urbani senza difficoltà. Il periodo migliore per la sua osservazione ricade durante la primavera ed estate dell'emisfero nord, mentre dall'emisfero sud la sua osservazione si limita principalmente al tardo autunno ed inizio inverno australi.

Caratteristiche fisiche

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Si tratta di una binaria ad eclisse, simile ad Algol; il suo periodo è di 17,36 giorni, con una magnitudine apparente che varia fra +2,21 e +2,32, dunque quasi impercettibile.

La principale è una stella di classe A di sequenza principale con una massa ed un raggio che sono quasi il triplo di quelli solare. Attorno alla stella si è scoperto un anello di polveri, probabilmente un disco protoplanetario simile a quello che si osserva attorno a Vega.

La componente B invece è una stella molto simile al Sole, di tipo spettrale G5 e con una massa del 92% di quella solare. B dista mediamente appena 0,20 U.A. da A, vale a dire circa la metà della distanza di Mercurio dal Sole, ed è una forte sorgente di raggi X, molto più forte di quella del Sole, il che implica un forte campo magnetico che la circonda.

La stella fa parte dell'Associazione dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle con un'origine comune che si muovono congiuntamente nello spazio.

  1. ^ Güdel, M.; Arzner, K.; Audard, M.; Mewe, R., Tomography of a stellar X-ray corona: alpha Coronae Borealis, in Astronomy and Astrophysics, vol. 403, maggio 2003, pp. 155–171, DOI:10.1051/0004-6361:20030257.
  2. ^ Eclipsing Binary with Eccentric Orbits Catalog (Bulut+, 2007)
  3. ^ Tomkin, J.; Popper, D. M. (Giugno 1986), Rediscussion of eclipsing binaries. XV - Alpha Coronae Borealis, a main-sequence system with components of types A and G, in Astronomical Journal, vol. 91, DOI:10.1086/114121.
  4. ^ Gemma, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 dicembre 2017.
  5. ^ Alphecca, in Dizionario delle scienze fisiche, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  6. ^ Gemma, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  7. ^ (EN) Richard Hinckley Allen, Corona Borealis, in Star Names — Their Lore and Meaning, Courier Dover Publications, 1889, p. 563, ISBN 0-486-21079-0.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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