Amadoro del Quercy
Santꞌ Amadoro di Quercy (fl. I secolo) fu un eremita francese. Egli ha dato origine alla città religiosa di Rocamadour.
Amadoro | |
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Icona di santꞌAmadoro nella cripta del santuario di Notre-Dame de Rocamadour. | |
Eremita | |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 20 agosto |
Agiografia
modificaSecondo la storia diffusa dai benedettini, Amadour fu un eremita vissuto nel Quercy che si stabilì nel luogo ove oggi é collocato il santuario di Rocamadour, probabilmente in una grotta, vicino alla quale egli creò un piccolo oratorio su una roccia consacrata alla Vergine Maria. La popolazione dei dintorni veniva a pregarvi considerando le virtù ascetiche di Amadoro. Alla sua morte, fu inumato in terra all'ingresso dell'oratorio.
Molto dopo, quando unꞌaltra sepoltura fu scavata nel 1166 per inumarvi un abitante del quartiere, fu scoperta la sua salma, che fu deposta nella cappella che era stata costruita sul sito. Le sue spoglie, ben conservate, furono sorgente di un gran numero di miracoli e un sempre maggior numero di pellegrini vi affluirono.
Tradizioni
modificaUnꞌantica tradizione assimila Amadoro allo Zaccheo del Vangelo[1] che sarebbe divenuto lo sposo di santa Veronica, la donna guarita da Gesù dalle sue perdite di sangue e che gli diede un lino bianco per asciugare il sudore e il sangue del suo volto quando Egli portava la sua croce per le vie di Gerusalemme.
Secondo una tradizione che non è narrata nei Vangeli ma in alcuni testi cristiani successivi, Veronica sarebbe venuta a raggiungerlo in Gallia, forse dopo che egli era stato costretto allꞌesilio. Qui vi sarebbe morta lei stessa, ma a Soulac-sur-Mer nel Bordolese, ove una chiesa - oggi sepolta dalle dune - fu costruita in suo onore da san Marziale di Limoges nel III secolo.
Antiche tradizioni, attribuite allꞌapostolo Matteo, dicono che Amadoro - o Zaccheo - era un pubblicano, cioè un esattore delle tasse, esattamente come Matteo. Zaccheo è una forma derivata dall'aramaico Zakkaï, che significa "puro", "vivo e integro", lꞌimmagine del «Giusto». Il «giusto» è un cognome che portavano molti membri del movimento creato da Gesù ed è il medesimo dato a Gesù stesso nel discorso che pronunciò Stefano, il primo martire giustiziato in presenza di san Paolo e con la sua approvazione, prima che questi incontrasse Gesù, sempre vivo dopo la sua Crocifissione, mentre egli andava verso la città di Damasco.
Lꞌaccostamento di Amadoro con il quinto vescovo di Auxerre Amatore non è appropriato.
La memoria liturgica di santꞌAmadoro cade il 20 agosto.
Note
modifica- ^ Una simile tradizione concerne Silvano di Levroux.
Bibliografia
modifica- (FR) Edmond Albe, La vie et les miracles de S. Amator, Société des Bollandistes, Bruxelles, 1909, [url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k739625.r=.langFR]
- Bénédicte Bulles, Saint Amadour : formation et évolution de sa légende (XII - XX secolo), dans les Annales du Midi : revue archéologique, historique et philologique de la France méridionale, année 1995, tome 107, n° 212, p. 437 - 455 [url=http://www.persee.fr/doc/anami_0003-4398_1995_num_107_212_2487]
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