Amadou Toumani Touré
Amadou Toumani Touré (Mopti, 4 novembre 1948[1] – Istanbul, 10 novembre 2020[2]) è stato un politico e generale maliano, Presidente del Mali dal 2007 al 2012. Generale dell'esercito, rovesciò nel 1991 Moussa Traoré, precedente capo di Stato militare, e gestì il potere nell'anno seguente; successivamente si presentò alle elezioni del 2002, che vinse sostenuto da un'ampia coalizione, ed è stato rieletto nel 2007. Il 21 marzo 2012 un colpo di Stato lo solleva dal potere.
Amadou Toumani Touré | |
---|---|
Presidente del Mali | |
Durata mandato | 8 giugno 2002 – 22 marzo 2012 |
Capo del governo | Ahmed Mohamed ag Hamani Ousmane Issoufi Maïga Modibo Sidibé Cissé Mariam Kaïdama Sidibé |
Predecessore | Alpha Oumar Konaré |
Successore | Amadou Sanogo (come Presidente del Comitato Nazionale per la Restaurazione della Democrazia e dello Stato) |
Durata mandato | 26 marzo 1991 – 8 giugno 1992 |
Capo del governo | Soumana Sacko |
Predecessore | Moussa Traoré |
Successore | Alpha Oumar Konaré |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Professione | Militare |
Amadou Toumani Touré | |
---|---|
Nascita | Mopti, 4 novembre 1948 |
Morte | Istanbul, 10 novembre 2020 |
Dati militari | |
Paese servito | Mali |
Forza armata | Esercito maliano |
Specialità | Paracadutisti |
Anni di servizio | 1969 - 2001 |
Grado | Generale d'armata |
Comandante di | Forze armate maliane |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaDopo aver frequentato le scuole a Mopti e successivamente a Bamako, Touré entrò nell'esercito e divenne membro del corpo dei paracadutisti, salendo rapidamente di grado; dopo diversi corsi d'addestramento in Unione Sovietica e in Francia divenne nel 1984 comandante del corpo.
Nel marzo 1991, dopo che alcune manifestazioni pubbliche erano state violentemente represse, partecipò ad un colpo di Stato contro l'allora presidente Moussa Traoré, e divenne il leader del comitato di transizione, assumendo le funzioni di capo di Stato. Organizzò l'assemblea nazionale che, tra il 29 luglio e il 12 agosto 1991 scrisse la costituzione del Mali e le elezioni presidenziali e legislative dell'anno successivo. Dopo di esse lasciò il potere al neoeletto presidente, Alpha Oumar Konaré, guadagnandosi l'appellativo di "Soldato della Democrazia".[3]
Nel giugno 2001 divenne inviato speciale del segretario generale dell'ONU Kofi Annan nella Repubblica Centrafricana dopo il fallito colpo di Stato in questo paese.
Dopo aver lasciato l'esercito nel settembre 2001, ricominciò la sua carriera politica candidandosi alla presidenza dello stato nelle elezioni del 2002; dopo aver ottenuto la maggioranza relativa al primo turno, con il 28,71% dei voti,[4] vinse il ballottaggio con il 64,35%, sconfiggendo l'altro candidato Soumaila Cissé.[5] Touré iniziò il suo mandato l'8 giugno.
Nominò primo ministro Ahmed Mohamed ag Hamani (in seguito sostituito da Ousmane Issoufi Maïga nell'aprile 2004 e poi da Modibo Sidibé il 28 settembre 2007), e scelse ministri provenienti da tutti i partiti politici del paese.
Ha fondato la Fondation pour l'enfance una fondazione a favore dell'infanzia, che guida insieme alla moglie, Toure Lobbo Traore.
Il 27 marzo 2007 Touré ha annunciato la sua ricandidatura alla presidenza nelle elezioni del 2007; secondo i risultati, annunciati il 12 maggio, Touré ha vinto le elezioni con 71,20% dei voti, contro il 19,15% del principale oppositore, Ibrahim Boubacar Keïta.[6] Sebbene Keïta e altri tre candidati non abbiano riconosciuto i risultati ufficiali,[7] le elezioni sono state giudicate libere e valide da osservatori internazionali.[8] L'8 giugno 2007, Touré ha giurato per il suo secondo mandato, in una cerimonia cui hanno preso parte altri sette presidenti africani.[9]
Il 21 marzo 2012 un colpo di Stato militare lo solleva dal potere designando qualche giorno dopo presidente ad interim il presidente dell'Assemblea nazionale Dioncounda Traoré.
Onorificenze
modificaOnorificenze maliane
modificaOnorificenze straniere
modificaNote
modifica- ^ (EN) "Malian President announces his candidacy for next elections" Archiviato il 30 marzo 2007 in Wikiwix., African Press Agency, 27 marzo 2007.
- ^ https://www.lefigaro.fr/flash-actu/mali-deces-de-l-ex-president-amadou-toumani-toure-20201110
- ^ (EN) Country profile: Mali. URL Consultato il 2 giugno 2009
- ^ (FR) "1er tour de l'élection présidentielle au Mali : Verdict de la Cour Constitutionnelle"[collegamento interrotto], L'Essor, 9 maggio 2002. URL consultato il 2 giugno 2002.
- ^ Mali. Presidential Election 2002. URL consultato il 2 giugno 2002.
- ^ (FR) "Présidentielle au Mali: la Cour constitutionnelle valide la réélection de Touré", AFP (Jeuneafrique.com), 12 maggio 2007.
- ^ (FR) "Mali: l'opposition conteste la présidentielle sans attendre les résultats", AFP (Jeuneafrique.com), 1º maggio 2007.
- ^ (EN) Nick Tattersall, "Toure camp claims election win", Reuters (IOL), 1º maggio 2007.
- ^ "Re-elected Malian president sworn-in, 7 peers attend ceremony" Archiviato il 26 luglio 2007 in Wikiwix., African Press Agency, 8 giugno 2007.
- ^ Agency photo taken during the state visit Archiviato il 10 gennaio 2013 in Internet Archive. (French) of Malian President Amadou Toumani Touré in Luxembourg in November 2005.
- ^ Bollettino Ufficiale del Principato
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amadou Toumani Touré
Collegamenti esterni
modifica- Touré, Amadou Toumani, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Amadou Toumani Touré, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39177771 · ISNI (EN) 0000 0001 2210 4255 · LCCN (EN) no2008024831 · GND (DE) 1191389707 · BNF (FR) cb151216428 (data) |
---|