An'yō-in

Tempio di Kamakura, Giappone

Gionzan An’yō-in Chōraku-ji (祇園山安養院長楽寺?) è un tempio buddista Jōdo shū a Kamakura, Kanagawa, in Giappone.[1] Famoso per i suoi rododendri, prese il nome dal nome postumo del suo fondatore (il grande personaggio storico Hōjō Masako).[1] L'oggetto principale di culto è Amida Nyorai,[2] ma si venera anche Senju Kannon, Dea della Misericordia. An'yō-in è il terzo dei 33 templi del circuito di pellegrinaggio Bandō Sanjūsankasho.[2]

An'yō-in
StatoGiappone (bandiera) Giappone
LocalitàKamakura
Coordinate35°18′50.63″N 139°33′19.61″E
Religionebuddista

Questo tempio ha una storia complessa ed è il risultato della fusione di tre templi separati chiamati Chōraku-ji, Zendō-ji e Tashiro-ji.[2] Fu aperto per la prima volta nel 1225 come Chōraku-ji presso lo Hase Sasamegayatsu di Hōjō Masako per il suo defunto marito Minamoto no Yoritomo, fondatore dello shogunato di Kamakura.[1][2] All'epoca era un tempio della setta Ritsu. Dopo essere stato bruciato dalla soldatesca di Nitta Yoshisada nel 1333 alla caduta dello shogunato di Kamakura,[2] è stato fuso con lo Zendō-ji, trasferito in questo luogo e ribattezzato, ma è bruciato di nuovo nel 1680.[1][2] Fu poi ricostruito di nuovo e un Senju Kannon (la Dea della Misericordia armata di misericordia) fu trasferito dallo Tashiro-ji a Hikigayatsu.[1]

Punti di interesse

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La tomba di Akira Kurosawa nel cimitero di An-yō-in

Il grande pino nero cinese nel giardino ha oltre 700 anni.[1] Dietro al tempio ci sono due hōkyōintō. La più piccola è una delle possibili tombe di Masako. L'altro è il più vecchio hōkyōintō di Kamakura e una proprietà culturale importante designata a livello nazionale.[1] Nel piccolo cimitero del tempio, lungo il vicolo di fronte al cancello di ingresso, riposa il famoso regista cinematografico Akira Kurosawa.[3]

  1. ^ a b c d e f g An'yō-in
  2. ^ a b c d e f Japanese Wikipedia
  3. ^ Ozu Yasujiro

Bibliografia

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  • (JA) Anyoin, su accessible.jp.org. URL consultato il 14 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2005).
  • (JA) Ozu Yasujiro, su otsukastone.co.jp (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2019).

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