Andre William Gregory (Parigi, 11 maggio 1934) è un attore e regista francese naturalizzato statunitense.

Biografia

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Nato a Parigi in Francia da genitori russi di religione ebraica[1], Gregory si trasferisce prestissimo con la famiglia negli Stati Uniti studiando all'Università di Harvard, dove si laurea nel 1956.[2]

A New York City, Gregory inizia a studiare recitazione presso la Neighborhood Playhouse School of the Theatre[3] e tra gli anni sessanta e settanta dirige varie produzioni teatrali avanguardistiche, fondando nel 1968 la sua compagnia teatrale col nome di The Manhattan Project. Nello stesso periodo, incontra l'attore Wallace Shawn, con il quale instaura un solido sodalizio artistico.[4]

L'eccessivo conservatorismo nella politica statunitense, spinse Gregory a lasciare il paese, esibendosi, su invito del regista Jerzy Grotowski, con una serie di messe in scena teatrali sperimentali in Polonia.[5]

Occasionalmente, ha lavorato anche come attore cinematografico, prendendo parte a film come Mosquito Coast di Peter Weir e L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese dove interpreta il ruolo di Giovanni Battista. La sua performance cinematografica più famosa è stata quella del protagonista in My Dinner with Andre, diretto da Louis Malle, in cui lui e Wallace Shawn, interpretando personaggi basati su loro stessi, hanno una lunga conversazione a cena e discutono sul soggiorno spirituale di Gregory in Europa e dei suoi dubbi sul futuro del teatro e della civiltà occidentale in generale.[4]

Filmografia parziale

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Televisione

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Andre Gregory è stato doppiato da:

  1. ^ Andre Gregory’s Back Story, su jewishweek.timesofisrael.com, 4 aprile 2013. URL consultato il 12 aprile 2019.
  2. ^ Andre Gregory Biography, su enotes.com. URL consultato il 12 aprile 2019.
  3. ^ Neighborhood Playhouse – Alumni, su neighborhoodplayhouse.org. URL consultato il 12 aprile 2019.
  4. ^ a b The Big Interview: Andre Gregory, su thestar.com, 25 luglio 2014. URL consultato il 12 aprile 2019.
  5. ^ Andre, Again, su newyorker.com, The New Yorker, 1º aprile 2013. URL consultato il 12 aprile 2019.

Collegamenti esterni

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