Angelo Calabretta
Angelo Calabretta (Acireale, 22 novembre 1896 – Aci Sant'Antonio, 4 gennaio 1975) è stato un vescovo cattolico italiano.
Angelo Calabretta vescovo della Chiesa cattolica | |
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Ut Plures Lucrifacerem | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 22 novembre 1896 ad Acireale |
Ordinato presbitero | 15 agosto 1919 |
Nominato vescovo | 16 luglio 1936 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 24 agosto 1936 dal vescovo Salvatore Russo |
Deceduto | 4 gennaio 1975 (78 anni) ad Aci Sant'Antonio |
Biografia
modificaOrdinazione episcopale
modificaLaureatosi in teologia, il 16 luglio 1936 fu nominato vescovo di Noto. Consacrato il 24 agosto seguente dal vescovo di Acireale Salvatore Russo, entrò in diocesi il 18 ottobre dello stesso anno.[1]
Attività
modificaFavorì l'incremento dell'Azione Cattolica e l'istituzione di borse di studio per il seminario, di cui costruì la nuova sede nel sito dell'ex monastero del Santissimo Salvatore. Diede nuovo impulso al culto della Madonna Scala del Paradiso, patrona della diocesi, e di san Corrado Confalonieri, anch'egli patrono della diocesi.[2]
Monastero del Carmelo
modificaGuidò la fondazione del monastero delle Carmelitane Scalze, autorizzata dalla Santa Sede dopo sua proposta, in data 22 dicembre 1948. Il giorno dell'arrivo delle prime sette monache assieme al padre provinciale del Veneto, il 18 gennaio 1949, diede al nuovo monastero il titolo di "Regina Ecclesiae Netinae", cioè Regina della Chiesa di Noto, che è la Madonna della Scala.[3]
Comunità dei Canossiani
modificaCon decreto del 7 dicembre 1951 approvò canonicamente l'erezione della terza parrocchia di Pachino dedicata al santo patrono della diocesi, i cui lavori si conclusero nel 1960, e che portò nella diocesi la presenza della congregazione dei Figli della Carità, i padri Canossiani,[4] divenendo una delle 19 comunità della congregazione in Italia.[5]
Periodico diocesano
modificaNel 1958 fondò il periodico diocesano "Vita Diocesana", per "collegare e potenziare la vita della diocesi" di Noto[6].
Ultimi anni
modificaNel 1970, per motivi di salute, rinunziò al governo della diocesi; gli fu assegnata la sede titolare di Vergi. Morì il 4 gennaio 1975 ad Aci Sant'Antonio, dove si era ritirato per trascorrere i suoi ultimi giorni, all'età di 79 anni.
Genealogia episcopale
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Vescovo Gerlando Maria Genuardi
- Vescovo Giovanni Battista Arista, C.O.
- Arcivescovo Carmelo Patanè
- Vescovo Salvatore Russo
- Vescovo Angelo Calabretta
Note
modifica- ^ Bishop Angelo Calabretta, su catholic-hierarchy.org.
- ^ Angelo Calabretta, su it.cathopedia.org.
- ^ Carmelitani Scalzi di Sicilia, Monastero delle Monache, Noto, Regina Ecclesiae Netinae, su carmelosicilia.it.
- ^ Parrocchia San Corrado, Padri Canossiani di Pachino - Chi siamo, su sancorrado.it (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
- ^ Congregazione dei Figli della Carità, Dove siamo - Italia, su canossiani.org. URL consultato il 4 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2012).
- ^ La Vita Diocesana di Noto compie 50 anni, su Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali. URL consultato l'11 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2012).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Calabretta
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Angelo Calabretta, in Catholic Hierarchy.
- www.diocesinoto.it [collegamento interrotto], su diocesinoto.it.
Controllo di autorità | SBN PBEV020548 |
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