Angelo Olivieri
Angelo Olivieri (Genova, 9 gennaio 1878 – La Spezia, 10 febbraio 1918) è stato un marinaio italiano.
Angelo Olivieri | |
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Nascita | Genova, 9 gennaio 1878 |
Morte | La Spezia, 10 febbraio 1918 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Corpo | Brigata San Marco |
Grado | Tenente di vascello |
Guerre | Rivolta dei Boxer Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Battaglie | Assedio del Pe-tang |
Comandante di | truppe italiane a difesa del Pe-tang |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare |
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Biografia
modificaAngelo Olivieri nacque a Genova il 9 gennaio 1878. Nel 1897 divenne Guardiamarina si imbarcò prima sulla pirofregata Regina Maria Pia e in seguito, nel 1898, sull'ariete torpediniere Elba in partenza per il Mar Cinese e durante gli addestramenti raggiunse vari porti del Giappone e della Cina.
Durante la rivolta dei Boxer del 1900, comandò 12 marinai alla difesa della Missione Cattolica del Beitang, riuscendo a difenderla assieme a dei marinai francesi per oltre due mesi da un durissimo assedio e continui assalti. La valorosa difesa dei suoi marinai contribuì nettamente alla difesa della Missione. Venne insignito con Medaglia d'oro al valor militare, nel 1902 rimpatriò e fu promosso a Tenente di Vascello. Partecipò alla Guerra italo-turca imbarcato sulla corazzata Roma con l'incarico di Direttore del Tiro. Durante la prima guerra mondiale comandò una torpediniera e quando ricevette il grado di Capitano di Corvetta un treno armato.
Morì a La Spezia il 10 febbraio 1918.[1]
La difesa della Missione di Beitang
modificaAngelo Olivieri fu a capo di 12 marinai italiani che si occuparono della difesa della Cattedrale di Beitang poco lontano dalle legazioni straniere a Pechino durante l'assedio delle legazioni. La resistenza era composta da marinai italiani e marinai francesi. Durante la difesa rimase sotterrato da delle macerie in seguito all'esplosione di una mina cinese che provocò la morte di alcuni marinai italiani e di un centinaio di cinesi cattolici. L'assedio durò dal 14 giugno al 16 agosto del 1900 quando i soldati giapponesi attaccarono gli assalitori e la missione si poteva dire liberata. Alla fine dell'assedio dei 12 marinai ne morirono 6 e il comando dell'operazione valse a Olivieri la Medaglia d'oro al valor militare. La difesa è stata raccontata in una relazione dallo stesso Olivieri scritta durante l'assedio.[2]
Onorificenze
modifica— 3 marzo 1901
Note
modifica- ^ Angelo Olivieri-Marina militare, su marina.difesa.it.
- ^ CINA 1900-Rivolta dei Boxers relazione Olivieri (PDF), su regianavecalabria.it. URL consultato il 20 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2023).
Voci correlate
modifica- Chiesa del Salvatore (Pechino)
- Rivolta dei Boxer
- Assedio delle legazioni
- Federico Tommaso Paolini
- Assedio del Pe-tang
Controllo di autorità | VIAF (EN) 307394134 · SBN CUBV120983 |
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