Aniello Salzano (politico)
Aniello Salzano (Roccapiemonte, 19 settembre 1947) è un politico italiano.
Aniello Salzano | |
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Sindaco di Salerno | |
Durata mandato | 23 gennaio 1984 – 12 febbraio 1985 |
Predecessore | Alberto Clarizia |
Successore | Nicola Visone |
Dati generali | |
Partito politico | DC (fino al 1994) FI (1994-?) UdC (?-2021) |
Titolo di studio | Laurea |
Professione | Docente universitario |
Biografia
modificaNato nel 1947 a Roccapiemonte, in provincia di Salerno, è stato professore di letteratura cristiana antica presso l'Università degli Studi di Salerno.[1][2]
Esponente della Democrazia Cristiana (DC), si colloca tra i membri della corrente "Base" di Ciriaco De Mita, vicino a Giuseppe Gargani.[2]
Eletto più volte al consiglio comunale di Salerno nelle liste della DC, è stato sindaco della città per 13 mesi, dal 23 gennaio 1984 al 12 febbraio 1985, trentaseienne a capo di una giunta monocolore sostenuta da una maggioranza di ventisei consiglieri su cinquanta, grazie all'appoggio esterno del Partito Socialista Democratico Italiano e del Partito Liberale Italiano.[3]
Durante Tangentopoli, nel '92, il pm Michelangelo Russo chiede ed ottiene l'arresto di Salzano, assieme a Vincenzo Giordano e Fulvio Bonavitacola, con l'accusa di tangenti sugli appalti del Trincerone. Alla fine, alcuni anni dopo, ne uscirà assolto con formula piena dal processo insieme a Giordano e Bonavitacola.
Dopo la dissoluzione della DC, con la discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi, aderisce a Forza Italia, dove alle amministrative del 2001 si candidò a sindaco[1][2]. Ottenne il 32% dei voti, risultando sconfitto al primo turno dal candidato del centro-sinistra Mario De Biase, delfino del sindaco uscente Vincenzo De Luca, il quale raccolse il 55% delle preferenze.[3][4]
Da febbraio ad agosto 2021 è stato commissario cittadino dell'Unione di Centro, incarico a cui è stato revocato in seguito alla nomina di Salzano a coordinatore della lista di centro-sinistra "Popolari e moderati", a sostegno della candidatura del sindaco uscente Vincenzo Napoli alle amministrative del 2021.[2][5][6]
A novembre 2021 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione della società regionale SCABEC.[7]
Note
modifica- ^ a b Aniello Salzano, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- ^ a b c d Aldo Bianchini, Elezioni 2021: Aniello Salzano ovvero... trasparenza, onestà, fedeltà, su Il Quotidiano di Salerno, 9 agosto 2021. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ a b Vincenzo De Simone, I sindaci di Salerno, su Salerno Storia. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ Comunali 13/05/2001: Salerno, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ UdC Salerno, Aniello Salzano nuovo commissario a Salerno, su Salerno Notizie, 1º febbraio 2021. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ Salerno. Aniello fuori dall'UdC, revocata la nomina a commissario, su Agenda Politica, 3 agosto 2021. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ Regione Campania, l'ex sindaco Aniello Salzano nominato nel CdA di Scabec, su Salerno Today, 24 novembre 2021. URL consultato il 10 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
modifica- Aniello Salzano, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Vincenzo De Simone, I sindaci di Salerno, su Salerno Storia. URL consultato il 10 gennaio 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 78423094 · ISNI (EN) 0000 0001 1878 3291 · SBN CFIV113550 · LCCN (EN) no2001007820 |
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