Anima di straniero

film del 1916 diretto da Frank Reicher

Anima di straniero (Alien Souls) è un film muto del 1916 diretto da Frank Reicher e interpretato da Sessue Hayakawa che aveva come partner la moglie, l'attrice Tsuru Aoki[1].

Anima di straniero
Titolo originaleAlien Souls
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1916
Durata50 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaFrank Reicher
SoggettoHector Turnbull
SceneggiaturaMargaret Turnbull
Casa di produzioneJesse L. Lasky Feature Play Company
Distribuzione in italianoSincoli
FotografiaWalter Stradling
Interpreti e personaggi

Il soggetto del film si deve a Hector Turnbull, lo stesso che aveva scritto anche la storia de I prevaricatori, un grande successo di Cecil B. DeMille che, uscito nelle sale qualche mese prima, aveva decretato la fama di Sessue Hayakawa come prima star asiatica del cinema hollywoodiano.

Sakata, un importatore giapponese, si prende cura della giovane Yuri Chan dopo che la ragazza è rimasta orfana. Le paga anche gli studi negli Stati Uniti, nascondendole che il padre non le ha lasciato niente e che, adesso, lei è povera. Dopo gli studi, Yuri deve sposare Sakata ma non abbandona il sogno di entrare a far parte della buona società americana. Si lascia così corteggiare da Aleck Lindsay, un elegante cacciatore di dote, progettando di fuggire con lui. il progetto però va a rotoli quando Sakata informa Lindsay che Yuri non ha un soldo di suo. Abbandonata, Yuri cerca di uccidersi senza riuscirci. Troverà consolazione e amore tra le braccia protettive di Sakata.

Produzione

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Il film fu prodotto dalla Jesse L. Lasky Feature Play Company.

Distribuzione

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Il copyright del film, richiesto dalla Jesse L. Lasky Feature Play Co., fu registrato il 3 maggio 1916 con il numero LP8206[2]. Distribuito dalla Famous Players-Lasky Corporation e dalla Paramount Pictures, il film - presentato da Jesse L. Lasky - uscì nelle sale cinematografiche statunitensi l'11 maggio 1916. In Italia fu distribuito dalla Sincoli ottenendo nel giugno 1921 con il visto di censura numero 17091[3].

Collegamenti esterni

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