Antonio Ciacca

musicista italiano naturalizzato statunitense

Antonio Ciacca (Wuppertal, 14 marzo 1969) è un pianista, compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra e didatta italiano naturalizzato statunitense.

Antonio Ciacca
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereJazz
Gospel
Musica classica
Periodo di attività musicale1991 – in attività
Strumentopianoforte
EtichettaMotéma Music[1], Cellar Live Records, YVP Music[2], TwinsMusic Records[3]
Gruppi attualiAntonio Ciacca Trio, Antonio Ciacca 4tet-5tet-6tet-7tet, Antonio Ciacca Big Band, The Cecilia Chorus of New York
Gruppi precedentiSteve Lacy Quartet, Benny Golson Quartet
Album pubblicati26
Studio24
Live2
Sito ufficiale

Diplomato in pianoforte al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, master in direzione d'orchestra alla Juilliard School e in composizione al City College of New York, e il Dottorato presso la Stony Brook University, NY. Dal 2007 al 2011 è stato Direttore della programmazione jazzistica del Lincoln Center for the Performing Arts sotto la direzione artistica di Wynton Marsalis[4]. Docente di Music business alla Juilliard School[5], insegna in corsi e laboratori spesso collegati a festival jazzistici.[6]

Oltre che negli Stati Uniti e in Italia, Ciacca si è esibito in Europa, Giappone, Israele, Qatar e Turchia[7].

Nell'arco della sua carriera ha collaborato con[8] Wessel Anderson, Craig Bailey, James Carter, Art Farmer, Benny Golson, Johnny Griffin, Steve Grossman, Joe Henderson, Lee Konitz, Steve Lacy, Dave Liebman, Wynton Marsalis, Bob Mintzer, James Moody, Mark Murphy, Alan Skidmore, Larry Smith, Eliot Zigmund, la Jazz Heritage Orchestra of Cleveland State University[9], la Jazz Orchestra of the Concertgebouw van Amsterdam[10], lo Young People Chorus of New York City e la New York Pops Symphony Orchestra[11], la Big Band Fenaroli[12], l'Orchestra Giovanile del Teatro Garibaldi di Lucera[13], l'Orchestra della Magna Grecia[14], l’Orchestra Giovanile di Isernia[15], la Kingsville Symphony Orchestra[16].

Biografia

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Adolescenza

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Nato in Germania, trascorre infanzia e adolescenza a Volturino, il paese di provenienza della sua famiglia. La musica ascoltata nelle riunioni danzanti — organizzate dai suoi genitori per vivacizzare i sabati invernali paesani — lo stimola a prendere lezioni di pianoforte già nel periodo delle elementari e fino a tutto il triennio della scuola media[17]. Successivamente le abbandona per intraprendere un percorso sportivo calcistico semi-professionistico e per frequentare il liceo scientifico "Ettore Onorato" di Lucera, a cui si iscrive con l'idea di diventare un ingegnere[18]. Nel 1988, dopo la maturità, influenzato dall'ascolto del sassofonista Massimo Urbani[19], decide invece di trasferirsi a Bologna per iscriversi al DAMS e riprendere gli studi classici di pianoforte presso il locale conservatorio.

La passione per il jazz

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La svolta nella sua vita[20] avviene nel 1989 durante il concerto di Wynton Marsalis a Bologna[21][22][23]. Quella musica semisconosciuta[24] lo impressiona a tal punto da fargli immediatamente decidere di voler diventare un musicista di jazz sotto la guida del miglior insegnante che avesse potuto permettersi, come consigliatogli da Marsalis medesimo in quella stessa circostanza[25]. Destino vuole che il sassofonista Steve Grossman — che suona anche il pianoforte — si trasferisca a Bologna proprio in quel periodo[26], nei pressi della sua abitazione[27]. Incontratolo a un suo concerto e pensandolo di passaggio per quella singola esibizione, rimane incredulo alla scoperta di poter studiare con un jazzista americano, a tre sole fermate d'autobus di distanza da casa[28].

Vedendo in lui potenzialità ancora inespresse e al di là delle inevitabili difficoltà di idioma, Grossman lo prende da subito a ben volere, dedicandogli molto più tempo rispetto ad altri allievi che a suo giudizio non sarebbero mai diventati dei jazzisti. La fiducia dimostratagli è tale che, già alla sua terza lezione, Ciacca si ritrova a esibirsi in pubblico a fianco del suo maestro. Gli incontri quotidiani durano anche per intere giornate, con Grossman in grado di ripetere sul pianoforte tutte le dimostrazioni eseguite al sassofono[28].

I quattro anni di studio con lui lo rendono un musicista professionista[29]. Secondo il parere di Grossman[30], per progredire ulteriormente non rimaneva ora che recarsi negli Stati Uniti e immergersi nel contesto sociologico di cui il jazz rappresenta la superficie[27].

Primo soggiorno oltreoceano

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Nonostante stesse sviluppando la sua formazione con un insegnante americano e che, su consiglio dello stesso Grossman, avesse avuto un primo approccio col pianista e didatta Barry Harris frequentando il laboratorio strumentale[31] tenuto durante il Bologna Jazz Festival del 1990[32], Ciacca si rende conto che continuare a fare pratica con musicisti italiani non era quello che andava cercando e non lo avrebbe aiutato a migliorare. Occorreva trasferirsi dove poter trovare musicisti di livello superiore al suo, ascoltarli swingare e suonare con loro[33]. Decide quindi di seguire il consiglio di Grossman[34] e trovare il modo di trascorrere un po' di tempo negli Stati Uniti[28].

L'occasione gli arriva da un suo amico pianista e insegnante alla Berklee, conosciuto a Bologna[27], che nel 1993 lo invita a Detroit — guarda caso la città natale di Barry Harris — per un soggiorno di tre mesi[35] durante il quale Ciacca approfondisce i suoi studi pianistici alla Wayne State University con Kenny Barron[36]. Le serate passate nei jazz club e le partecipazioni alle jam session gli confermano le ragioni della sua passione per il jazz[27]; in particolare, l'incontro col sassofonista Larry Smith risulta decisivo per la sua carriera musicale[37]. La frequentazione di alcune chiese di varia liturgia lo avvicinano anche alla musica gospel, di cui subisce il fascino[38]. Tra le collaborazioni intraprese in questo campo, quella coi Detroit Gospel Singers[39] si consoliderà nel tempo.

Le esperienze e le collaborazioni in Italia e all'estero

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Impossibilitato a prolungare la permanenza negli Stati Uniti dalla normativa in materia di immigrazione di quel paese, al rientro in Italia Ciacca si dedica a organizzare tournée europee con jazzisti fatti venire dall'America[40], così da mantenere un rapporto con essi e, successivamente, acquisita maggior padronanza tecnica, alla formazione di gruppi che lo includono come pianista[41]. Da ciascuna di queste esperienze sul campo attinge sempre nuovi insegnamenti[42]. Nel frattempo, durante periodici soggiorni negli Stati Uniti, approfondisce privatamente lo studio del linguaggio pianistico jazz con Barry Harris e Jaki Byard[27]; cura altresì gli aspetti culturali della sua formazione frequentando a Siena il Corso di Musicologia afroamericana di Marcello Piras[43].

Le collaborazioni più significative di questo periodo sono quelle con Steve Lacy, dal 1997 al 2003 e, dal 1998 a oggi, con Benny Golson, suo mentore.

Il trasferimento negli Stati Uniti

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L'occasione per trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti con tutta la famiglia[42] si presenta nell'aprile del 2007, quando gli viene offerta la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center[44] per la quale, nel dicembre dell'anno precedente, aveva sostenuto un colloquio per la selezione tra i candidati[45].

Da quell'anno risiede a New York, ove si esibisce regolarmente in varie formazioni[46].

Nel 2016[47] è stato insignito della cittadinanza statunitense come "straniero di straordinarie abilità"[48].

Attività didattica

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Dopo una iniziale partecipazione in qualità di assistente di James Moody, Benny Golson e Steve Lacy in alcuni seminari tenuti in Italia, dal 2001 esercita con continuità l'attività di docente in differenti aspetti dell'ambito jazzistico.

Storia Della Musica

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Marymount Manhattan College, New York, NY; Adjunct Professor di Storia del Jazz.

Arrangiamento e composizione

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  • Tuscia in Jazz Masterclass[49][50]
  • Conservatorio "G. NIcolini" di PIacenza, cattedra di Arrangiamento e Composizione Jazz.
  • Estate Musicale Frentana[51]

Aspetti economici e commerciali del settore musicale (Music Business)

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  • Juilliard School[52]
  • Appennino Music Festival[53]
  • Sant'Elpidio Jazz Festival
  • Università della Musica di Roma
  • University of Manitoba Jazz Camp[54]
  • Rigas Ritmi Festival[55]
  • Akadma Ashdod Conservatory[56]
  • Rehovot Conservatory[57]
  • Orsara Jazz Summer Camp[58]

Laboratori per orchestra jazz (Big Band)

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  • Tuscia in Jazz Masterclass[59][60]
  • Estate Musicale Frentana — Big Band Fenaroli[50][51][61][62][63]
  • Marigliano In Jazz Festival[64]
  • Cala Gonone Jazz Festival[65]
  • Winter Break Jazz Workshop New York[66]
  • Westchester Rocks Music Camp White Plains (NY)[67]
  • Big Band Workshop Oleggio[68]
  • Big Band Workshop Taranto
  • Big Band Workshop Nuoro[65]
  • Big Band Workshop Matera
  • NYC Jazz Workshop Modena[69]

Laboratori per voce, strumenti e musica d'assieme

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  • Appennino Music Festival[70]
  • Lagos Jazz[71]
  • Orsara Jazz Summer Camp[72][73]
  • BasiliJazz — Basilicata Jazz Festival[74]
  • Workshop di Canto e di Gospel Estate Musicale Frentana[75]
  • NYC Jazz Workshop Taranto[76]
  • NYC Jazz Workshop Miasino[77][78]
  • NYC Jazz Workshop Segrate[79]
  • Tetracordo International Music Festival[80]
  • La Spezia Jazz Workshop[81]

Pianoforte

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  • Orsara Jazz Summer Camp[82][83][84]
  • Conservatorio "G. Nicolini", Piacenza; cattedra di PIanoforte Jazz
  • Conservatorio "L. Marenzio", Brescia; cattedra di pianoforte Jazz
  • Piano Jazz Workshop with Antonio Ciacca Pelham (NY)[85]
  • Piano Jazz Workshop Oklahoma[86]
  • Piano Jazz Workshop Vancouver[87]
  • Piano Workshop Miasino[88]
  • Piano Master Class "dalla Musica Classica al Jazz" - Estate Musicale Frentana[89]

Direzioni artistiche

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Pubblicazioni

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  • (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: 40 Songs Including Maria, Blues for Sonny, Bouncing With Benny, Rush Life: 1, New York, Createspace, 2009, ISBN 978-1-4486-1151-5.
  • (EN) Antonio Ciacca, Orsara Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011.
  • (EN) Antonio Ciacca, Chocolate Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011, ISBN 978-0-9828249-9-3.
  • (EN) Antonio Ciacca, The Art of Jazz Interpretation: Phrasing and articulation of the jazz masters on the classic songs, New York, TwinsMusic Enterprises, 2013, ISBN 978-0-9828249-7-9.
  • (EN) Antonio Ciacca, 12 Interpretations for Piano, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0-9828249-8-6.
  • (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca - Rush Life, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0-9828249-4-8.
  • (EN) Antonio Ciacca, String Quartet n. 1: P.P.P., New York, TwinsMusic Enterprises, 2016, ISBN 978-0-9828249-5-5.
  • (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: Real Book - C Lead Sheet, New York, Createspace, 2017, ISBN 978-1-5451-6234-7.
  • (EN) Antonio Ciacca, Brigante per guasto d'amore. Opera lirica in due atti, collaborazione di Antonino Bono, libretto di Francesco Snoriguzzi, New York, TwinsMusic Enterprises, 2018.
  • (EN) Antonio Ciacca, Pulses. Jazz ballet in 8 movements, New York, TwinsMusic Enterprises, 2019.

Discografia

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Registrazioni a proprio nome

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Registrazioni in collaborazione

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Tournée

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Festival

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Programmi televisivi e radiofonici

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  1. ^ (EN) Antonio Ciacca, su Motéma Music Newsletter, Motéma Music LLC. URL consultato il 20 agosto 2018.
  2. ^ (EN) Artist Index, su YVP Music—The Label For European Jazz, YVP Music. URL consultato il 28 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
  3. ^ (EN) Antonio Ciacca, su Twins Music, Twins Music Enterprises. URL consultato il 10 settembre 2018.
  4. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
  5. ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
  6. ^ Omaggio a Ella Fitzgerald al Teatro Apollo di Lecce, in PMC MAGAZINE, Lecce, PMC Magazine S.r.l., 19 dicembre 2017. URL consultato il 22 agosto 2018.
  7. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 24 agosto 2018.
    «Oltre che negli Stati Uniti Ciacca si è esibito in tutta Europa ed in Giappone, Israele, Qatar e Turchia»
  8. ^ (EN) Craig Harris, Antonio Ciacca Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 30 agosto 2018.
  9. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  10. ^ (EN) Jazz Orchestra Of The Concertgebouw & Antonio Ciacca, su Bimhuis Jazz Concertzaal, Bimhuis Algemeen Nut Beogende Instelling, 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «His compositions and arrangements will be played by Jazz Orchestra of the Concertgebouw, which was honoured with the Edison award for best Dutch jazz album of 2010»
  11. ^ (EN) Young People's Chorus of New York City Celebrates 25th Anniversary at Carnegie Hall, 2/11, su Broadway World, Wisdom Digital Media, 25 gennaio 2013. URL consultato il 30 settembre 2018.
  12. ^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «La formazione orchestrale internazionale inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble Classic Fenaroli e della Big Band Fenaroli a cura del M° Antonio Ciacca»
  13. ^ Gran Gala dell’Orchestra Giovanile Teatro Garibaldi di Lucera con il jazzista Antonio Ciacca, in Il Frizzo New, Lucera, Lucera Net Journal, 15 aprile 2016. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  14. ^ Il tributo dell'Orchestra della Magna Grecia una delle più influenti cantanti jazz della storia, in CorriereSalentino.it, Lecce, Dario De Carlo, 25 dicembre 2017. URL consultato il 30 settembre 2018.
  15. ^ Tetracordo Summit 2018 a Isernia, in ANSA, Roma, 10 luglio 2018. URL consultato il 30 settembre 2018.
  16. ^ (EN) Season Opener: Antonio Ciacca, Conductor/Composer/Pianist and Dr. Jose Flores, Violin, su Kingsville Symphony Orchestra, Texas A&M University-Kingsville Music Department. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  17. ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «A Lucera nel 1980 ho iniziato a studiare con Pasquale Ieluzzi per tutti e tre gli anni delle scuole medie»
  18. ^ Agostino Del Vecchio, Antonio Ciacca, il blues man foggiano a New york, in Statoquotidiano.it, Foggia, 4 marzo 2010. URL consultato il 24 agosto 2018.
  19. ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Com’è nato l’amore per il jazz? All’enoteca regionale permanente di Lucera ed in particolare con la figura di Massimo Urbani, il mio mito»
  20. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.
    «Hearing Wynton Marsalis changed his life»
  21. ^ (EN) Wynton Marsalis in Bologna, su Official Website of Wynton Marsalis, Wynton Marsalis Enterprises.
  22. ^ Be part of history — La storia del Bologna Jazz Festival, dalle origini alle ultime edizioni degli anni 2000. Come la musica può dare forma ad una città, e viceversa, su BJF—Sito ufficiale del Festival jazz di Bologna, Associazione Culturale Bologna in Musica. URL consultato il 26 agosto 2018.
  23. ^ Pino Candini, La saga di Max Roach nel festival ritrovato (abstract), in Musica jazz, XLV, n. 3, marzo 1989, pp. 10-13, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  24. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 1º settembre 2018.
    «A completo digiuno di musica jazz, assistette al concerto di Wynton Marsalis a Bologna. Rapito dal carisma di Marsalis, decise di incontrarlo terminata la serata»
  25. ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.
    «After Ciacca went backstage and said: "I want to do what you do," Marsalis had a quick response: "Okay, get the best teacher you can."»
  26. ^ Lo zingaro del jazz che si è fermato qui. Da New York alle Due Torri, in Il Resto del Carlino, Bologna, Poligrafici Editoriale, 18 settembre 2011. URL consultato il 26 agosto 2018.
    «che è stata per anni quella di uno zingaro del jazz, e che dal 1989, dopo due anni passati a Latina, mi vede stabilmente qui a Bologna»
  27. ^ a b c d e (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.
  28. ^ a b c (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018.
  29. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Il sassofonista Steve Grossman si era da poco trasferito a Bologna, dove tutt'ora vive, e ho iniziato a studiare musica jazz con lui. Quattro anni dopo ero un musicista di professione»
  30. ^ Scappo in America a fare il Jazzista: la singolare storia di Antonio Ciacca, su linkiesta.it, 22 settembre 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Steve Grossman mi consigliò i maestri da cui andare (Barry Harris) e dove andare (negli Usa)»
  31. ^ Marcello Piras, JazBo: se il bebop sale in cattedra (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 22-23, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Laboratorio strumentale tenuto da Art Taylor e Barry Harris»
  32. ^ Libero Farné, JazBo: bop immersion (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 19-22, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Monk Legacy: Johnny Griffin, Barry Harris, Ben Riley, Peter Washington»
  33. ^ (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP).
  34. ^ (EN) Ciacca Antonio, su Europe Jazz Network, Europe-wide association of producers and presenters of creative jazz and improvised musics. URL consultato il 19 ottobre 2018.
    «Soon he decided, with Grossman’s encouragement, to go to the US and follow his new passion. This decision led him to Detroit»
  35. ^ (EN) John Barron, Antonio Ciacca: Bringing People Together Through Swing, su All About Jazz, 9 giugno 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018.
  36. ^ (EN) Antonio Ciacca Quartet: Jazz played with earthiness, fire and intellect, su Magnatune, John Buckman. URL consultato il 20 ottobre 2018.
    «In 1993, he moved to Detroit to study at Wayne State University with Kenny Barron»
  37. ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Non posso dimenticare l'incontro con Larry Smith che mi ha davvero cambiato la vita. Sono salito sul palco per suonare un pezzo con lui. Il giorno dopo facevo parte del suo gruppo.»
  38. ^ (EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration, in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  39. ^ a b c d Scopri tutto su Detroit Gospel Singers, in Music Club, Fermo, 2002. URL consultato il 23 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
  40. ^ (EN) Ted Panken, Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level (PDF), in Ed Enright e Aaron Cohen (a cura di), DownBeat, vol. 77, n. 6, Chicago, Frank Alkyer, giugno 2010, p. 22, ISSN 0012-5768 (WC · ACNP). URL consultato il 22 ottobre 2018.
  41. ^ (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 22 ottobre 2018.
  42. ^ a b Marco Losavio, Intervista ad Antonio Ciacca, su JazzItalia, maggio 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  43. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «A Siena frequenta il corso in musicologia afroamericana di Marcello Piras.»
  44. ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  45. ^ Antonio Ciacca piano, composizione, su JazzItalia, 12 giugno 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019.
    «La grande conoscenza dei meccanismi del Music Business ha determinato l'incarico di Direttore della Programmazione al Jazz At Lincoln Center e l'insegnamento alla Juilliard»
  46. ^ L'attività newyorkese di Antonio Ciacca è documentata su The New York City Jazz Record, pubblicazione mensile in lingua inglese distribuita gratuitamente in tutta la città di New York.
  47. ^ Avendo preliminarmente ottenuto nel 2010 la Green Card, trascorsi tre anni di soggiorno nel paese con l'iniziale employment authorization document.
  48. ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Sito ufficiale del Festival internazionale del jazz della Spezia. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
    «È stato insignito della cittadinanza americana come straniero di abilità straordinarie»
  49. ^ Tuscia in Jazz Masterclass, su JazzItalia. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Insegnanti: Arrangiamento e Composizione e Big Band Antonio Ciacca»
  50. ^ a b Antonio Ciacca in Italia: seminari, concerti, direzione di orchestre e l'esecuzione di una suite in anteprima mondiale, su JazzItalia, 10 luglio 2011. URL consultato il 15 settembre 2018.
  51. ^ a b Omar Crocetti, Seminario di composizione Jazz EMF, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 14 settembre 2018.
  52. ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
    «Pianist Antonio Ciacca joined the Jazz faculty last season to teach Business of Jazz»
  53. ^ Antonio Ciacca piano, composizione, su JazzItalia, 12 giugno 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Appennino Music Festival Silla (BO):"The Sound Of Jazz " workshop sul Music business»
  54. ^ (EN) The business of music with Juilliard's business of jazz professor Antonio Ciacca, su Manitoba Music, Manitoba Music Industry Association Inc., 9 novembre 2011. URL consultato il 14 settembre 2018.
    «Promoter: Manitoba Music,TD Winnipeg International Jazz Festival, University of Manitoba»
  55. ^ (LV) Dominique Eade un Antonio Ciacca meistarklases, su Sito ufficiale del Festival Rigas Ritmi, Rigas Ritmi Festival. URL consultato il 14 settembre 2018.
  56. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Ashdod – Antonio Ciacca leads class in the Conservatorium – Master Class on Music Business»
  57. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Rehovot – Concert and lesson in Rehovot Conservatorium»
  58. ^ Seminario di piano jazz con antonio ciacca alla X edizione di Orsara Jazz, su Infonotizie, Officine Informatiche S.r.l., 4 aprile 2013. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Masterclass: Music Business»
  59. ^ Tuscia in Jazz Masterclass, su JazzItalia. URL consultato il 15 settembre 2018.
  60. ^ Tutto pronto per il Tuscia in jazz spring, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 28 marzo 2012. URL consultato il 15 settembre 2018.
  61. ^ Omar Crocetti, Seminario Big Band Fenaroli (PDF), su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 17 maggio 2013. URL consultato il 15 settembre 2018.
    «Direttore e docente: Antonio Ciacca»
  62. ^ Luigi Piovano, Seminario Big Band Fenaroli, su Teatro Comunale Fedele Fenaroli, Comune di Lanciano, 12 febbraio 2014. URL consultato il 15 settembre 2018.
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  190. ^ (EN) Scott H. Thompson, Antonio Ciacca's Israeli Tour Set For November 1-3, su All About Jazz, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
    «Israeli Tour Band Personnel: Antonio Ciacca, piano; Valerie Lipets, bass; Evgeny Maistrovsky, drums»
  191. ^ Antonella Gaeta, E il 'Talos' di Ruvo continua la sua ricerca nel vecchio Continente con la De Vito e Nyman, in La Repubblica, Roma, GEDI Gruppo Editoriale, 9 settembre 2001. URL consultato il 1º ottobre 2018.
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    «Anche Antonio Ciacca, direttore della programmazione del Jazz at Lincoln Center, sarà con noi e ci aiuterà nella realizzazione di questa nuova avventura»
  194. ^ Tuscia In Jazz a New York, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 14 settembre 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.
  195. ^ Tuscia in Jazz, in concerto Bergonzi e Ciacca, in Tusciaweb, Viterbo, Tusciaweb S.r.l., 8 agosto 2012. URL consultato il 30 settembre 2018.
    «Arrivano al Tuscia in Jazz altri due protagonisti del jazz internazionale: Jerry Bergonzi e Antonio Ciacca»
  196. ^ (ES) La tercera jornada de Universijazz programa para hoy un homenaje a Gerry Mulligan y el saxofón de George Garzone, in Europa Press, Madrid, Agencia Europa Press, 16 luglio 2009. URL consultato il 5 ottobre 2018.
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    «Antonio Ciacca Quintet plays The Italian-American Songbook»
  199. ^ A Vignola ”Jazz in it”, ospite Benny Golson, in Sassuolo2000, Modena, Linea Radio Multimedia srl, 29 giugno 2002. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
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Bibliografia

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  • (EN) Ted Panken, Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level (PDF), in DownBeat, vol. 77, n. 6, Chicago, Frank Alkyer, giugno 2010, p. 22, ISSN 0012-5768 (WC · ACNP). URL consultato il 23 settembre 2018.
  • (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 (WC · ACNP). URL consultato il 30 settembre 2018.
  • Nicola Gaeta, Bam, il jazz di oggi a New York, prefazione di Ashey Kahn, Caratteri Mobili (Collana Formiche elettriche), 2013, ISBN 978-88-96989-47-0.
  • (EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration (PDF), in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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