Apolline Traoré (Ouagadougou, 1976) è una regista e produttrice burkinabé, nota per avere diretto la serie televisiva Le testament e per l'impegno nella promozione delle donne.

Apolline Traoré

Biografia

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È nata nel 1976 a Ouagadougou, Burkina Faso. La professione di suo padre, un diplomatico, l'ha portata a viaggiare per il mondo. All'età di 17 anni la sua famiglia si trasferisce negli Stati Uniti e lei inizia i suoi studi all'Emerson College di Boston, nota istituzione nel campo dell'arte e della comunicazione.[1][2]

Negli anni 2000 ha diretto diversi cortometraggi, tra cui The Price of Ignorance nel 2000 (su una vittima di stupro di Boston) e Kounandi nel 2003, selezionato per il Toronto International Film Festival del 2004. Ha prodotto il suo lungometraggio, Sous la clarté de la lune, nel 2004.[1]

Tornata in Burkina Faso nel 2005, ha iniziato a lavorare con Idrissa Ouédraogo.[2] Nel 2008 ha diretto una serie televisiva, Le testament. I lungometraggi che l'hanno fatta conoscere sono stati anche Moi Zaphira (2013)[3] e Frontières (2018), film con cui vince due premi nel febbraio 2017 al Fespaco, festival cinematografico di Ouagadougou.[2][4]

Nel 2019 ha presentato a Fespaco Desrances, il suo quarto lungometraggio, ricevendo il premio per il miglior design. Oltre a Fespaco, il film ha ricevuto premi e riconoscimenti a livello internazionale. Nel dicembre 2019, il film ha vinto tre premi al Kerala International Festival in India. Nello stesso anno (2019), questo quarto lungometraggio si è distinto con tre premi ai Sotigui Awards: Sotigui per il miglior attore africano più giovane 2019 con Nemlin Jemima Naomi, il Sotigui per il miglior attore del cinema africano nella diaspora e il Sotigui d'or 2019 che è andato all'attore haitiano Jimmy Jean-Louis.[5][6]

In Benin, il film ha vinto il Grand Prix Buste d'or Paulin Soumanou Vieyra nel 2019 ai Rencontres cinématographiques et numériques de Cotonou (Recico).[7]

Apolline Traoré ha ricevuto diverse onorificenze per il suo impegno per la cultura e la promozione delle donne. In particolare, ha ricevuto la medaglia per la lotta delle donne nel cinema durante il Luxor African Film Festival. Nel 2019 si è distinta come Chevalier de l'Ordre du Mérite, des Arts, des Lettres et de la Communication e nel 2020 è stata insediata come Ambasciatrice del Museo Nazionale del Burkina Faso.[8][9]

  1. ^ a b (FR) Jean-François Brière, Dictionnaire des cinéastes africains de long métrage, KARTHALA Editions, 2008, ISBN 9782811142506.
  2. ^ a b c (FR) Quatuor complice aux "Frontières", in Libération, 22 maggio 2018. URL consultato il 2 marzo 2019.
  3. ^ (FR) "Moi Zaphira", Bravo Apolline Traoré !, in RFI Afrique. URL consultato il 2 marzo 2019.
  4. ^ (FR) "Frontières": mélodrame et libre circulation des biens, 23 maggio 2018. URL consultato il 2 marzo 2019.
  5. ^ (FR) Sotigui Awards 2019: L’acteur Jimmy Jean-Louis remporte le trophée d’or - leFaso.net, su lefaso.net. URL consultato il 15 maggio 2022.
  6. ^ (FR) Palmarès – Académie des Sotigui, su academiedessotigui.org. URL consultato il 15 maggio 2022.
  7. ^ (FR) Recico 2019: ‘’Desrance’’ de Apolline Traoré s’offre le titre de ‘‘Buste d’or’’, su news.acotonou.com. URL consultato il 15 maggio 2022.
  8. ^ (FR) La réalisatrice Apolline Traoré faite ambassadrice du Musée national du Burkina, in L'Actualité du Burkina Faso 24h/24, 6 febbraio 2020. URL consultato il 15 maggio 2022.
  9. ^ (FR) OuiCoprod, su ouicoprod.org. URL consultato il 15 maggio 2022.

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