Araldica napoleonica

Con decreto del 1º marzo 1808[1], Napoleone Bonaparte istituì in Francia la Nobiltà dell'Impero, attribuendosi come nuovo imperatore un regolamento araldico differente da quello applicato convenzionalmente dall'Ancien Régime.

Se da un lato vi furono nuove famiglie nobilitate, altre un tempo parte dell'antica nobiltà vennero riconosciute nella nobiltà dell'impero ma i loro stemmi araldici vennero riadattati con le nuove normative (esempio: Claude Ambroise Régnier, Emmanuel de Grouchy).

All'indomani di Waterloo ed il crollo dell'Impero, l'araldica tornerà ad essere quella utilizzata sotto l'Ancien Régime e solo poche famiglie continueranno a portare le prerogative del primo impero.

Vi è da dire che in tutta la loro breve storia, le regole napoleoniche non misero mai in discussione le regole fondamentali dell'araldica, ma si limitarono a modificarne le esteriorità.

Il senso dell'araldica napoleonica

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Sino al 1789, i ranghi di nobiltà delle famiglie venivano espresse tramite gli ornamenti esteriori dello scudo o tramite le corone apposte all'esterno degli stemmi, oppure con le cosiddette "pezze onorevoli". Tutto cambia invece con l'araldica napoleonica:

«L'araldica napoleonica è d'ispirazione antica e naturalista. Le pezze onorevoli si conformano ad un certo simbolismo. Il simbolismo è un fatto d'armi, il ricordo di un comando glorioso, un tratto del carattere, una figura a simboleggiare una campagna militare, un'ispirazione massonica.»

Gli archivi e e collezioni del Collegio Araldico e Archeologico di Francia (Collége Héraldique et Archéologique de France) per secoli furono un punto di riferimento delle famiglie nobili francesi per certificare legalmente le proprie filiazioni in linea diretta.

Léon de Givodan, direttore dell'istituto, pubblicò nel 1861 la Histoire des classes privilégiées dans les temps anciens ("Storia delle classi sociali agiate dai tempi antichi")[2], una sintesi dell'evoluzione storica dalla famiglia patriarcale del popolo eletto fino alle ragioni dell'Illuminismo.
Con la riforma degli Statuti del 15 gennaio 1867, i certificati prodotti dal Collegio cessarono di essere ereditari, perdendo la funzione principale di tutelare e trasmettere armoriali e connessi diritti da una generazione a quelle successive[3].

Ornamenti esteriori dello scudo

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Corone e tocchi

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Solo la famiglia imperiale ed i principi sovrani avevano la possibilità di portare una corona vera e propria sopra i loro stemmi, mentre per la nobiltà in generale erano previsti dei tocchi piumati corrispondenti ai diversi ranghi di Gran Dignitario, duca, conte, barone e cavaliere.

Gran dignitari e marescialli dell'Impero

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Con la creazione nel 1805 delle sei Gran Dignità dell'Impero Francese (Grand'Elettore, Arcicancelliere dell'Impero, Arcicancelliere di Stato, Arcitesoriere, Connestabile e Grand'Ammiraglio) si presentarono gli ornamenti esteriori corrispondenti.

La dignità di maresciallo dell'Impero concedeva inoltre la possibilità di apporre dietro lo scudo "due bastoni d'azzurro seminati d'aquile d'oro".

La Nobiltà dell'Impero francese

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Principi

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  Gran Dignitari

Sullo stemma: i principi gran dignitari aggiungono allo stemma un capo d'azzurro seminato di api d'oro.

Ornamenti esteriori: sei lambrecchini d'oro. Tocco di velluto nero, vaiato retrocesso, sormontato da sette piume d'argento. Mantello d'azzurro seminato di api d'oro, doppio ermellino, sormontato da un berretto d'azzurro foderato d'ermellino.

  Principi sovrani

Sullo stemma: i principi sovrani aggiungono allo stemma un capo d'azzurro caricato di un'aquila imperiale d'oro con la testa rivolta a destra, tenente tra gli artigli un fascio di saette d'oro, poste in fascia, due per lato.

Ornamenti esteriori: mantello d'azzurro, frangiato d'oro, doppio ermellinato e sormontato da una corona d'oro, foderata d'azzurro.

Duca dell'Impero

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Duchi dell'Impero

Sullo stemma: i duchi aggiungono un capo di rosso seminato di stelle d'argento.

Ornamenti esteriori: sei lambrecchini d'oro. Tocco di velluto nero, foderato d'ermellino, sormontato da sette piume d'argento. Mantello d'azzurro.

Conti dell'Impero

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Conti Senatori

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di uno specchio d'oro nel quale si specchia un serpente d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini (due d'oro e due d'argento). Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento. Mantello d'azzurro foderato d'argento.

Conti arcivescovi

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una croce patente d'oro.

Ornamenti esteriori: galego di verde da arcivescovo, croce in palo, scudo timbrato da un pallio. Quattro lambrecchini (due d'oro e due d'argento). Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento. Mantello d'azzurro foderato d'argento.

Conti militari

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una spada d'argento con elsa d'oro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti ministri

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una testa di leone d'oro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti consiglieri di stato

Sullo stemma: quarto in cantone scaccato d'oro e d'azzurro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conte presidente del corpo legislativo

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato delle tavole della legge in oro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti ufficiali della casa dell'Imperatore

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una porta aperta, sormontata da un frontone d'oro, accompagnato dalle lettere DA (Domus Altissima) del medesimo.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti ufficiali della casa dei principi

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una porta aperta sormontata da un frontone d'oro, accompagnata dalle lettere DJ (Domus Julii) del medesimo.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti ministri impiegati all'estero

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di una testa di leone d'argento.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti prefetti

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di un muro merlato d'oro, sormontato da un ramo di quercia del medesimo.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti sindaci

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di un muro merlato d'oro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conte presidente del collegio elettorale

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di tre fusi d'oro, posti in palo.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti membri di un collegio elettorale

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, caricato di ramo di quercia d'oro posto in banda.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti proprietari (conti che non rientrano in nessuna delle categorie precedenti)

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro, alla spiga di grano d'oro posta in palo.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, controermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Contesse dell'Impero

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Contesse annesse della casa imperiale

Sullo stemma: scudo d'azzurro, caricato di una porta aperta a due colonne, sormontata da un frontone d'oro[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'oro, legate tra loro da un nastro d'azzurro, che attorniano lo scudo.

Contesse, vedove di un militare

Sullo stemma: scudo d'oro caricato di una spada d'argento posta in palo[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'oro, legate tra loro da un nastro d'azzurro, che attorniano lo scudo.

Altre contesse

Sullo stemma: scudo d'oro pieno[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'oro, legate tra loro da un nastro d'azzurro, che attorniano lo scudo.

Baroni dell'Impero

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Baroni vescovi

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una croce patente d'oro.

Ornamenti esteriori: galero verde da vescovo e croce in palo. Quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni militari

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una spada d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni ministri impiegati all'estero

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una testa di leone d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni giureconsulti

Sullo stemma: quarto in cantone scaccato di rosso e d'oro.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni ufficiali della casa dell'Imperatore

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un portale aperto, sormontato da un frontone d'argento, accompagnato dalle lettere DA (Domus Altissima) del medesimo.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni ufficiali della casa dei principi

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un portale aperto, sormontato da un frontone d'argento, accompagnato in cuore dalle lettere DJ (Domus Julii) del medesimo.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni prefetti

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un muro merlato d'argento, sormontato da un ramo di quercia del medesimo.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni viceprefetti

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un muro non merlato d'argento, sormontato da un ramo d'olivo del medesimo.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni sindaci

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un muro merlato d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni presidenti o procuratori generali della Corte di Cassazione

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una bilancia d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni consiglieri del tribunale imperiale

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una bilancia d'argento, legata di nero.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni presidenti o procuratori generali del tribunale imperiale

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un tocco d'argento, ermellinato.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni ufficiali di sanità d'esercito

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una spada d'argento, posta in sbarra, puntante verso il basso.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni presidenti di un collegio elettorale

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di tre fusi d'argento, posti in palo.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni membri di un collegio elettorale

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di un ramo di quercia d'argento, posto in banda.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni titolare di una cattedra

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una palma d'argento, posta in banda.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni proprietari (baroni che non rientrano in una delle precedenti categorie.)

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso, caricato di una spiga d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baronesse dell'Impero

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Baronesse annesse alla casa imperiale

Sullo stemma: scudo di rosso, caricato di un portale aperto a due colonne, sormontato da un frontone d'argento[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'argento, legate tra loro da un nastro di rosso, che attorniano lo scudo.

Baronesse, vedove di militare

Sullo stemma: scudo d'argento caricato di una spada d'azzurro in palo riversato[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'argento, legate tra loro da un nastro di rosso, che attorniano lo scudo.

Altre baronesse

Sullo stemma: scudo d'argento pieno[4].

Ornamenti esteriori: due foglie di palma d'argento, legate tra loro da un nastro di rosso, che attorniano lo scudo.

Cavalieri dell'Impero

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Cavalieri legionari Sullo stemma:

«Una pezza onorevole di rosso caricata di una croce a cinque braccia doppie, senza nastro né corona[5] · [N 1]»

Ornamenti esteriori:

«Tocco di velluto nero, foderato di verde, sormontato da una piuma d'argento[6]»

.
Cavalieri non legionari Sullo stemma:

«Una pezza onorevole di rosso caricata di un anello d'argento[5] · [N 1] · [N 2]»

. Ornamenti esteriori:

«Tocco di velluto nero, foderato di verde, sormontato da una piuma d'argento[6]»

Cavalieri dell'Ordine della Riunione Sullo stemma:

«Una pezza onorevole d'azzurro caricata di una stella a dodici raggi d'oro[5] · [N 1]»

. Ornamenti esteriori:

«Tocco di velluto nero, foderato di verde, sormontato da una piuma d'argento[6]»

Le Bonnes villes del Primo Impero

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Bonnes villes del Primo Impero

Città rappresentate dai loro sindaci all'incoronazione di Napoleone: prendono il rango di città duchesse.

Sullo stemma: capo di rosso caricato di tre api d'oro poste in fascia.

Ornamenti esteriori: corona murale a sette porte sormontata da un'aquila nascente d'oro per cimiero, il tutto sostenente un cadduceo d'oro che sospende due festoni a mo' di lambrecchini, l'uno a destra di quercia, l'altro a sinistra d'olivo, sempre d'oro, tenuti insieme da nastri di colore rosso.

Città di seconda classe

Città rappresentate dai loro sindaci all'incoronazione di Napoleone: prendono il rango di città contesse.

Sullo stemma: quarto in cantone d'azzurro caricato di una N d'oro, sormontato da una stella a cinque punte del medesimo.

Ornamenti esteriori: corona murale a sette porte per cimiero, sostenente un cadduceo del medesimo a cui sono attaccati due festoni che servono da lambrecchini, l'uno a destra di quercia, l'altro a sinistra d'olivo, tenuti insieme da un nastro azzurro.

Città di terza classe

Città rappresentate dai loro sindaci alla nomina dei prefetti: prendono il rango di città baronesse.

Sullo stemma: quarto in cantone di rosso caricato di una N d'argento, sormontato da una stella a cinque punte del medesimo.

Ornamenti esteriori: corona di fasci di grano d'oro, alla quale sono sospesi due festoni a mo' di lambrecchini, l'uno a destra d'olivo, l'altro a sinistra di quercia, tenuti insieme da nastri rossi.

Regno d'Italia

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La nobiltà del Regno d'Italia napoleonico

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Duchi del Regno d'Italia

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  Duchi del Regno

Sullo stemma: i duchi aggiungono un capo di rosso, seminato di stelle d'argento.

Ornamenti esteriori: sei lambrecchini d'oro. Tocco di velluto nero, foderato d'ermellino, sormontato da sette piume d'argento. Mantello di verde, foderato di doppio vaiato[7].

Conti del Regno d'Italia

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Conti Senatori

Sullo stemma: quarto o cantone di verde, caricato di uno specchio d'oro nel quale si specchia un serpente d'argento.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini (due d'oro e due d'argento). Tocco di velluto nero, foderato di contrermellino, sormontato da cinque piume d'argento. Mantello di verde foderato d'argento[7] · [8] · [9].

  Conti grand'ufficiali della Corona

Sullo stemma: quarto o cantone di verde caricato di uno scaglione d'oro, sormontato da cinque stelle del medesimo, 3 e 2.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini (due d'oro e due d'argento). Tocco di velluto nero, foderato di contrermellino, sormontato da cinque piume d'argento. Mantello di verde foderato d'argento. I Grandi Ufficiali della Corona sono Senatori di diritto e portano un mantello di verde foderato d'argento.

Conte arcivescovo
 
Inquartato: al I, di conte arcivescovo; al II di rosso a un rettangolo d'argento; al III di rosso al volo aperto d'argento; al IV fasciato di rosso e d'argento.
L'unico esempio noto in questo senso è rintracciabile nello stemma di Giovanni Battista Caprara, arcivescovo di Milano, conte del Regno d'Italia.

Sullo stemma: quarto o cantone di verde, alla croce patente d'oro.

Ornamenti esteriori: galero di verde da arcivescovo, croce in palo, scudo timbrato dal pallio. Quattro lambrecchini (due d'oro e due d'argento). Tocco di velluto nero, contrermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti ministri

Sullo stemma: quarto o cantone di verde, caricato di una testa di leone d'oro.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, contrermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti consiglieri di stato

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, contrermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti membri di un collegio elettorale

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, contrermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Conti proprietari (conti che non rientrano nelle categorie precedenti)

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: Tocco di velluto nero, contrermellinato, sormontato da cinque piume d'argento.

Baroni del Regno d'Italia

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Baroni vescovi

Sullo stemma: quarto o cantone di verde, caricato di una croce patente d'oro.

Ornamenti esteriori: galero verde da vescovo e croce in palo. Quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni ufficiali della casa reale

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni prefetti

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni sindaci

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Barone presidente della Corte di Cassazione

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Barone presidente della Corte d'appello

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni impiegati nell'amministrazione pubblica

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Baroni membri di un collegio elettorale

Sullo stemma: quarto o cantone sconosciuto.

Ornamenti esteriori: quattro lambrecchini d'argento. Tocco di velluto nero, controvaiato, sormontato da tre piume d'argento.

Cavalieri del Regno d'Italia

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Cavalieri dell'Ordine della Corona ferrea Sullo stemma:

«... [i cavalieri] della Corona di Ferro metteranno quella corona in argento su una pezza onorevole di verde[10]»

. Ornamenti esteriori:

«Tocco di velluto nero, foderato di verde, sormontato da una piuma d'argento[6]  · [10]»

.

Città del Regno d'Italia

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Buone città

Sullo stemma: capo di verde caricato di una lettera N accompagnato da tre rose d'argento a sei foglie, male ordinate, tutte d'oro.

Ornamenti esteriori: corona murale a sette porte d'oro, sormontata da un'aquila nascente al naturale, tenente tra gli artigli un cadduceo d'oro posto in fascio; il tutto accompagnato da due ghirlande d'olivo e di quercia del medesimo, separate ai fianchi e riunite come pendente sulla punta dello scudo.

Le "buone città" furono: Milano, Venezia, Bologna, Brescia, Verona, Mantova[11].

Città di seconda classe

Sullo stemma: quarto o cantone di verde, caricato di una N d'argento e sormontato da una stella a cinque punte del medesimo.

Ornamenti esteriori: corona murale a cinque porte d'oro per cimiero, sostenente un cadduceo del medesimo dal quale pendono due festoni a mo' di lambrecchini, l'uno a destra di quercia, l'altro a sinistra d'olivo, che si riuniscono come pendente sotto la punta dello scudo.

Annotazioni
  1. ^ a b c

    «En principe, on pouvait faire usage d'une pièce honorable quelconque, d'un tiercé, d'un rebattement, voire même d'une partition. Mais en pratique, on employait surtout la champagne, la bordure, le chevron, la fasce, la bande et le tiercé en fasce. On se servait beaucoup plus rarement du pal, de l'écu en abîme, de la croix, du chapé, du tranché, etc. Quelques pièces mêmes étaient absolument inusitées.»

    Cf. (FR) Cadet de Gassicourt Félix, Les Chevaliers de l'Empire - chevaliers non légionnaires et chevaliers de la Réunion, in Revue héraldique, historique et nobiliaire, Paris, Aux bureaux de la Revue, aprile 1905.
  2. ^ Cet anneau est présent

    «sans doute en souvenir des Chevaliers romains, dont la marque distinctive était un anneau d’or.»

    Cf. Cadet de Gassicourt Félix, Les Chevaliers de l'Empire - chevaliers non légionnaires et chevaliers de la Réunion, in Revue héraldique, historique et nobiliaire, Paris, Aux bureaux de la Revue, aprile 1905.
Fonti
  1. ^ Décrets du 1er mars 1808.
  2. ^ (FR) Léon de Givodan, Histoire des classes privilégiées dans les temps anciens, 2 voll., Parigi, Collége Héraldique, 1861, p. 189-191. URL consultato l'11 luglio 2021 (archiviato il 5 marzo 2019).
  3. ^ (FR) Collège héraldique et archéologique de France. Réorganisation et statuts., su Biblioteca nazionale di Francia, Parigi, 15 gennaio 1864, p. 14.
  4. ^ a b c d e f ARMORIAL DE L'EMPIRE par M. Borel d'Hauterive (1853), su euraldic.com. URL consultato il 2 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
  5. ^ a b c O'Kelly de Galway Alphonse-Charles-Albert, Dictionnaire archéologique et explicatif de la science du blason, p. 86.
  6. ^ a b c d Jean-Baptiste Capefigue, Jean-Baptiste Honoré Raymond Capefigue, 5° capitolo - L’opinion publique après les événements de Bayonne. Juin à août 1808, in L'Europe pendant le consulat et l'empire de Napoléon, vol. 13, Bruxelles, Haumann et Cie, 1841 [1840].
  7. ^ a b Armorial de J.B. RIETSTAP - et ses Compléments, su euraldic.com. URL consultato il 2 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2011).
  8. ^ Source : www.heraldique-europeenne.org (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
  9. ^ Armorial du Souvenir (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2013).
  10. ^ a b Cadet de Gassicourt Félix, Les Chevaliers de l'Empire - chevaliers non légionnaires et chevaliers de la Réunion, in Revue héraldique, historique et nobiliaire, Paris, Aux bureaux de la Revue, febbraio - aprile 1905, p. 31, bnf 31896432x.
  11. ^ Il principe Eugenio: memorie del Regno d'Italia, vol. 7, Corona e Caimi, 1865, pp. 11-12.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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