Archaeotherium
L'archeoterio (gen. Archaeotherium) è un mammifero estinto imparentato con ippopotami e cetacei, vissuto nell'Oligocene (33 - 28 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati in Nordamerica.
Archaeotherium | |
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Cranio di Archaeotherium mortoni | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Entelodontidae |
Genere | Archaeotherium |
Un maiale con la testa da coccodrillo
modificaMolti resti di questo mammifero artiodattilo sono stati rinvenuti negli Stati Uniti centrali. L'archeoterio, quindi, è molto ben conosciuto dai paleontologi.
Il primo a descrivere questo animale fu Joseph Leidy, nel 1850. Come il suo stretto parente Daeodon, l'archeoterio apparteneva alla famiglia degli entelodontidi, grandi ungulati che percorrevano le pianure di Asia, Europa e Nordamerica nella parte centrale del Cenozoico.
Grande all'incirca quanto un bue, l'archeoterio era caratterizzato da un corpo massiccio e robusto e da zampe molto allungate, evidentemente adatte alla corsa. La caratteristica più sorprendente dell'animale riguardava però il cranio: enorme, lungo e robusto, questo era dotato di una quantità di denti appuntiti che sporgevano dalle mascelle, conferendogli un aspetto vagamente “da coccodrillo”. Questa strana dentatura con tutta probabilità era correlata a un regime alimentare molto vario: l'archeoterio probabilmente si nutriva di qualunque cosa gli capitasse a tiro, sia vegetale che animale, e evidentemente invece di cacciare le sue prede (anche se ci riusciva bene) preferiva lasciare la caccia agli altri predatori (soprattutto lo ienodonte) per poi scacciarli e prendersi la preda (questo spiegherebbe il suo corpo da battaglia).
Una gobba come il bisonte
modificaL'aspetto dell'archeoterio doveva richiamare quello del bisonte, a causa di una “gobba” posta proprio al di sopra delle spalle e causata dal notevole allungamento delle spine neurali. Queste spine, insieme alla scapola e a una cresta occipitale prominente alla base del cranio, servivano come zone di inserzione per potentissimi muscoli nella regione del collo e delle spalle. Questa struttura serviva a sostenere la pesante testa e a usarla come efficace mezzo di offesa.
Una delle specie più conosciute (e più grosse) è Archaeotherium mortoni, dell'Oligocene inferiore (circa 33 milioni di anni fa).
Bibliografia
modifica- O. A. Peterson. 1909. Memoirs of the Carnegie Museum
- W. B. Scott. 1940. The mammalian fauna of the White River Oligocene; Part 4, Artiodactyla; Part 5, Perissodactyla. Transactions of the American Philosophical Society 28(4):363
- Palmer, D., ed (1999). The Marshall Illustrated Encyclopedia of Dinosaurs and Prehistoric Animals. London: Marshall Editions. p. 267. ISBN 1-84028-152-9.
- Mendoza, Janis, and Palmqvist. 2006. Estimating the body mass of extinct ungulates: a study on the use of multiple regression. Journal of Zoology 270
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Archaeotherium
Collegamenti esterni
modifica- Foto di entelodontidi, su dinosoria.com.
- Ricostruzione di Archaeotherium, su turbosquid.com.