Archibaccharis
Archibaccharis Heering, 1904 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae.[1][2][3]
Etimologia
modificaL'etimologia del nome di questo genere è formato da due parole: "archi" che in greco antico significa "inizio, originale, primitivo"[4] e la parola "baccharis" che allude al dio greco/romano Bacco[5] (o Baccharis[6]) Questa etimologia comunque è incerta in quanto Linneo non ha spiegato la derivazione di questo nome che è stato pubblicato nel suo Species Plantarum nel 1753.[7]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Wilhelm Christian August Heering (1876-1916) nella pubblicazione " Jahrbuch der Hamburgischen Wissenschaftlichen Anstalten. Hamburg" ( Jahrb. Hamburg. Wiss. Anst. 21, Beiheft 3: 40) del 1904.[8]
Descrizione
modificaPortamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo perenne oppure arbustivo o rampicante, funzionalmente dioico (le infiorescenze sono unisessuali oppure ginomonoiche vestigiali), con ghiandole stipitate o sessili.[9][10][11][12][13]
Fusto. La parte aerea è eretta diritta o a zig-zag, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato, picciolate o sessili. La lamina è intera con varie forme perlopiù lanceolate. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale o ascellare peduncolato normalmente di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, non carenate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 3 - 5 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono su capolini di due tipi:
- capolini femminili: i fiori esterni sono femminili (radiati o tubolari), quelli centrali appaiono bisessuali con antere e acheni normalmente sterili;
- capolini maschili: con le parti fertili sterili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[14]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è tubulosa, mentre all'apice è filiforme-ligulata; il colore è bianco;
- fiori del disco: la forma è tubulare divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore normalmente è bianco.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[13][5]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[9] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[15] I due bracci dello stilo hanno una forma lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:
- achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma da ovata a oblunga compressa con 2 - 5 coste (o nervi) longitudinali;
- pappo: è composto da setole disposte su una serie.
Biologia
modificaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[10][11]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
modificaLe specie di questo genere sono distribuite in America centrale e meridionale.[3]
Sistematica
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][12][13]
Filogenesi
modificaLa tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Archibaccharis (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Archibaccharis group".[2]
I caratteri distintivi del genere sono:[13]
- il portamento è arbustivo dioico;
- i capolini femminili possiedono al centro pochi fiori funzionalmente maschili.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[13]
Elenco delle specie
modificaQuesto genere ha 37 specie:[3]
- Archibaccharis aequivenia (S.F.Blake) D.L.Nash
- Archibaccharis albescens (J.D.Jacks.) G.L.Nesom
- Archibaccharis almedana G.L.Nesom
- Archibaccharis androgyna S.F.Blake
- Archibaccharis asperifolia S.F.Blake
- Archibaccharis auriculata (Hemsl.) G.L.Nesom
- Archibaccharis blakeana Standl. & Steyerm.
- Archibaccharis breedlovei G.L.Nesom
- Archibaccharis caducifolia Rzed.
- Archibaccharis campii S.F.Blake
- Archibaccharis corymbosa S.F.Blake
- Archibaccharis flexilis S.F.Blake
- Archibaccharis hieracioides S.F.Blake
- Archibaccharis hirtella Heering
- Archibaccharis intermedia (S.F.Blake) B.L.Turner
- Archibaccharis irazuensis S.F.Blake
- Archibaccharis jacksonii S.D.Sundb.
- Archibaccharis linearilobis J.D.Jacks.
- Archibaccharis lucentifolia L.O.Williams
- Archibaccharis macdonaldii G.L.Nesom
- Archibaccharis nephocephala G.L.Nesom
- Archibaccharis nicaraguensis G.L.Nesom
- Archibaccharis panamensis S.F.Blake
- Archibaccharis peninsularis S.F.Blake
- Archibaccharis pringlei S.F.Blake
- Archibaccharis salmeoides (S.F.Blake) S.F.Blake
- Archibaccharis schiedeana (Benth.) J.D.Jacks.
- Archibaccharis serratifolia S.F.Blake
- Archibaccharis simplex S.F.Blake
- Archibaccharis standleyi S.F.Blake
- Archibaccharis subsessilis S.F.Blake
- Archibaccharis taeniotricha (S.F.Blake) G.L.Nesom
- Archibaccharis trichotoma (Klatt) G.L.Nesom
- Archibaccharis tuxtlensis G.L.Nesom
- Archibaccharis venturana G.L.Nesom
- Archibaccharis veracruzana G.L.Nesom
- Archibaccharis vulneraria (Baker) Heering ex Malag.
Sinonimi
modificaSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Hemibaccharis S.F.Blake
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c Nesom 2020.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 febbraio 2024.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 54.
- ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 19 giugno 2014.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 64.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 febbraio 2024.
- ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ a b Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 612.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 310 e XXX.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 522.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
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- Guy L. Nesom, Revised subtribal classification of Astereae (Asteraceae) (PDF), in Phytoneuron, vol. 53, 2020, pp. 1-39.
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Archibaccharis
- Wikispecies contiene informazioni su Archibaccharis
Collegamenti esterni
modifica- Archibaccharis Royal Botanic Gardens KEW - Database