Arco di Augusto (Aosta)
L'arco d'Augusto (in francese Arc d'Auguste) è un monumento della città di Aosta.
Storia
modificaFu costruito nel 25 a.C. in occasione della vittoria dei Romani sui Salassi a opera di Aulo Terenzio Varrone Murena.
Esso si trova in asse con il decumanus maximus, poco distante dal Bourg Saint-Ours (quartiere della Collegiata di Sant'Orso) e dall'ingresso orientale della cinta muraria (la Porta Pretoria).
Descrizione
modificaCostruito in blocchini di conglomerato, l'arco presenta un solo fornice di 11,40 metri di altezza sotto la chiave di volta. La sua fornice è con volta a botte, costituita da un'estensione in lunghezza di un arco a tutto sesto.
Nel monumento si riconoscono diversi stili: le dieci semicolonne che decorano le facciate e i fianchi culminano in capitelli corinzi, mentre la trabeazione, fregiata di metope e triglifi, è di ordine dorico.
Nel Medioevo, venne denominato Saint-Voût (francese per "Volto santo") da una immagine del Salvatore che vi era stata collocata[1].
Durante il XII secolo l'arco ospitò la dimora di una nobile famiglia locale e nel 1318 si costruì al suo interno una piccola fortificazione destinata al corpo dei balestrieri. Nel 1716, a causa delle numerose infiltrazioni che stavano compromettendo l'integrità del monumento, l'attico che anticamente lo coronava venne rimpiazzato da un tetto in ardesia.
L'aspetto odierno è il frutto dell'ultimo intervento di restauro e consolidamento avvenuto nel 1912 a cura del soprintendente Ernesto Schiaparelli.[2]
Il crocifisso ligneo esposto sotto la volta è una copia di quello che nel 1449 vi fu collocato come offerta votiva contro le esondazioni del torrente Buthier, che scorre poco a est. L'originale del crocifisso è ora custodito presso il Museo del tesoro della cattedrale di Aosta.
Citazioni
modifica«J'étais si heureux en contemplant ces beaux paysages et l'arc de triomphe d'Aoste que je n'avais qu'un vœu à former c'était que cette vie durât toujours.»
«Ero così felice di ammirare questi bei paesaggi e l'arco di trionfo di Aosta che avevo un unico desiderio da esprimere che la vita durasse per sempre.»
Note
modifica- ^ Arco d'Augusto - sito delle guide turistiche della Valle d'Aosta., su guideturistiche.vda.it. URL consultato il 1º marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2017).
- ^ P. Barocelli, "L'arco di Augusto ad Aosta: I restauri del 1912-1913", Rivista di Studi Liguri XLI-XLII (1975-1976) p. 283
- ^ Vie de Henry Brulard, tomo 3.
Bibliografia
modifica- AA.VV. (per la parte relativa all'Arco di Augusto di Aosta: Mauro Caniggia Nicolotti e Luca Poggianti), Nel nome di Cesare Ottaviano Augusto. 4 città unite da 4 archi. Susa, Aosta, Rimini, Fano, Edizioni del Graffio - Borgone Susa, Susa (To), 2013.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arco d'Augusto
Collegamenti esterni
modifica- (IT, FR) L'Arco d'Augusto sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta, su regione.vda.it.
- (IT, FR) L'Arco d'Augusto sul sito del Comune di Aosta, su comune.aosta.it. URL consultato il 3 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2016).
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