Aretirea
Aretirea (in greco antico: Αραιθυρέη?) era una polis dell'antica Grecia ubicata nell'Argolide, menzionata da Omero nel catalogo delle navi dell'Iliade.[1]
Aretirea | |
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Nome originale | Αραιθυρέη |
Territorio e popolazione | |
Lingua | greco antico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Grecia |
Storia
modificaUno degli argonauti, Fliante, figlio di Dioniso, veniva da Aretirea. Apollonio di Rodi commenta che era ubicata alla sorgente del fiume Asopo.[2]
Pausania, si rifà ad una tradizione secondo la quale la città si chiamava un tempo Aranzia. Il suo fondatore eponimo era stato Arante e la città era stata costruita sopra un monte chiamato Arantino, diverso dal monte su cui era l'acropoli di Fliunte e un santuario dedicato a Ebe. Arante aveva due figli, Aoris e Aretirea, e quando morì Aretirea, Aoris rinominò sia il paese che la città in onore di sua sorella. Sul Monte Arantino vi erano le tombe dei due fratelli con colonne e si svolgevano riti in onore di Demetra che invitavano alle libagioni in onore di Arante e e dei suoi figli di fronte alle loro tombe.[3]
Secondo Strabone, si trovava vicina al monte Celosa (attuale Megalovuni) ma i suoi abitanti la abbandonarono e fondarono, a trenta stadi, la città di Fliunte, dove si trasferirono. Si sconosce l'esatto sito in cui era ubicata.[4][5]