Arman
Armand Pierre Fernandez, noto come Arman (Nizza, 17 novembre 1928 – New York, 22 ottobre 2005), è stato un pittore e scultore francese.
L'artista era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Una parte del suo lavoro fu poi basata sulle accumulazioni di oggetti come scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore e altro. Si è dedicato anche a opere scultoree, in genere bronzee, che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele.
Biografia
modificaStudiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre.
Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme.
È sepolto al cimitero di Père-Lachaise a Parigi. Sulla sua tomba fece scrivere la beffarda epigrafe "Enfin seul!" (finalmente solo).
Carriera artistica
modificaLe prime tele di Arman furono realizzate fino ai primi anni cinquanta come pittore tradizionale, il distacco vero e proprio dalla pittura tradizionale avvenne subito dopo questo periodo,[2] infatti furono realizzate opere con "timbri" su carta replicati quasi ossessivamente, passando in un secondo momento alle tracce e alle impronte, le Allures.
Nei primi anni sessanta lo stile artistico di Arman subisce un nuovo cambiamento,[3] è in questo periodo infatti che nelle sue opere il pittore francese inserisce oggetti distrutti. Tra i massimi esponenti del nouveau réalisme, corrente artistica vuole raccontare l'uomo attraverso oggetti di uso quotidiano (scarpe, orologi, monete, ecc...). Per via delle molteplici tecniche usate, Arman è considerato uno scultore-pittore. Lui stesso si definirà perfettamente presentandosi come “un peintre qui fait de la sculpture”.
Opere
modifica- Infinità di macchine da scrivere... (1962)
- Accumulation Renault (1969), Collezione Roberto Casamonti, Firenze
- Cimabue (1970), Collezione Roberto Casamonti, Firenze
- Accumulazione musicale, intervento scultoreo in cemento e ferro (1971), Parco Sempione, Milano.[1]
- Parcheggio a lungo termine (1982)
- Monumento omaggio a Enzo e Dino Ferrari (Imola, 1999)
- Frozen Civilization numero 2 (1971) , Museo Berardo, Lisbona.
- Chopin's Waterloo (1962) , Centro Georges Pompidou, Parigi
- Variable et Invariable (1963) , Peggy Guggenheim Collection, Venezia
- Accumulazione di Trombe, omaggio alla Musica (2001), Piazza Unità d'Italia, Cernusco sul Naviglio (Mi)
Note
modifica- ^ a b Gian Luca Margheriti, 101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita, Newton Compton Editori, 30 luglio 2015, pp. 154–, ISBN 978-88-541-8612-5.
- ^ Armand Pierre Fernandez (Arman) (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).
- ^ ARTE.GO - Arman (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2010).
Bibliografia
modifica- AA.VV. , Arman , Parigi , Editions du Centre Pompidou , 2010 , Catalogo della Mostra al Centre Pompidou (sett.2010-gen.2011) , ISBN 978-2-84426-448-0.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arman
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su armanstudio.com.
- Arman, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arman, Armand Fernandez, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Arman, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Arman, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Arman, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 111915345 · ISNI (EN) 0000 0001 2147 9768 · SBN CFIV035858 · ULAN (EN) 500003632 · LCCN (EN) n50002668 · GND (DE) 118503995 · BNE (ES) XX1532615 (data) · BNF (FR) cb11885652f (data) · J9U (EN, HE) 987007308929305171 · NDL (EN, JA) 00462451 |
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