Ascia votiva di San Sosti

L'ascia votiva da San Sosti (o di Kyniskos) è un'ascia particolare di bronzo, da un'estremità ascia, dall'altra martello, rinvenuta nel 1846 nei pressi del Santuario della Madonna del Pettoruto di San Sosti, Calabria, provincia di Cosenza. Tra il 1857 e il 1860 fu acquistata dal collezionista e orafo romano Alessandro Castellani, da cui passò nel 1884 al British Museum di Londra, dove è esposta tuttora.

Su di essa fu incisa una dedica importantissima, in dialetto acheo scritto in alfabeto dorico, dal cui esame si fa risalire al VI secolo a.C.

Bibliografia

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  • Giulio Minervini, in Bullettino archeologico napoletano, 1852-1853, pp. 137–139 (notizia del ritrovamento);
  • Paola Zancani Montuoro, "Hera e il demone", in Paola Zancani Montuoro (a cura di), "Ricerche intorno a Temesa", in Atti e memorie della Società della Magna Grecia, 10, 1968-1969, pp. 7–19 (identificazione del luogo del ritrovamento)
  • Margherita Guarducci, "La scure martello di S. Sosti. La dedica", in Paola Zancani Montuoro (a cura di), "Ricerche intorno a Temesa", in Atti e memorie della Società della Magna Grecia, 10, 1968-1969, pp. 47–52, tav.VIII (pubblicazione dell'iscrizione);
  • Margherita Guarducci, Epigrafia greca, III, Roma 1975, pp. 43–45, fig.20 (pubblicazione dell'iscrizione);
  • Laurent Dubois, Inscriptions grecques dialectales de Grande Grèce. II. Colonies achéennes, Genève 2002, pp. 32–33.
  • Giuseppe Palermo, "Atlantide degli Italiani":
  • Stefano Carbone, "Sibaritide Protostorica - Enotri e Achei La cultura materiale: produzione e circolazione", pp. 58–70. Martus Editore, 2010.
  • Angelo Martucci, Giovanni Martucci, Stefano Carbone, Antonio Cozzitorto, Francesco Artuso (a cura) "Tesori del Parco del Pollino - Civiltà a confronto: l'ideologia del potere nel mondo antico", pp. 84–90. Martus Editore, 2011.

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