Asclepiodoto (tattico)
Asclepiodoto (in greco antico: Ἀσκληπιόδοτος?; II secolo a.C. – I secolo a.C.[1]) è stato un filosofo e scrittore greco antico.
Biografia
modificaA detta di Lucio Anneo Seneca, Asclepiodoto sarebbe stato allievo del filosofo Posidonio e autore di un'opera intitolata Quaestionum Naturalium Causae[2].
Il titolo di Tattico fu dato ad Asclepiodoto per un suo trattato sulla tattica militare, Τέχνη τακτική Téchnē taktikḕ, uno dei primi trattati di ars bellica giunti a noi dal mondo antico, nel quale descrive il funzionamento delle forze armate del Regno di Macedonia. L'opera è probabilmente la stessa citata da Eliano Tattico[3], ma attribuita a Posidonio.[1]
Tattica
modificaL'unica opera conosciuta di Asclepiodoto è, appunto, un trattato in dodici capitoli di tattica e teoria militare (Ἀσκληπιοδότου φιλοσόφου τακτικὰ κεφάλαια, o Tattica), trasmesso nel Codex Laurentianus Plut.55.4 e undici altri manoscritti che dipendono da esso. Insieme al testo, i manoscritti trasmettono figure ritenute copie di diagrammi dalla stessa mano di Asclepiodoto.
La Tattica è un testo essenzialmente teorico, che segue una tendenza generale nei testi ellenistici e romani sulla guerra.
L'autore esordisce parlando dei diversi corpi dell'esercito[4], per poi concentrarsi sulla falange oplitica e sulla disposizione degli uomini in essa[5]. Dopo una digressione, nel capitolo V, su dimensioni e carattere appropriato delle armi, Asclepiodoto si concentra sulla fanteria leggera[6], la cavalleria [7], carri ed elefanti[8], per concludere sulla terminologia di uso comune e sui comandi utilizzati nelle evoluzioni militari[9].
Note
modifica- ^ a b Asclepiodoto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 giugno 2015.
- ^ Seneca, Quaestiones naturales, VI, 17, 3. Vedi anche II, 26, 6; II, 30, 1; V, 15, 1; VI, 22, 2.
- ^ 1, 2.
- ^ Cap. I.
- ^ Capp. II-IV.
- ^ Cap. VI.
- ^ Cap. VII.
- ^ Capp. VIII-IX.
- ^ Capp. X-XII.
Bibliografia
modifica- (EN) Aeneas Tactitus, Asclepiodotus, and Onasander, traduzione di Illinois Greek Club, Loeb Classical Library, 1923, ISBN 0-674-99172-9.
- Il manuale di tattica, introduzione, traduzione e note a cura di Antonio Selstili, Roma, Società editrice Dante Alighieri, 2011, ISBN 978-88-534-3714-3.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Asclepiodoto
Collegamenti esterni
modifica- Asclepiòdoto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guido Calogero, ASCLEPIODOTO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Asclepiodoto, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Asclepiòdoto, su sapere.it, De Agostini.
- (DE, GRC) Hermann Köchly e Wilhelm Rüstow, Griechische Kriegsschriftsteller, a cura di Zweiter Theil, Lipsia, Verlag von Wilhelm Engelmann, 1855, pp. 127-97.
- (EN) Asclepiodotus (Testo completo in inglese tratto dalla edizione Loeb in penelope.uchicago.edu)
- (GRC) Asclepiodotus (Testo completo in greco antico tratto dalla edizione Loeb in perseus.tufts.edu)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 262924258 · ISNI (EN) 0000 0003 8192 8099 · SBN MILV082221 · BAV 495/49225 · CERL cnp00406314 · LCCN (EN) n93040321 · GND (DE) 119487969 · BNE (ES) XX1258307 (data) · BNF (FR) cb12272159n (data) · J9U (EN, HE) 987007257951605171 · CONOR.SI (SL) 184478051 |
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