Aspasia (poesia)
Aspasia è la poesia leopardiana più profondamente ed esplicitamente autobiografica del cosiddetto "ciclo di Aspasia". Comprende quattro strofe per un totale di 112 endecasillabi sciolti. Fu scritta con ogni probabilità a Napoli, nel 1834, come sembra dedursi da elementi interni al testo stesso.
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Giacomo Leopardi vi ripercorre la propria recente passione amorosa, straziante ai limiti del delirio, per Fanny Targioni Tozzetti, passione da lui segretamente nutrita a Firenze tra il 1830 e il 1832 e che rappresentò il suo ultimo grande amore. Allo stesso tempo, la poesia è una riflessione sulla natura dell'amore come estrema illusione dell'uomo.
In un certo senso, Aspasia può essere considerata come l'unica vera poesia d'amore che Leopardi abbia mai scritto; l'unica, cioè, ispirata e dedicata a una donna che egli aveva realmente conosciuto e a lungo frequentato. Si tratta peraltro di un componimento amoroso sui generis, poiché, più che una passione in corso, essa celebra la fine di un amore. Per questo motivo Aspasia è stata spesso avvicinata a La libertà di Pietro Metastasio.
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